Capitolo 36

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LUCAS' POV

Apro pigramente gli occhi ed alzo il viso per poter ammirare la mia biondina preferita che ancora dorme beatamente.

I capelli sparsi per il cuscino, le labbra leggermente schiuse e le sue mani, una sulla mia schiena e l'altra ancora intrecciata alla mia.

Sorrido ripensando a ieri sera.
È stato perfetto.

Ma ora ciò che mi preoccupa è solo la reazione di Black quando, prima o poi, scoprirà cosa sto combinando.

Già mi ci vedo appeso a testa in giù fuori dalla casa centrale!

Avvilito appoggio nuovamente la testa sul suo seno e mi rilasso sentendo il suo regolare battito cardiaco.

So che dovrei alzarmi e che probabilmente è tardi, ma non ne ho la minima voglia.

Ma il dovere chiama, quindi mi costringo a riaprire gli occhi seccato e sbuffo per il disappunto.

Cerco di muovermi il più cautamente possibile sul letto per non svegliarla e prendo lo smartphone poggiato sul comodino per controllare se ho nuovi messaggi o simili.

Noto con stupore che sono le 11:00 A.M., fortuna che oggi non ho nulla di tanto importante da fare.

Mi saltano subito all'occhio la notifica di tre chiamate perse.

Due sono state fatte da un numero sconosciuto mentre una é di Paul.

Incuriosito entro su WhatsApp per controllare se ci sono messaggi da parte sua ma non nè trovo.

Così decido di lasciar stare, tanto ci vedremo non appena uscirò da questa stanza.

Però mi stupisco nel ritrovarmi messaggi dallo stesso numero sconosciuto che mi aveva chiamato.

Apro la chat e leggo il primo messaggio:

''Rispondi a quel cazzo di telefono''

Ma wow, che poeta. Citazione di Dante, vero?

Leggo il secondo messaggio, già infastidito dal primo.

''Richiama''

La curiosità di sapere chi è il coglione che osa rivolgersi a me in questo modo è troppa quindi decido davvero di richiamare.

«Che fai?»mi giro al sentire quella dolce voce, impastata dal sonno.

Mi volto, ancora seduto sul bordo del letto, per guardarla con solo una mia maglietta che le arriva a coprire a malapena il sedere e che le ho messo mentre dormiva per non farle prendere freddo.

Si strofina con i pugni chiusi gli occhi assonnati, e sbadiglia, portando le braccia tese sulla sua testa per potersi stiracchiare, facendo di conseguenza alzare anche la maglia.

Distolgo lo sguardo dalle sue gambe scoperte, concentrandomi sui suoi occhioni curiosi.

«Sto chiamando una persona» spiego semplicemente addolcendo la voce.

La mia biondina annuisce distrattamente per poi iniziare a gattonare sul letto verso di me.

Si ferma quando è ad un centimetro dalle mie labbra.

Questa è una visione paradisiaca ma allo stesso tempo straziante.

Ho una voglia matta di lanciare il cellulare, di baciarla nuovamente ed assaporare le sue dolci labbra.

«Pronto?» nel frattempo una voce assonnata mi risponde dall'altra parte del telefono, destandomi dai miei pensieri.

«Buongiorno Luke» dice Lara qualche frazione di secondo dopo al tizio che ha appena risposto, per poi  lasciarmi un dolce e casto bacio sulle labbra.

Un Mese Per Perdere La Testa (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora