capitolo quattordici

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"Lasciami stare qui Ben" ancora troppo ubriaca per ragionare cerco di divincolarmi dalla sua presa
"Laura devi assolutamente tornare a casa, ora" sto dando spettacolo davanti alle mie due migliori amiche, perfetto direi.
"Io da qui non mi muovo! Hai capito?" uso il suo stesso tono di voce ma con maggiore difficoltà per colpa dell'alcol
"Sei ubriaca marcia che schifo, pensi che io ti faccia rimanere in queste condizioni?" cosa cazzo voleva? La vita è la mia.
"Vaffanculo Ben, ora vattene, io resto qui. Vai dalla tua amichetta che con lei ti trovi bene, lasciami in pace e vai subito via" urlo le ultime parole sputandogli in faccia

Lo guardò andare via, esce di casa sbattendo anche la porta, mi giro verso Nat e le chiedo scusa per tutto il casino creato per poi scappare a piangere al piano di sopra, soffoco le urla con il cuscino nella faccia per non fare troppo rumore, mi sento davvero di merda. Forse ero ancora un po' ubriaca e magari il giorno dopo mi sarei pentita di tutto quello che ho fatto, ma adesso ho una strana sensazione, mi sento libera. Sento come se di punto in bianco mi sono tolta un peso dalla mia vita, avevo davvero bisogno di urlargli tutte quelle cose in faccia che ormai pensavo da mesi. La verità che Taylor e Nat non sanno è che in questi mesi che siamo stati da soli non abbiamo fatto altro che litigare ogni giorno, a volte avevo proprio voglia di scappare e andare a casa di Tay, ridere, sfogarmi e piangere con lei. Ma sapevo che dopo il nostro ultimo bacio qualcosa era cambiato, per questo sono rimasta zitta assecondando ogni decisione di Ben.
Ma stasera non ero dell'umore giusto, stasera dovevo, dovevo dirgli tutto quanto.
E quale momento migliore c'è se non da ubriachi?

"Ehi Laura" Natasha bussa alla porta
"Ehi" mi asciugo le lacrime sperando non se ne fosse accorta
"Come stai? Mi dispiace per prima"
"Sto bene, davvero, ho solo bisogno di dormire, dopo questa serata sfrenata e piena d'alcol avrei solo voglia di riposarmi" era dispiaciuta per me, lo si leggeva dagli occhi
"Per qualsiasi cosa io ci sono" mi lascia un piccolo bacio sulla guancia uscendo poi dalla stanza.

Sprofondo di nuovo nel cuscino chiudendo però questa volta gli occhi.
——
Di colpo mi sveglio, cosa? Mi ero addormentata? Cazzo. Non me ne ero neanche resa conto, avevo chiuso gli occhi per due minuti, come era possibile che mi sono addormentata? Mi alzo dal letto ancora stordita, guardo l'ora sul telefono: 3:45, decido di andare al piano di sotto per bere un bicchiere d'acqua.
Appena scendo le scale sento dei rumori, mi avvicino di più alla parte desiderata e ci trovo Taylor.

"Oddio, mi hai fatto prendere un colpo" dico mettendo una mano sul petto
"Beh non penso di essere così brutta, ma va bene così. Che ci fai sveglia?" Come poteva dire una cosa del genere? Lei brutta?
"Mi sono svegliata di soprassalto e avevo bisogno di bere" mi avvicino al frigo aprendolo
"Come ti senti? Mi dispiace per tu e Ben" davvero? Le dispiaceva?
"Non fa niente mi sento meglio ora" mi siedo sul divano ancora con il bicchiere in mano
"Come mai hai bevuto così tanto stasera?" il suo profumo era così buono, mi era mancata.
"A volte penso cosa ci sia di sbagliato in noi due. Sai nel senso non capisco cosa siamo, che siamo Taylor? Amiche? Colleghe? Innamorate? Bah chi lo sa, ah comunque ho bevuto così tanto perché avevo bisogno di dimenticare" mi volto verso di lei, è stupita, il suo volto parla da se.
"Dimenticare cosa? O magari chi?"
"Sei davvero innamorata di quella lì?" Cosa sto facendo? Forse sono ancora ubriaca
"Che? Ma che stai dicendo Laura? Certo io la amo" sta mentendo, la conosco troppo bene
"D'accordo" mi limito a chiudere gli occhi in attesa che lei mi rispondesse
"D'accordo cosa? Ma che ti è preso? Ti si è fuso il cervello? Mi vuoi dire poi perché hai trattato così male Ben?" Basta non ci riesco, non posso continuare a starle vicino, sento che da un momento all'altro sto per svenire, mi fa mancare l'aria starle vicina senza poterla baciare.
"Taylor basta parlare ti prego"

Ci fissiamo per un momento indefinito, i suoi occhi blu oceano mi mandano letteralmente il cervello in pappa, non ci riesco, devo farlo. Continuo a ripetermi che devo farlo finché non lo faccio.
Prendo il suo viso caldo e soffice fra le mie mani e lo bacio, questa volta non piena di passione, ma piena di dolcezza. Sentivo il bisogno di toccarla e averla accanto a me.
Il suo respiro caldo appena ci stacchiamo è la cosa che preferisco, riuscire a sentire il suo l'affanno mi manda letteralmente in estasi.

"Taylor ti prego andiamo su" la volevo, avevo bisogno di sentirla mia
"Laura non tentarmi"
"Non ti sto tentando, sto solo dicendo di venire con me" ti prego Tay di sì.
"Non è giusto, io sono fidanzata e anche tu" ha ragione, non è giusto. Ma devo farlo oppure morirò
"Per favore non chiedo altro" la bacio, ma questa volta metto tutta la passione che ho nel corpo per convincerla.
"No Laura, smettila" immediatamente si stacca da me, si alza dal divano e mi guarda. I nostri occhi si intrecciano, per poi vederla scappare verso la sua camera.

Mi sento morire, sto per scoppiare a piangere, sono davvero una cretina. Come ho creduto di fare una cosa del genere? Cosa mi è passato per la testa? Non capisco più niente della mi vita, non riesco proprio a capire, ho il bisogno di averla vicino a me, magari è colpa di Ben. Forse  devo solo avere qualcuno che mi dia le giuste attenzioni che mi merito, sarà sicuramente questo. Non è possibile che io mi stia innamorando della mia migliore amica, è solo mancanza di affetto, solo questo. Mi passerà ne sono sicura.

Decido di tornare nella mia camera per riuscire a prendere sonno, poso il bicchiere sul tavolo salendo poi le scale. Appena entro nella stanza mi butto a peso morto sul letto, per una manciata di minuti guardo il soffitto ripensando a poco prima, come sempre il mio ultimo pensiero va a lei. Taylor.

• in your arms• // LaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora