L'Allieva 2 (secondo me) IN REVISIONE

Capitolo 28

Sono veramente pronta per sapere chi sia veramente questa donna? Questo è il dilemma. Ho il batticuore, non so se questo mio piccolo organetto riuscirà a resistere a tanta ansia.

Sembra che anche la vipera che ho davanti cominci ad essere in imbarazzo, si gratta la parte anteriore del collo e poi quella posteriore. Si fa scrocchiare le dita delle mani e continua ad avere il solito tic. L'atmosfera si sta facendo parecchio pesante.

"Allora?Vuole dirmi chi è lei?Scusi ma non ho tutto il tempo a disposizione."

"Si" sul suo viso ricompare un ghigno, simile a quello di Claudio...Potrebbe essere la sorella, gli assomiglia anche un pochino...

"Claudio è il mio amante." Sta scherzando spero... dentro di me si sta scatenando una tempesta di emozioni, il mondo mi sta cadendo addosso... Il suo amante... Basta non voglio più vederla questa donna... Mi trattengo per non dirle in faccia tutto quello che sto pensando di lei, cerco anche di trattenere le lacrime, non le darò mai la soddisfazione di vedermi piangere.

"Devi stargli lontano perchè lui è mio, hai capito cara." Alzo gli occhi da terra e la guardo, ma come si permette...

"Signora, mi duole informarla che io ed il dottor Conforti siamo semplici colleghi... io sono fidanzata con un altro... Non so chi le abbia detto certe cose e sinceramente non mi interessa. Ora la prego di andarsene immediatamente da questa stanza." La vipera ha un'espressione sconvolta, avvilita. Mi alzo e le faccio segno di andarsene... Sto letteralmente perdendo la pazienza e non sono molto gentile in queste situazioni, potrei persino diventare peggio della Wally, MOLTO PEGGIO.

La strega se ne va ed io mi dirigo direttamente in biblioteca, per ricominciare a ripassare. Rimango in Istituto fino a sera. Il telefono suona... è Sergio.

"Pronto? Alice, la mia ex mi ha chiamato dicendomi che non sei passata in rilegatoria, qualche problema?" Ma che ore sono? Giro la testa verso l'imponente orologio a pendolo, voluto dal Supremo... SONO LE 20:30!!!

"Oddio Sergio ero completamente assorta nello studio, non mi sono accorta dell'orario...Mi verresti a prendere, ovviamente sempre non hai qualche ..."

"No, non ho nessun impegno, arrivo subito." Raccatto tutte le mie cose ed esco dalla biblioteca. L'Istituto si sta svuotando, è rimasto solo Claudio e qualcun'altro. Parlando del diavolo... CC esce dalla sua stanza, lo guardo per qualche istante. Perchè mi hai fatto questo? Perchè non mi hai detto che avevi, anzi HAI un'amante? Ci stiamo allontanando sempre di più, credo che ormai il nostro rapporto sia irrecuperabile, come se non fosse mai accaduto nulla tra noi.

Quando si accorge che lo sto fissando, mi sorride, un sorriso timido e falso, il suo solito sorrisetto che lascia scorgere una parte della dentatura. Io rimango impassibile, non mi avvicino neanche per salutarlo o per prendere il solito caffè insieme, semplicemente mi rigiro sui tacchi e mi dirigo verso l'uscita.

"Sacrofano che hai?" mi sta trattenendo per un braccio, che io ritraggo istintivamente.

"Cos'ho? Non sai nulla?" Claudio mi sta guardando con aria interrogativa, comincia a grattarsi la tempia, quando è nervoso lo fa sempre.

"No, Alice non so nulla cosa è successo." dice spazientito.

"Non sai nulla...Claudio mi fai schifo." Mi allontano lasciandolo da solo a rimuginare sulle sue colpe. Mentre scendo le scale, comincio a piangere, più asciugo le lacrime più scendono. Sembro la fontana di Trevi.

Nel frattempo Sergio è arrivato e mi sta aspettando, fortunatamente è notte quindi non vede il viso rigato e gli occhi rossi e lucidi, non ho molta voglia di spiegargli il motivo di questo mio stato d'animo. Partiamo e andiamo a recuperare la mia tesina.

Arriviamo alla rilegatoria, la ragazza si sta vestendo per andare a casa. Appena entriamo sfoggia un bellissimo sorriso, credo che non vedesse l'ora di consegnarmi il mio elaborato e che sparissi dalla sua vista per un bel po' di tempo.

Sfoglio la mia tesina, la copertina è blu e le scritte sono di un brillante color oro, porto il libro vicino al naso e comincio ad odorarlo, lo faccio sempre, è un'abitudine, profuma di carta e di inchiostro.

Sergio mi porta sotto casa e ci salutiamo con un bacio. Salgo e trovo Cordelia che piange sul divano, un pianto isterico sembra disperata. Mi avvicino, mi siedo accanto a lei e comincio a massaggiarle la schiena.

"Cordy che hai? Cosa è successo?"

"Mi ha lasciato, quel maledetto!!!" Ecco anche lei ha le sue pene d'amore, perchè la vita deve essere così complicata per noi donne? Qualcuno me lo spieghi perchè io ancora non so darmi una risposta.