• in your arms• // Laylor

capitolo ventiquattro

"Grazie di tutto, sono stata bene con te" era la verità, non so per quale assurdo motivo ma Holly è riuscita a farmi sorridere anche dopo la tempesta.
"Anche io Tay, se hai bisogno di me per qualsiasi cosa chiamami" mi saluta con un veloce bacio sulla guancia e poi esce di casa.

Non pensavo di stare così in questo momento, ho il cuore in pezzi ma sono riuscita lo stesso a lasciarmi andare almeno per un po'.
È inevitabile però che mi manca, sento il corpo cadere piano piano, mi manca ogni istante. Non so come riuscirò ad andare avanti, ma qualche modo devo trovarlo, lei è l'amore della mia vita, l'unica che quando vedo mi fa bloccare il cuore e mi fa sudare le mani. L'unica persona che io abbia mai amato veramente, ma purtroppo non siamo destinate a stare insieme. La vita è ingiusta, ma dobbiamo accettarlo.

"Nat da quanto tempo" corre verso di me cingendomi in un abbraccio fortissimo
"Ehi Schilling, penso sia giunto il momento di parlare vero?" la lascio entrare dentro casa e le racconto per filo e per segno tutto quello che è successo fra di noi.
"Sembra una cazzo di telenovela" esclama ridendo dopo il discorso
"È una cosa seria Natasha, capisci quello che mi ha fatto?"
"Tay sai qual è la cosa giusta da fare?"
"Sentiamo"
"Dimenticarla" mi sta prendendo in giro spero
"Secondo te è facile? Sei mai stata innamorata persa di qualcuno che non corrispondeva con te? Hai mai amato a punto di buttarti sotto una macchina per quella persona?" urlo tutto questo iniziando a piangere, non ci voleva proprio.
"Taylor forse non capisco cosa tu stai passando ora, ma devi accettarlo e con tutta la tua forza devi  andare avanti" asciugo per un secondo le lacrime e la abbraccio.
"Mi sei mancata" affermo con voce rotta
"Anche tu piccola" mi lascia un dolce bacio sulla guancia.
"Allora che si fa? Si mangia?"
La sua espressione buffa mi fa ridere, alleggerendo un po' l'atmosfera che si era creata in quella stanza.
Menomale che ci sei tu Natasha, cosa farei senza di te?
——
Due settimane dopo
"Tay cosa preferisci questa o questa?" mi distacco un secondo dallo schermo luminoso per controllare quale pasta dovevamo buttare.
"Meglio le penne" affermo ritornando con gli occhi sul computer
"D'accordo dieci minuti ed è pronto" si avvicina verso di me e mettendo le braccia al collo mi abbraccia lentamente. Sentivo il suo calore circondarmi tutto il corpo era una sensazione fantastica, il suo profumo era così buono. Mi mancava il contatto con un'altra persona...

"Su che lavori?" mi chiede staccandosi per controllare la cottura
"Jenji ha inviato a tutte noi il copione via e-mail, cosicché potessimo capire su cosa avremmo lavorato poi nella 4 stagione"
Chiudo il portatile e lo appoggio sul tavolino ed inizio ad aiutarla a mettere i piatti in tavola.
"Grazie" di punto in bianco pronuncio quella semplice parola, che riesce a descrivermi esattamente in questo momento. Sono grata.
"Di cosa?" Mi chiede alzando lievemente le labbra all'insù
"Mi hai aiutata tanto in queste settimane Holly"
"Lo sai che ti voglio bene Tay, ci sarò sempre per te" non so perché ma sentivo il bisogno di avere di più. Sarà perché l'assenza di Laura mi ha destabilizzato ma penso che senza di lei sono una persona migliore. Magari mi farà bene tutto questo.
"Ora mangiamo dai"
——
"Tra poco si ritorna, che brutto" stavamo facendo le valigie, per fortuna il grande giorno era arrivato. Domani sarei ritornata a casa mia, ma la paura più grande era lei.
Come l'avrei affrontata? Ho paura, non so come potrebbe reagire se provassi a parlarle.
"Ci sei?" Ben mi scuote leggermente facendomi tornare alla realtà
"Sì certo, mi dispiace dover lasciare San Francisco ma allo stesso tempo manca New York" finalmente finisco di fare la valigia e con tutto la mia forza riesco a chiuderla.
"Ti amo Laura" si avvicina verso di me baciandomi. Mi sentivo sporca, completamente.
Mi manca tanto Taylor, lei era l'unica che mi rendeva felice.
"A che ora c'è il volo?" chiedo sistemando le ultime cose
"Tra un'ora" wow così presto? Questo significa che stasera stessa avrei avuto l'opportunità di parlare con lei, oppure aspettare direttamente domani per le prove di orange.
Stavo iniziando ad agitarmi, volevo tanto vederla e abbracciarla ma so che non è giusto. Le ho promesso un rapporto strettamente professionale, le avrei confuso di più le idee, sono letteralmente nel pallone.
Deciderò appena metto piede a casa, ora voglio solo pensare al viaggio e riposarmi più che posso. Sarà lungo e straziante.
——
"Che fai stasera rimani o vai via?" sparecchio la tavola e nel frattempo accendo un po' la televisione per vedere qualche programma
"Non so forse è meglio se vado"
"Hai da fare?" le chiedo sistemandomi poi sul divano
"No per niente ma non voglio disturbare, sono quasi tre giorni che rimango qui da te non vorrei darti fastidio" per qualche assurdo motivo mi viene da sorridere e così faccio, sembrava così indifesa che avrei voluto tanto stringerla a me, il suo viso era così dolce e tenero.
"Perché sorridi?" mi chiede sedendosi accanto a me
"Sei bellissima, e comunque Holly non disturbi puoi rimanere. Se ti va domani mi puoi accompagnare alle prove di orange così poi andiamo a mangiare qualcosa insieme" si accoccola mettendo il suo volto sulla mia spalla facendomi respirare tutto il suo buonissimo profumo. Era così dolce
"Certo che mi va, ti voglio bene Tay" mi stringe leggermente la mano facendomi rabbrividire.
Perché mai ora mi sentivo così? Cos'era?
——
"Schilling chi non muore si rivede" esclama Danielle abbracciandomi
"Ehi Tay" Yael corre verso di me e mi lascia tanti diversi baci sulla guancia
"E lei?" Sapevo che me l'avrebbero chiesto
"Una mia carissima amica" involontariamente le prendo la mano con sicurezza, sentivo il bisogno di farlo.
"Sai che la rivedrai vero?" Oh grazie Natasha non lo sapevo finché non me lo hai detto tu, fantastico.
"Certo che lo so Nat, sono pronta ormai è acqua passata" appena finisco di parlare dietro di me la porta si spalanca e finalmente la vedo.
I capelli non so perché sembrano più lunghi e lucidi, ma lei è sembra bella.
Fin quando però non mi accorgo di un particolare, o forse non proprio un particolare. Ha una fede, all'anulare porta una fede.
Si sono sposati...