capitolo ventisei

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Un mese dopo
"Auguri Nat" stappiamo finalmente la bottiglia di vino per poi riempire i vari bicchieri.
"grazie Schilling, allora che fai stasera rimani?" mando giù tutto d'un sorso il vino.
"Non lo so, non vorrei lasciare da sola Holly" mi volto e noto però che si sta divertendo, rideva ed era felice, magari non stava poi così male.
"Falla rimanere, chiedile di restare qui penso proprio che le farà piacere" si allontana da me per poi allungare il passo verso Laura.
Non le stava mica chiedendo di dormire qui vero? Spero che non sia così, lo spero tanto.

"Ehi" lentamente mi avvicino verso di lei, cerco di essere il più calma possibile, è da un po' che non riesco ad essere tranquilla.
"Taylor"
"Scusa se ti disturbo volevo chiederti una cosa"
"Dimmi" prendo un respiro profondo e dopo alcuni secondi riesco finalmente a parlare
"Vuoi restare? Nel senso qui con Natasha, Yael e me? Capisco se non te la senti" inizio ad agitare le mani in modo strano, stavo diventando nervosa, ma perché mai?
"Tay tay stai calma, per me va benissimo" mi sorride per poi lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia.
"Perfetto allora vado ad avvisare Nat" mi allontano da lei per poi dirigermi verso la camera della roscia.

Salgo le scale molto piano, ogni gradino che percorro sento mancarmi l'aria, sono giorni che mi sento in questo modo ma proprio non ne capisco il motivo. Se sono lontana da Holly mi manca il respiro ma allo stesso tempo sento soffocarmi, sarà la mancanza di Laura.
Tutto inizia e finisce sempre con lei, è dura, ogni giorno devo vederla, toccarla senza poter fare niente. Mi manca fottutamente, ogni sera quasi per due minuti mi rinchiudo in camera e piango, per lei, sento morirmi dentro. È straziante vederla felice senza di me, è orribile il modo in cui si è dimenticata della mi presenza in neanche due settimane. È brutto tutto questo ma purtroppo devo conviverci.

Appena arrivo fuori dalla sua camera sento qualcuno piangere, mi avvicino un po' di più alla sua porta e riesco ad intravedere Laura distesa sul letto con il cuscino che le copre il suo bellissimo viso.
Non vedo nessun altro in quella stanza quindi presumo che sia da sola, vorrei entrare per aiutarla e capire perché sta piangendo ma facendo così non riuscirò mai a dimenticarla.
Perché devi sempre complicare tutto? Maledizione Laura.

"Posso?" busso leggermente facendo intravedere la mia faccia.
"Entra" si asciuga subito le lacrime per poi mettersi seduta contro lo schienale del letto
"Che è successo?"
"È tutto una merda" inizia di nuovo a singhiozzare ed io inevitabilmente mi avvicino cingendola in un abbraccio.

Era passato talmente tanto tempo che quasi non ricordavo il suo buonissimo profumo. Di nuovo finalmente sento il mio cuore che batte regolarmente, le sue mani sono attorno al mio collo, il tocco è delicato e soffice proprio come lo ricordavo. Mi era mancata così tanto che penso di non aver vissuto fino a questo momento. Non riesco a spiegare il suo effetto sopra di me, è come una droga ma forse anche peggio.

"La mia vita sta andando a rotoli Taylor, sto per crollare" dopo alcuni secondi ci stacchiamo, cerco di non far uscire delle lacrime sarebbe tutto più difficile.
"Laura vedrai che si sistemerà tutto"
"Come? Dimmi come per favore, come si sistema tutto se mi manchi ogni cazzo di giorno Taylor? Come si sistema il fatto che senza di te non riesco a respirare?" riesco praticamente bloccata, non pensavo di sentirle dire queste parole. Non so che rispondere
"Laura"
"No Taylor lo so non dire nulla ti prego, è colpa mia se sono in questo stato no?" senza rendermene conto lei si è già alzata e ha lasciato la stanza, facendomi rimanere ancora con la bocca spalancata.

Cosa cazzo è appena successo?
——
"Natasha scusa ma non posso restare stasera" ancora con gli occhi rossi mi avvicino alla proprietaria della casa
"Come mai? Laura perché hai pianto?" Perfetto non riesco neanche a mascherarmi per un minuto, fanculo.
"È una lunga storia ma comunque non posso rimanere c'è pure Ben a casa da solo" spero solo di convincerla, non ho intenzione di passare una serata intera con i sguardi di Taylor o ancor peggio della sua ragazza.
"Laura per favore resta, hai bisogno di un po' di svago, resta ti prego" inizia a farmi gli occhi dolci intrecciando poi le mani
"D'accordo allora rimango"
"Sii vedrai che ci divertiremo"
"Se lo dici tu"

Lentamente vado verso la cucina per prendere un po' d'acqua e smettere di pensare a lei.
Ho fatto una cazzata enorme, come ho potuto dirle una cosa del genere? Oltretutto dopo tutto quello che le ho fatto, mi odierà più di prima ne sono sicura, che stupida sono.
Non dovevo farlo, no assolutamente no.

"Ehi Laura"
"Che cazzo vuoi?" Senza pensarci due volte le rispondo male pentendomene subito
"Volevo vedere se stavi bene prima ho visto che correvi in camera piangendo"
"Scusa Holly non avrei dovuto solo che è una serata strana" cerco di sorridere per rassicurala
"Non preoccuparti"
"Scusa devo andare" lascio definitamente quella stanza per poi dirigermi verso il giardino.

Mi siedo sul muretto che affaccia alla piscina, stava quasi per tornare la primavera sinceramente non vedevo l'ora.
Prendo una bottiglia di birra che si trovava lì fuori e tutta d'un sorso la mando giù, non riesco a spiegare come mi sento in questo momento. Vorrei sparire e andare via per sempre, la mia vita è sbagliata ogni cosa che faccio, ogni decisione che prendo è sbagliata.
Ogni notte prima di dormire penso a lei, penso se ho fatto bene quel giorno a lasciarla, penso a tutto il male che le ho causato, penso a tutti i momenti belli che avremmo potuto condividere, poi alcune lacrime scendono e mi addormento con il rimorso di averla abbandonata.
È così, non posso farci più un cazzo, l'amore della mia vita non potrà mai essere l'amore della mia vita. È tutto uno schifo

"Da quando tu fumi scusa?"
"Cazzo mi hai fatto prendere un colpo" porto una mano al petto buttando poi la sigaretta per terra
"Diciamo che ho sempre fumato, di solito faccio due tiri, soprattutto in questo periodo ne ho bisogno" mi accorgo che già si è seduta accanto a me
"Non dovresti però"
"Già non dovrei, ma ormai"
"Laura"
"Taylor"
I nostri occhi rimangono incatenati per dei momenti, non so neanche quanto tempo sia passato, ma sono felice. Lei mi rende felice.
"Io..."
"Shh" le tappo la bocca con due dita per farla tacere, non volevo che le sue parole rovinassero quel momento magico, mi sentivo finalmente viva.
"Voglio baciarti" le dico troppo vicina per ragionare
"È sbagliato, troppo sbagliato"
"Beh se non sbagliamo come impariamo?" mi avvicino ancora di più facendo scontrare i nostri nasi, per un secondo chiudo gli occhi respirando il suo profumo.
Appoggio delicatamente due mani sul suo viso, provocandole dei brividi, come sei bella.
"Oh Tay sei qui ti stavo cercando" immediatamente ci stacchiamo, con un movimento veloce ritorniamo alla posizione in cui ci trovavamo prima.
"Holly eccomi" si alza dandomi le spalle, appena rientra si volta verso di me sorridendomi.

Ti amo Taylor, non smetterò mai di farlo, ricordatelo. Il mio cuore apparterà sempre ad una persona e quella sei e sarai sempre tu.

• in your arms• // LaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora