Un Mese Per Perdere La Testa (Mafia Romance)

Capitolo 15

LARA'S POV

«Brava! Per non aver mai fatto kickboxing sei eccezionale» si esalta, dopo un mio pugno tirato, a quanto detto da lui, in modo quasi perfetto, al sacco da boxe.

Ormai ha quasi un'ora che mi sta "allenando".

Dopo essere tornato nella palestra mi ha chiesto se ci fosse qualcosa che non andava vedendomi con uno sguardo, sempre a detta sua, afflitto.

Nonostante io gli abbia più volte detto che era tutto apposto lui ha comunque insistito per farmi provare qualcosa che avesse a che fare con la lotta, così oltre allo sfogarmi mi sarei trovata anche pronta in caso di un'aggressione.

Nemmeno a dirlo ho accettato solo perché secondo lui avrei sbollito la rabbia... dopottutto quante volte può succedere di essere aggrediti nella vita?!

Il primo colpo l'ho tirato pensando alla faccia dello stronzo che è andato a letto con mia sorella, così come il secondo, il terzo, il quarto e tutti quelli che ci sono stati dopo.

Lucas più volte mi ha ripresa perché sbagliavo tecnica, o angolazione.
Però tutto sommato sto andando bene.

«Cavolo! Devo preoccuparmi se ti faccio arrabbiare. Potresti prendere a pugni anche me e farmi nero» scherza mettendosi a ridere.

«Pff, potrei anche stenderti con un pugno!» rispondo scherzando, dopo aver sferrato un altro pugno al sacco.

«Oh, probabilmente hai proprio ragione» mi schernisce avvicinandosi pericolosamente a me.

«Perché non mi dai una dimostrazione?!» chiede retorico, avvicinandosi così tanto che sento il suo respiro sul mio viso.

Cerco di far qualcosa ed il risultato è un pugno poco certo tirato sul sul petto.
Sento le nocche della mano entrare in contatto con i suoi addominali ben scolpiti e non posso fare a meno di diventare rossa.

Punto i miei occhi ad osservare la mia mano ancora chiusa a pugno e contro il suo petto, ma non dura molto questo panorama che lui mi prende il mento fra l'indice ed il pollice facendomi rialzare lo sguardo sul suo viso.

I miei smeraldi finiscono inevitabilmente nei suoi pozzi bluastri.
Non avevo mai visto occhi più belli ed intensi.

Restiamo così per un po' e pian piano noto che inizia ad avvicinarsi sempre di più al mio volto.

I miei occhi vengono attratti alle sue labbra mentre i miei denti  mordono le mie.

Rialzo lo sguardo, nuovamente nei suoi occhi.

All'improvviso voglio baciarlo, sentire quanto sono morbide quelle labbra, accarezzare la sua lingua con la mia.

A quei pensieri sento le mie guance scaldarsi ancora di più.

Sento finalmente le sue labbra che sfiorano le mie, e basterebbe poco per poterlo baciare.

«Non dovevi stendermi con un pugno tu?» dice infine rimettendosi dritto e raddoppiando, se non moltiplicando, la distanza fra di noi indietreggiando lentamente.

Improvvisamente mi sento così stupida ad aver desiderato un bacio dal mio rapitore, ma allo stesso tempo sono così tanto confusa.