Capitolo 44

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"L'amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità. "
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"Mi sei mancata tantissimo."
"Anche tu Arthur."
"I love you."
"..." Mi limito a sorridere.
Mi sento strana in questo momento, non sono felice. Fa per baciarmi di nuovo, ma io mi ritraggo.
"Arthur, non me la sento. Non sono ancora pronta. Non voglio."
"Perchè?"
"Non lo so."
"Lo so io. Tu sei ancora innamorata di Conforti." Mi dice con aria costernata.
"No. Non sono ancora pronta a ricominciare. Voglio un periodo di riflessione. Un periodo per ritrovare me stessa."
"Well, quando ti sarai ritrovata fammi un fischio. Ora vado, ho un aereo per Paris. Ciao."
Anche lui esce dalla stanza dell'ospedale, ma dopo qualche minuto entra la mia impavida ed impicciona nonnina.
"Alice, bella de nonna. Mortacci de loro."
"Chi nonna?"
"Quei ciclisti che ti hanno sparato."
"Ahh! Eh si, spero che Calligaris li rintracci il prima possibile."
"Ma dimme un pò, perchè er dottorino ed er principino se ne sono andati sconsolati?"
"Ho detto a tutti e due di no."
"Al reporter posso capire, ma perchè al dottorino?"
"Perchè sono una minus habens nonna ecco perchè."
"Minu... che?"
"Idioti nonna."
"Ah be, lasciatelo dì bella de nonna, un pò allocchetta sei stata."
"Grazie nonna. No grazie veramente."
"Ao! Nonna t'ha detto l'opinione sua, poi fa un pò quello che te pare."
"Scusa nonna. Sono un pò nervosa."
"Tranquilla bella de nonna."
"Come farei senza di te."
"Ehhh, me lo chiedo anche io."
"Ora nonna va a casa."
"Ciao nonna."
Sono le nove di sera, sono veramente molto stanca, ho bisogno di staccare la spina per almeno qualche ora, credo però che mi sveglierò ogni due per tre.
***
Mi sveglio di soprassalto, ho sognato la notte del congresso a Taormina con CC.
Sto per alcuni minuti infiniti con gli occhi puntati su un punto del soffitto.
Mi sto annoiando, per ingannare il tempo prendo il telefono che ho sul comodino.
Provo a chiudere gli occhi, ma vengo risvegliata dalla suoneria del telefono.
È Calligaris.
"Pronto ispettore. Come mai mi chiama alle 6:00 di mattina?"
"Volevo darti una bella notizia. Siamo riusciti a rintracciare l'amico di Ford che era partito per la Russia."
"Ha detto qualcosa?"
"Ha detto la pura verità. Ovvero che lui e Andrew sotto l'effetto di sostanze stupefacenti hanno ucciso il povero Jeffrey a causa di una scomessa persa."
"Povero Jeffrey mi dispiace tanto. Morto per un futile motivo."
"È un'ingiustizia, lo so, ma non possiamo farci niente. Riguardati, ci sentiamo domani."
Chiudo la telefonata e dopo un pò entra il dottore che mi comunica che domani sarò dimessa. Non vedo l'ora.
***

Questa mattina sono stata dimessa, mi sono ripresa al meglio, ho solamente qualche piccolo doloretto nella parte in cui sono stata operata.
Ora sono a casa insieme a mamma che si è offerta di aiutarmi negli ultimi preparativi per il grande giorno.
Ricontrollo la valigia, voglio essere sicura di non dimenticarmi nulla.
Questa sera io e la mia famiglia ci ritroveremo a cena insieme per l'ultimo saluto prima della partenza.
Stasera devo cercare di mangiare poco, non vorrei che domani mattina o peggio questa notte mi sentissi male, voglio partire sana come un pesce per godermi al meglio questo nuovo inizio della mia vita.

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora