Capitolo 34

6.6K 208 28
                                    

LARA'S POV

Mi sistemo meglio sul divano della mia camera, sulla quale sono stravaccata come una balenottera spiaggiata.

Mi infilo in bocca un'altra cucchiaiata di gelato, panna e nocciola, continuando a guardare dalla finestra  il paesaggio bianco e la candida neve che cade dal cielo, volteggiano elegantemente nell'aria.

Quanto è rilassante?!
La neve fuori, il camino acceso dentro che dona un calore confortevole, ed il gelato che ti ghiaccia da dentro se non lo mangi a velocità-lumaca.

Forse era meglio prendere una cioccolata calda, ma non mi andava di farla. Più che altro non mi andava molto di restare troppo tempo allo scoperto, fuori da camera mia.

Non parlo con Luke da due giorni, dopo quella discussione lui ha deciso di non rivolgermi parola e concentrarsi del tutto sulla situazione attuale di cui non ho capito molto.

Io, invece, mi sono presa un po' di tempo per riflettere su ciò che mi ha detto l'altra sera.

Mi sento in colpa per averlo definito una sorta di sadico, ma non avevo di certo pensato che se non si imponeva, dimostrando di essere uno fra i più forti, sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto a qualcuno di vicino a lui.

A mia discolpa potrei dire che non sono abituata ad ambienti simili.

Mia madre è una terapista, laureata in psicologia da ormai dodici anni.

Purtroppo ha dovuto sudare tanto per poter studiare, fra lavoro e Drake, me ed Anna non è di certo stata facile.

Però qualcosa di psicologia la so anche io, insomma le basi necessarie per sopravvivere ad un pazzo.

Prima di poter trovare il modo di difendersi si deve capire la mentre del soggetto.

E Luke non ha quelle caratteristiche. Forse è troppo protettivo, ma non possessivo, oppure non mi avrebbe lasciata con Nick, che ha passato molto tempo in camera mia in queste ultime sere.

Sbuffo sonoramente. Non so cosa fare!

Vorrei scusarmi.
Dirgli che l'ho capito che non è stato lui a scegliere questa vita.

Suo padre lo aveva introdotto in questo mondo ancora prima che lui compisse i quindici anni.

Di conseguenza non ha avuto alcuna possibilità di studiare e separarsi dal sentiero tracciato da suo padre.

Ed ora è troppo conosciuto. Non potrebbe di certo diventare un avvocato o un dottore, diventare un  qualche impiegato statale o comunque distaccarsi da tutto questo.

Sarà sicuramente noto alle forze dell'ordine, semplicemente quelli come lui sono bravi ad insabbiare le proprie impronte e a non lasciare troppi indizi.

D'altro canto, spesso ci sono agenti di polizia corrotti, che non stanno lì per giustizia, ma solo per convenienza.

Prendono lo stipendio e poi le mazzette.

Ovviamente non sono tutti!
Ma purtroppo ce ne sono tanti di corrotti.

Un bene per Luke, no?
Non rischia tanto facilmente la galera, ma sono sicura che se lo prendessero gli costerebbe la vita.

Un ergastolo se gli va bene.

Ma non è colpa sua se fa ciò che deve fare.

O loro o noi, è sopravvivenza ormai.

E chi è che sceglierebbe la sopravvivenza del nemico alla propria?

Ci sono davvero persone che lo farebbero?
In quel caso io non sono fra di esse.

Un Mese Per Perdere La Testa (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora