capitolo 1

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La temperatura a Roma ha raggiunto quasi i quaranta gradi e nonostante il caldo afoso sto ancora studiando da ormai più di cinque ore.

Ripasso per la mia specializzazione in medicina legale, sto per raggiungere il mio sogno ed inoltre da dicembre  non sarò più l'allieva dell'affascinante Claudio Conforti aka CC.

Io e Claudio non ci sentiamo più da agosto, da quando si è dichiarato. Ogni giorno mi ritornano in mente le sue parole e la sua espressione mentre le diceva. Ricordo che aveva gli occhi lucidi, era emozionato, cosa veramente incredibile.

"Per me quella notte è stata molto importante, io con te riesco ad essere me stesso, senza filtri, maschere e sei la prima con cui mi è capitato, quindi sei anche l'unica con cui ho immaginato di poter vivere insieme... Funzioniamo, lo senti, lo capisci? FUNZIONIAMO. Qua dentro, fuori. Funzioniamo. Pensaci. Pensaci bene."

Non riesco a dimenticarle, per quanto io mi sforzi a farlo. Si sono automaticamente stampate nel mio cuore, nella mia mente. 

Oltre all'esame e a CC, si sono anche presentati dei problemi con L'INNOMINABILE, o meglio Arthur Malcomess, il figlio del Supremo.

Innominabile, perchè dire il suo nome mi fa stare male, non lo sento più dallo stesso giorno in cui non vedo Claudio. Mi ha chiesto di seguirlo a Parigi, per stare insieme, ma io ho prontamente rifiutato perchè la mia vita è qui a Roma, è nell'Istituto, tra questo caos che caratterizza la mia esistenza.

Ora che ci penso non so chi sia più Innominabile dei due, perchè pensare a loro mi fa stare tanto male, è come se qualcuno mi prendesse a pugni nello stomaco per ore, provocandomi un dolore immenso.

Domani tornerò in Istituto per la festa dedicata al Supremo per il suo pensionamento. Non nascondo di essere triste sia perchè mi ero affezionata al Professor Malcolmess sia perchè prenderà il suo posto la temibile e l'inaffettiva  Professoressa Valeria Boschi aka  la Wally.

Non vorrei andarci, perchè farlo significherebbe incontrare di nuovo CC, e non ne ho voglia, non sono pronta, ho bisogno di più tempo. Mi metto a letto, e dopo dieci minuti devo andare a farmi una doccia, perchè sono in un bagno di sudore dato che anche il condizionatore ha deciso di causarmi problemi.

Il silenzio che regna nell'appartemento viene interrotto dalla suoneria del mio telefono, è Claudio.

Rispondo, non rispondo, cosa faccio? Troppe domande, farò decidere al mio cuore. Sto per rispondere, ma Claudio interrompe la chiamata. Meglio, mi avrebbe fatto male risentire la sua voce.

Sto per riporre il telefono sul tavolo della cucina quando mi arriva un messaggio, spero proprio che sia da parte di Zalando, in cui mi dice che il mio pacco sta per arrivare , ho ordinato un vestito per la festa di domani e un paio di decollète nere.

Emozionata guardo il telefono, ma purtroppo non è la mia unica ragione di vita, ma bensì un messaggio di CC e uno di Arthur. Quale leggo prima? Chiudo gli occhi e clicco sul primo che  capita e appena  apro la conversazione  trovo una foto di Arthur in cui mi fa vedere che sta all'aeroporto e nella didascalia scrive di volermi vedere perchè vuole parlarmi URGENTEMENTE.

Non mi resta che aprire quello di Claudio, mi ha mandato un audio, di pochi secondi, non è da lui, dato che odia nella maniera più assoluta i messaggi vocali. Non voglio ascoltarlo, ma proprio mentre sto per chiudere la chat, scrive:"Ascoltalo, ti prego ❤."

Un cuore? Ma un angelo si è impossessato del cuore di Claudio, facendolo diventare un uomo dolce e premuroso, decido di ascoltarlo:

"Alice, come stai? Domani verrai alla festa di istituto, spero proprio di si, non vedo l'ora di rivederti, mi manchi tanto. Ricordati di preparare un discorso per il Supremo, abbiamo deciso ora che sarai tu a tenerlo, BUON LAVORO ALLEVI."

Non rispondo, perchè non ne ho il tempo, sono le 23:00 e ancora devo preparare un discorso in nome di tutto l'istituto. Sono sicura che Claudio lo abbia fatto apposta per costringermi a venire, sempre il solito.  Ohmiodio come faccio!!!

Basta, non devo farmi prendere dal panico, respira Alice, calmati e vedrai che troverai una soluzione e farai un lavoro con i fiocchi.

Alle 5:00 finisco il discorso, sono esausta, riesco a tenere a malapena gli occhi aperti. Vado a dormire, ma dopo quasi un'ora suona la sveglia. Com'è possibile come fanno ad essere già le sei? Che noia.

Mi alzo, sembro uno zombie, devo sbrigarmi perchè questa mattina devo andare a Sacrofano dai miei genitori e da nonna Amalia, è tanto che non li vado a trovare.

Vado in cucina, controllo il telefono com'è mio solito fare  e trovo altri messaggi da parte dell'INNOMINABILE. Cosa vuole? Mi perseguita.

"Elis, ho davvero bisogno di parlarti ho una cosa urgente da dirti, e devo dirtela di persona"

"Elis, please!"

"Arthur, ho il treno per Sacrofano alle 8:00, ho sole due ore, vieni a casa mia e parliamo, non ho tempo di venire in hotel."

"Thank you, Elis. See you soon."

Vado a prepararmi, e cerco di rendere la casa presentabile, è un vero disastro, come se un uragano fosse passato nella mia via.

Ho finito, guardo l'orologio, solo le 7:30? Devo per forza avere la febbre, non è da me sistemare casa in così poco tempo.

Ad un tratto sento il campanello. E' Arthur. Corro ad aprire.

"Ciao." dice lui tenendo le mani dentro le tasche del cappotto nero.

"Ciao."

"Devo assolutamente parlarti."

"Entra, accomodati."

"Yes, thank you Elis, però potrò trattenermi poco, ho un aereo fra un'ora."

"Ti offro un caffè. Cosa vuoi dirmi?" chiedo curiosa. Cosa dovrà dirmi di tanto urgente?

"Elis, io .... I'm getting married e vorrei invitarti al nostro matrimonio." Ho capito male spero. L'INNOMINABILE STA PER SPOSARSI con un'altra? Il mio cuore comincia a battere all'impazzata.

"Alice, dimmi qualcosa per favore."

"Cosa devo dirti, congratulazioni, spero che passerai una vita felice con la tua anima gemella e che potrete avere tanti figli come avrei voluto averne io. Per l'invito, declino assolutamente, non so come ti viene in mente di chiedermi di venire al tuo matrimonio." Dico cercando di trattenere le lacrime, non volevo dargli la soddisfazione di farmi vedere sconvolta da questa sua notizia.

"Alice, veramente scusami, ho sbagliato a chiederti di venire. "

"Vorresti dirmi altro?"

"In realtà si. She is pregnant." Cosa? Ho capito bene? E' incinta, e fra nove mesi darà alla luce un piccolo Malcomess.

"Congratulazioni, sono molto felice per te, scusa ma ora devo proprio partire per Sacrofano, ci vediamo."

"Certamente Elis, ci vediamo." Dice tristemente ed esce per sempre dalla mia vita.

Guardo l'orologio sono le 7:50, oddio ho soli dieci minuti per raggiungere la stazione, esco di casa e comincio a correre.

Arrivo alle 8:05, fortunatamente il treno non è partito e salgo, mi siedo al mio posto. Il convoglio parte, e piano piano lascio alle mie spalle tutti i miei problemi, preoccupazioni e pene d'amore.

Senza volerlo comincio a ripensare alla bellissima notizia che mi ha portato Arthur pochi minuti prima. Ho una grande rabbia dentro di me, sono infuriata perchè la mia vita è una caos e non ne posso più. Scoppio a piangere perchè inizio ad immaginare come sarebbe stato il mio matrimonio con Arthur, come fosse stato nostro figlio e a come sarebbe stato quando sarebbe cresciuto.

Tra i mille pensieri sono arrivata alla stazione di Sacrofano e vedo Nonna Amalia che mi aspetta seduta su una panchina con mamma .

Appena scendo dal treno, mamma e nonna corrono ad abbracciarmi, ma si bloccano quando vedono il  mio viso segnato dalle lacrime.

"Cos'è successo bella di nonna?".
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Hey, come state? ho scritto una nuova storia! É un fantasy e si chiama "Oblivio", mi farebbe piacere se passaste a leggerla e se mi faceste sapere il vostro parere (accetto consigli e critiche purché siano rivolte con rispetto).❤️

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora