Capitolo 41

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"Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi."

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Prendo l'autobus e me ne torno a casa, è tardi e sto morendo dal sonno.
Non vedo l'ora che sia domani, attendo con impazienza che questo giorno termini presto per lasciarmi alle spalle tutti i problemi ed i pensieri di quest'oggi.
Arrivo a casa, entro nel mio dolce appartamento e mi dirigo nella mia stanza e mi getto sul mio comodo letto.
Mi addormento all'istante cullata dal rilassante rumore della pioggia che sbatte sui vetri.
***
"Ti amo Alice. Sei la donna più importante nella mia vita, e desidero che tu possa esserlo in eterno."
"Cosa vuoi dire?"
"Sacrofano vuoi sposarmi?"
***
Mi sveglio all'improvviso, il campanello sta suonando, guardo l'orologio...Sono le 3:08 della mattina, chi potrà essere?
Mi do una sistemata, e vado ad aprire.
È Marco, è ubriaco. Mi abbraccia e mi riempe il viso di baci.
"Sorellona mia quanto ti voglio bene."
"Sorellona UN CORNO , ma quanto hai bevuto?"
"Un goccino di vino."
"Solo uno?"
"Magari qualche goccetto."
Lo porto in sala e lo faccio stendere sul divano, sta divagando, non si capisce quello che sta dicendo.
"Marco, bevi questa dovrebbe farti stare meglio."
Gli porgo un'aspirina per il dopo sbornia.
"Grazie sorelllonaaa."
"Taci. Grazie."
"Sei sempre così cattiva con me."
"Io."
"Si."
"Marco prendi l'aspirina e vedi di andare a farti una doccia fredda. Non è giornata."
"Mmmmm.... va bene."
Ovviamente ora non riesco più a prendere sonno e decido di finire di preparare la valigia.
Dopo averci letteralmente svuotato un intero armadio, mi siedo su di questa e cerco di chiuderla, ma senza risultato. Quindi tolgo due sciarpe, due cappelli e le maglie con le maniche corte.
Ora riesco a chiuderla e la metto a terra sotto al letto.
Torno a sbrigare un pò di lavoro, dato che ieri sera mi sono addormentata, ma non riesco a concentrarmi, mi torna continuamente in mente la proposta di matrimonio di Claudio.
Cosa avrei risposto se Marco non avesse suonato il campanello e avesse interrotto tutto?
Potrebbe essere un segno del destino? Vorrà dirmi qualcosa? Beh lo scopriremo solo strada facendo.
***
È mattina la sveglia digitale suona mi alzo di scatto dal letto e corro a prepararmi.
Voglio arrivare presto in istituto per sapere quando dovrò partire.
Esco senza neanche mangiare, mi catapulto alla fermata e aspetto che l'autobus arrivi.
Fortunatamente oggi non fa neanche un minuto di ritardo, arriva puntuale come non mai.
Oggi è la mia giornata, nulla potrá andare male... Come non detto.
Siamo bloccati in mezzo al traffico e sono già le 8:40 e dovevo essere in Istituto quasi dieci minuti fa.
Arrivo alle 9:00, scendo e correndo per le scale mi catapulto nell'ufficio della Wally.
Busso e con voce stizzata mi invita ad entrare.
"Dottoressa Allevi, come al solito è in ritardo... "
"Si scusi professoressa è che..." mi blocca con un gesto della mano.
"Comunque sia Allevi, volevo informarla del fatto che dovrá partire domani mattina, dopo le farò avere un foglio con tutte le istruzioni. Buona fortuna Allevi."Lo dice con un tono strano, come se fosse felice che me ne vada per un anno intero...
"Grazie mille professoressa."
Esco e scendendo le scale mi incrocio con Claudio, ma io continuo dritta per la mia strada e lui fa lo stesso. Non ci degniamo nemmeno di uno sguardo.
Ora lui fa parte del mio passato. Un dolce passato.

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora