Capitolo 4

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Veramente Arthur potrebbe aver ucciso quell'uomo? Lo conosceva? Avevano avuto un litigio? Perchè è andato a passeggiare sul Lungo Tevere?

Mentre sono sull'autobus per tornare in istituto, mi affiorano alla mente mille pensieri. Non può essere stato Arthur, il reporter di guerra, attivista che si batte per l'umanità.

Oggi ho deciso di occuparmi dell'autopsia sul corpo di quest'uomo, ho lasciato il cadavere del cantante a Lara e Paolone.

Arrivo in Istituto. Claudio è già arrivato e sta parlando con Beatroce...DI NUOVO!!!

Quanto non la sopporto, lo ammetto...SONO GELOSA!! CC la guarda sorridendo, cosa che con me è rara, ed ad un tratto gli dà una carezza e porta i suoi capelli dietro l'orecchio.

Cosa? Non ci posso credere, sta facendo il doppio gioco! Che donnaiolo, pensavo che fosse cambiato, CHE SCEMA!!

Entro, ignorandoli. Sento i passi di CC che mi seguono. Mi blocca stringendomi il braccio.

"Alice! Non è come pensi!" dice parlando piano, in modo che non lo sentano.

"Lasciami, devo andare." Claudio sembra divertito da questa situazione.

"Parliamo."

"Claudio non ho tempo! Ah poi fatti dire una cosa... Mi hai detto di essere cambiato per me. Ti sei sbagliato... perchè sei sempre lo stesso Don Giovanni stronzo e freddo. Non credere di fare il doppio gioco con me, non ci riuscirai."

CC mi guarda sorridendo e sfoderando quel suo irresistibile sorrisetto. "Sacrofano, sei gelosa?" ed io, mentre lo fisso con gli occhi socchiusi "IO? Ma come ti viene in mente...ASSOLUTAMENTE NO."

"Ho capito... sei gelosa, gelosissima." afferma ridendo e guardandomi con dolcezza.

"Assolutamente no." ribatto, ma questa volta mi scappa un sorrisetto, NON SO PROPRIO FINGERE!

Improvvisamente Claudio mi trascina nella sua stanza, cerco di porre resistenza, ma invano. Chiude la porta a chiave...ODDIO.

Si avvicina e mi fissa con quegli occhi glaciali e il momento tanto atteso è arrivato. Mi sorride e mi bacia.

Fino ad un minuto fa ero arrabbiata come non mai, ma adesso sono felice, serena, in poche parole

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Fino ad un minuto fa ero arrabbiata come non mai, ma adesso sono felice, serena, in poche parole...in paradiso.

Lo amo, AMO CC, potrei urlarlo al mondo intero.

Mentre mi sta baciando lentamente mi conduce verso il divano e mi fa stendere.

Continua a baciarmi, più appassionatamente, come se volesse mangiarmi le labbra, io metto le mani tra i suoi capelli un pò scompigliati e li tiro

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Continua a baciarmi, più appassionatamente, come se volesse mangiarmi le labbra, io metto le mani tra i suoi capelli un pò scompigliati e li tiro.

Improvvisamente si blocca, perchè stanno bussando alla porta. Si ricompone e va ad aprire.

E' nientepopodimeno che Paolone, ovviamente, PERCHE' ARRIVA SEMPRE NEI MOMENTI SBAGLIATI PORCA MISERIA!!

Io ne approfitto per uscire dalla stanza di Conforti e per andare in Biblioteca, il luogo più pacifico dell'Istituto, il mio rifugio.

Mi metto a studiare, per ore non stacco gli occhi dai libri e oggi per la prima volta dopo tanto tempo sono riuscita a non distrarmi.

Sono passate tre ore dal momento in cui ho iniziato a studiare ed è l'ora dell'autopsia.

Sto per sistemare i libri quando arriva con passo felpato, la Wally.

"Dottoressa Allevi" dice scandendo le parole come se fossi sorda "Sta completando l'articolo che le ho assegnato?"

"Certo, aspetti che le faccio vedere." Tiro fuori dalla mia borsa la cartellina rossa che contiene il mio elaborato.

Il Rospo dell'istituto sottopone il mio articolo ad una veloce lettura e dopo tre minuti di silenzio tombale me lo restituisce e se ne va.

Oddio, perchè non ha detto nulla, le sarà piaciuto? Sarà disgustata?

Mi dirigo nella sala settoria. Entro e trovo Claudio che mi sprona a muovermi perchè sono già in ritardo di dieci minuti.

"Procedo con l'esame esterno." dico cominciando ad armeggiare con il cadavere.

"Ipostasi cianotiche, ferita lacero contusa nella zona occipitale del collo, ecchimosi da traizione e compressione su braccia e gambe."

"Sotto l'unghia è presente un capello che andrò a prelevare per ulteriori accertamenti."

Claudio mi guarda soddisfatto. "Bene ora passiamo all'esame degli organi interni."

Dopo ben due ore, usciamo dalla sala "degli affetta cadaveri", come dice mio fratello Marco, e dopo un momento infinito di silenzio Claudio mi chiede "Vuoi venire a cena con me questa sera?" facendo gli occhioni dolci, come quelli del gatto con gli stivali, a cui ho sempre ceduto.

"Stasera? Non posso devo andare a Sacrofano a cena, è il mio compleanno ed i miei vogliono festeggiare."

Quando dico la parola compleanno CC diventa triste. "Perchè non mi hai detto che oggi compi gli anni?"

"Perchè non penso sia molto importante. Non mi sono mai piaciuti i compleanni."

Mi abbraccia e dice qualcosa che mi lascia di stucco, senza parole. "Ho deciso quale sarà il tuo regalo di compleanno."

"Ah si?" domando curiosa. "Cosa?"

"Vengo a cena dai tuoi. A Sacrofano. Vorrei conoscerli e vorrei passare più tempo con te."

"Veramente?!"

"Ho mai scherzato?"

"Lo fai di continuo."

"Be questa volta è vero."

Emozionata lo bacio e poi lo abbraccio. Che dolce. Forse quando gli ho detto che non era cambiato, mi sbagliavo, qualche progresso lo ha fatto.

Finito questo momento di romanticismo, ci avviamo a casa, ognuno per la sua strada, prima di andare a Sacrofano ho bisogno di una doccia, sento l'odore del cadavere su tutte le parti del corpo.

"Il treno è alle 19. Ci vediamo in stazione CC."

"A dopo AA."
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Hey, come state? ho scritto una nuova storia! É un fantasy e si chiama "Oblivio", mi farebbe piacere se passaste a leggerla e se mi faceste sapere il vostro parere (accetto consigli e critiche purché siano rivolte con rispetto).❤️

L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora