Arrivammo di nuovo nell'albergo dove,stavolta,nessuno ci accolse. Mostrammo I distintivi alla reception che ci lasciarono gentilmente andare sulla scena del crimine.
-ehm,dovremmo iniziare a cercare qualcosa con la quale l'assassino potrebbe aver strangolato la vittima- dissi.
-si,cerca da quel lato,io lo farò in questo.-
annuii in risposta.
Misi i guanti in lattice per non lasciare le mie impronte e rischiare di rovinare le prove.Iniziai a cercare una possibile cinghia,una cintura,una corda o qualcosa di somigliante ma niente,assolutamente niente.
-Taehyung,hai trovato qualcosa?-urlai da una delle stanze.
-probabilmente,vieni di qua- urló a sua volta.
Mi diressi in camera da letto,dove si trovava anche lui.
-guarda,un caricabatterie,potrebbe essere stata strangolata con questo- disse giocherellando con quel filo apparentemente innocuo,al momento.
-mettilo qui-gli diedi una bustina per riporre il caricatore-lo daremo alla scientifica per farlo analizzare-
Continuammo a cercare e trovammo capelli,tracce di sangue,impronte fino a quando si fece tardi e mi ricordai di dover chiamare Jungkook.
-ciao,hyung- disse il più piccolo.
-hey,kookie,dove sei?- dissi
-a casa,credo di avere un po' di influenza- disse con una voce nasale,per il raffreddore.
-rimettiti presto,verrò a trovarti il prima possibile-
-jimin,non preoccuparti,è una lieve influenza...niente di grave- disse mentre sentivo la sua tenera e delicata risata.
-mh,d'accordo ma passerò a trovarti lo stesso domani- dissi.
-fai sempre di testa tua.-rise-ci sentiamo,hyung,vorrei riposare un po'-
-va bene,buonanotte-
-buonanotte- rispose e riattaccai.
Mi voltai nella direzione del castano che mi guardava con aria divertita.
Scendemmo fino alla macchina,non volevo ma la metropolitana a quell'ora aveva chiuso i servizi.
Senza neanche accorgermene mi addormentai sui morbidi sedili in pelle riscaldabili della macchina di Taehyung.
Nel sonno sentivo ancora più freddo e iniziavo a tremare : stavo avendo un incubo.
"Mia madre,mio padre,mio fratello e il resto della famiglia che mi urlava contro dopo il mio coming out.Quella che doveva essere mia madre mentre mi preparava alla svelta una valigia,lanciandola verso di me e buttandomi fuori dalla casa in cui ero cresciuto,mio padre che mi guardava come se fossi una bestia,mio fratello con uno sguardo deluso,le lacrime che rigavano il mio volto.io che a solo diciotto anni mi trovavo a gironzolare per le strade senza più un posto dove andare"
Iniziai a piangere e dimenarmi fino a sbattere la tempia contro il finestrino facendo fuoriuscire qualche gocciolina di sangue,fino a quando sentii due braccia calde avvolgermi.In quel momento non mi importava se fosse Taehyung o meno,mi sentivo semplicemente al sicuro così mi sfogai completamente lasciando qualche leggero pugno sul petto di Taehyung che non protestó.
-jimin,jimin,calmati- sentivo
-jimin,basta piangere- sentivo ancora avvolto nelle sue braccia mentre qualche singhiozzo scuoteva fortemente la mia schiena iniziando a calmarmi.
Mi spostai da quell'abbraccio e cercai di ricompormi.
-s-scusa- dissi ancora singhiozzante.
Ormai eravamo arrivati sotto casa mia e aprii la portiera per scendere ma le dita affusolate di Taehyung mi fermarono.
-sanguini- disse posando le dita sulla ferita,feci una smorfia avvertendo un lieve dolore.
-n-non importa,c-ci metterò qualcosa- dissi iniziando ad avviarmi al mio appartamento.
Andai subito a coricarmi dopo aver messo un piccolo cerotto sulla tempia,quella notte non riuscii a dormire,era da un bel po' che non avevo incubi.
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I hate you,but you're my everything. {vmin}
Fanfiction{completa} Park Jimin,un ispettore, Kim Taehyung ,un detective.Si odiano a morte ma la omicidi ha deciso di assegnargli un caso e metterli in squadra insieme e si ritrovano a dover collaborare ogni giorno fianco a fianco. 25/10/18 27/10/18 #32 #vmin...