Capitolo 38

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LARA'S POV

Apro lentamente gli occhi e faccio per alzarmi dal letto per andare ad inciprirmi il naso come direi se non volessi dire apertamente che la vescica sta per scoppiare tanto è piena, ma a quanto pare "qualcuno" non è d'accordo coi miei bisogni fisiologici.

Difatti sono immobilizzata dal corvino che mi tiene stretta per la vita con un braccio impedendomi, di conseguenza, ogni movimento.

Provo a divincolarmi fra le sue braccia, sforzi vani ovviamente!

Non poteva fare meno esercizio fisico? No eh?!

A questo punto è palese che se lui non si sveglia io non posso fare nulla!

A meno che non si parli di farsela sotto ovviamente, ma non credo sia il caso.

Poso i miei occhi disperati sul moro che con la bocca leggermente aperta ed un rivolo di saliva al lato dorme beatamente.

Sorrido divertita dalla visione davanti a me, sembra proprio un angioletto, contrariamente a ciò che ha dimostrato 'sta notte. Al solo pensiero sento le mie guance andare a fuoco!

«Perchè mi guardi come se fossi un barattolo di Nutella?» biascica con la voce impastata dal sonno il corvino che ancora non demorde a liberarmi.

Rimango imbambolata a fissarlo, con un cipiglio confuso sul volto.

«Che?» chiedo aspettando una sua risposta che non tarda ad arrivare.

«Mh, lascia stare» risponde con le palpebre ancora abbassate come a voler proteggere quei meravigliosi occhioni blu che mi hanno colpita dal primo momento.

Qualche istante ancora e pigramente apre gli occhi, sbadiglia rumorosamente e poi poggia il suo sguardo sulla mia figura coperta, come ormai succede quasi ogni mattina, solo da una sua maglia.

«Buongiorno, dormito bene?» chiede dolcemente, abbozzando un mezzo sorriso, passandosi poi una mano al lato della bocca confuso.

Mi sa che ha appena capito di aver sbavato mentre dormiva e la sua espressione è qualcosa di epico.

«Giorno» rispondo frettolosamente, impaziente di liberarmi dalla sua presa quanto scocciata di dovermi alzare e lasciarlo qui, sul letto tutto solo.

«Si, ho dormito benissimo, ma non è che puoi lasciarmi scappare?» chiedo facendo gli occhioni dolci, facendo un cenno al suo braccio.

Per fortuna capisce al volo, sollevandolo istantaneamente.

In un lampo balzo giù dal letto e corro verso il bagno manco dovessi competere alla maratona di New York.

Entro e richiudo con una spinta la porta alle mie spalle.

Mai provato tanto sollievo in vita mia come in questo momento.

Peccato che una volta svuotata la vescica mi accorgo di un piccolo particolare abbastanza seccante.

Sbuffo sonoramente vedendo la macchia rossa sui miei slip.

Ci mancava solo questo!
Li tolgo sbuffando nuovamente e li butto direttamente nel cestino dei rifiuti.

Guardo un po' nei vari ripiani e nei diversi mobiletti alla ricerca degli assorbenti. E dopo due minuti di ricerche eccoli li! Appaiono quasi come un miracolo!

A quanto pare si sono ricordati cosa comporta essere ragazze quando hanno comprato il necessario.

Esco a passo spedito dalla stanza e tiro dritta verso la cabina armadio senza neanche guardare il moro. Afferro l'occorrente e me ne torno dentro il bagno, chiudendo anche la porta a chiave.

Un Mese Per Perdere La Testa (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora