capitolo ventitre

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"Taylor,
prima di tutto non voglio che tu soffra, volevo solo dirti alcune cose che purtroppo non sono riuscita a dirti di faccia.
Mi dispiace, ma se stai leggendo questa lettera significa che ho scelto lui, ho scelto Ben. Non voglio che tu pensa che l'ho fatto perché lo amo, non è così, io amo te, amo la Taylor Schilling che anche se sta male sorride, amo la Taylor che è bella persino quando piange, io ti amo e niente potrà mai cambiare questo sentimento, ma purtroppo le cose non vanno sempre come vogliamo, proprio ora mi trovo sul divano e ti sto scrivendo questo con le lacrime agli occhi, ma ho bisogno di spiegarti.
Non voglio che tu ti senta un rifiuto, non voglio che tu stia male per una come me, ti meriti tutto quello che purtroppo io non posso e potrò mai darti Taylor. Mi dispiace se ti ho solamente illusa, ma non era nella mia intenzione, io sono fatta così.
Spero solo che tu possa ritrovare la felicità un giorno, so che adesso mi starai odiando con tutta te stessa, ma penso di meritarmelo quindi odiami Taylor. Voglio però che poi torni a sorridere come solo tu sai fare.
Non posso dirti niente su cosa succederà, ma so che dobbiamo tornare alla vecchia amicizia, non posso stare con te ne ora ne mai, quando tornerò, il nostro rapporto sarà strettamente professionale e se tu magari vorrai potremmo essere amiche, ma non posso andare oltre.
Siamo troppo diverse l'una con l'altra Taylor.
Io non ti merito.
Per favore sii felice, e se ti farà stare meglio odiami.
Spero solo che tu mi capisca, non avrei mai scelto questo per noi se non avessi avuto scelta, ma la vita fa schifo.
Tu ricordati sempre che ti amo, qualunque cosa accada, io ti amo.
Mi dispiace ancora Tay,
Laura..."

Senza rendermene conto sono accasciata a terra con la sua lettera inondata dalla mie lacrime. Mi sento morire, non riesco a respirare e sento il petto esplodermi.
Come farò a passare il resto della mia vita senza di lei?
Perché mi hai fatto questo Laura? Perché?
Cazzo io ti amo, non riuscirò mai più a riprendermi, per colpa sua non riuscirò più ad essere felice.
Sono così stupida, come ho pensato che lei mi avrebbe scelta? Vaffanculo Laura, vaffanculo.
Inizio a piangere ed urlarle come se non ci fosse un domani, mentre pensavo alle sue calde braccia avvolgermi da dietro.
Mi manca cazzo, perché deve avere questo effetto su di me? Perché?

"Taylor che succede?" alzo leggermente gli occhi accorgendomi della presenza di Holly
"Un cazzo" rispondo acida strappando la lettera in mille pezzi
"D'accordo, vuoi che ti aiuta ad alzarti?"
"Secondo te sono stupida che non riesco ad alzarmi?" chiedo ridendo, stavo diventando isterica Perfetto.
"Taylor"
"No. Zitta per favore ora portami a casa, ho bisogno di andare via da qui" lei si avvicina lentamente verso di me, mi poggia una mano dietro alla spalla e ci incamminiamo verso la mia macchina.
——
"Stai meglio? Vuoi qualcos'altro?" mi trovavo sul divano con una buona cioccolata calda che Holly mi aveva preparata
"Tranquilla sto bene ora, puoi anche andare" le dico con voce più calma rispetto a prima
"Vuoi che resti?"
"Certo" le accenno un leggero sorriso che subito sparisce quando mi viene in mente lei
"Ti ho trovata sconvolta, vuoi parlarne?" volevo parlarne? Beh no per niente. Più penso a lei più voglio urlare, ma forse mi farà bene tirare tutto fuori una volta per tutte.
"Diciamo che l'amore della mia vita mi ha lasciata per sempre, con una cazzo di lettera. Non ha avuto le palle di dirmelo in faccia" nella mia voce si percepisce un pizzico di odio che purtroppo è mischiato a tutto l'amore che provo per lei
"Mi dispiace Tay, supererai anche questa" poggia la sua mano sulla mia, era fredda, ma il contatto con un'altra persona mi fa subito rilassare.
"Lo spero" ci guardiamo per alcuni secondi mentre poi mi corico di nuovo sul divano.
——
Laura's pov
"Sei pronta per oggi?"
"Cosa?"
"Laura dove sei? Oggi andiamo a fare il giro per trovare una chiesa" Posa la sua mano sopra la mia guancia.
"Ah già vero, ora vado a lavarmi così poi usciamo" non avevo per niente voglia di parlare ancora con lui, così mi diressi al piano di sopra per farmi una doccia.

Sono due giorni che siamo qui e non riesco per niente a concentrarmi sul matrimonio, l'unica cosa che so fare è pensare a lei, mi manca terribilmente non penso di farcela senza Taylor. Il suo respiro ogni notte mi manca, mi mancano i suoi grandi occhi blu. A volte penso se ho fatto bene a lasciarla ma poi mi ricordo di tutte le cose che avremmo dovuto affrontare. Non voglio questo per lei, ha bisogno di una persona che la ami al 100% senza avere paura di niente e nessuno. Ed io non sono quella persona purtroppo.
Rimarrà sempre l'amore della mia vita, non riesco a spiegare i miei sentimenti in questo momento, vorrei solo trafiggermi il petto con una lama, sicuramente farebbe meno male. Più penso a lei più mi manca il respiro, penso a cosa sta facendo in questo momento è subito dopo mi spunta un piccolo sorriso.
Lei è così, ed io la amo.

"Eccomi sono pronta" le sue labbra si posano sulle mie per poi uscire da quella casa.
Che dio ce la mandi buona anche questa volta.
——
"Ma dai stai scherzando?" era quasi mezz'ora che ridevo senza smettere
"Ti giuro Taylor"
"Oddio basta mi fa male la pancia" dico piegandomi in giù
"Almeno hai riso" alzo leggermente il viso notando i suoi occhi che non staccavano i miei.
"Beh grazie allora" rispondo ironica
"Sono quasi le 20 torno a casa, se vuoi ci vediamo"
Non volevo andasse via, mi sentivo meglio con lei, almeno mi avrebbe fatto distrarre per un po' da tutti i miei pensieri.
"Vuoi rimanere?" Le chiedo ormai sulla soglia della porta
"Posso?" una piccola luce si accese nei suoi occhi marroni
"Certo, così mi fai ridere un'altro po'" affermo
andando verso la cucina.

Anche se non ci sei tu qui con me mi manchi Laura, ma devo andare avanti, senza di te. Devo superare anche questa, da sola come ho sempre fatto. Io ti amo e ti amerò per sempre.

• in your arms• // LaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora