chapter 13

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Jimin pov's
Il respiro caldo di Taehyung mi fece svegliare,cercai di alzarmi lentamente ma lui strinse di più la presa attorno ai miei fianchi.
L'espressione rilassata,le sopracciglia ben curate,le lunghe ciglia folte ad adornare i suoi occhi,le labbra socchiuse,i capelli in disordine...somigliava ad un bambino,non conosco il motivo ma a quella vista sorrisi continuando a guardarlo per un po' spostando alcune ciocche da davanti i suoi occhi.
Mugugnó e si accoccoló ancora di più contro il mio petto corrucciando leggermente le sopracciglia,sussultai.
L'orologio posto sul mio comodino segnava le 11:45am,era domenica e nessun impegno lavorativo mi incitava ad alzarmi e decisi di lasciar dormire il castano ancora per un po' e così mi riappisolai anch'io,fino alle 13:00 ed il mio stomaco iniziava a richiedere attenzioni.
-Tae?- cercai di svegliare il dormiglione ancora abbracciato a me.
-Tae?-gli scrollai leggermente le spalle.
-Tae!- alla fine dissi con un tono un po' più alto.
Si portó le mani sugli occhi per poi stiracchiarsi e stamparsi un sorriso in faccia.
-come mi hai chiamato?- disse ghignando.
-oh-mi resi conto del diminutivo-Taehyung-mi corressi sentendo le guance andare a fuoco.
Guardò l'orario e si giró verso di me-perché mi hai fatto dormire così tanto?-feci spallucce in segno di risposta.
Il mio stomaco non si arrendeva e non avevo voglia di ordinare a domicilio qualcosa.
-Tae-iniziai-T-Taehyung-mi affrettai a dire guadagnando un ennesimo ghigno da parte sua.
-sai cucinare?-dissi arrotolando tra le dita qualche lembo della calda e candida coperta.-si- rispose.
-io...ho fame,non mi va di ordinare come tutti i giorni cibo da asporto- dissi chiaramente in imbarazzo.
-d'accordo Jiminie,cucinerò io- mi irrigidii a sentire quel nomignolo,mentre Tae...Taehyung si diresse verso la cucina.
"non so perché ma è più forte di me non riuscire a pronunciare il suo nome completo" pensai e strinsi gli occhi "che mi prende,anzi,che ci prende?"

-Jiminie,è pronto!- sentii il più piccolo di qualche mese starnazzare dalla cucina,mi affrettai ad andare di là.
-non chiamarmi in quel modo- gli ringhiai-io non t'ho detto nulla sul fatto che tu non riesca a dire il mio nome completo-sorrise per poi mettere un tenero broncio.-come ti pare-gli dissi facendo un respiro profondo.
-Jimin-ah?- disse-Taehyung-ah?- lo presi in giro. -ti spiace se rimango qui per un po' fino a quando non troverò un appartamento tutto mio?se vuoi posso anche pagarti l'affitto- mi chiese arrossendo violentemente-puoi rimanere,ma non ho bisogno dei tuoi soldi-dissi giocando con la forchetta nel piatto -grazie-sussurró.
-jimin- mi richiamó di nuovo,fece un lungo respiro-p-perchè non proviamo a ricominciare?- disse torturandosi alle mani-non ti seguo-gli dissi confuso-perché non proviamo ad essere amici o qual- stava dicendo ma si bloccò.-s-si- gli dissi mordendomi il labbro,correndo letteralmente in camera mia per poi chiudermici dentro scivolando lentamente contro la porta,lasciandomi divorare dai miei demoni.
"sono così dannatamente confuso"
"Cosa mi stai facendo Taehyung? La tua presenza è pericolosa."
Afferrai il telefono ed istintivamente chiamai Hobi,era uno delle persone più importanti della mia vita.Lui mi diede protezione,mi accettó come pochi fecero.Gli ho sempre potuto rivelare ogni mio malessere e ogni mia gioia. Hoseok,Jungkook,Wooseok,Yoongi e Namjoon hyung diventarono la mia nuova famiglia.
-Jimin?-sentii all'altro capo mentre mi affrettai ad asciugare le lacrime.
-hyung- dissi scosso da qualche singhiozzo.
-mochi,stai piangendo?- disse con aria preoccupata.
-s-si,hyung ho bisogno di parlarti- dissi.
-vuoi che venga da te? Aspetta che mi vest- stava per dire ma lo interruppi.
-Hobi,non da me...verró da te tra un po'-
-oh,d'accordo- disse con voce dolce.
-hyung,un'altra cosa...potresti far venire Jungkook da te?- gli dissi mentre cercavo di trattenere le lacrime.
-certo,a dopo- mi disse ed immaginai il suo grande sorriso contagioso.
Feci un lungo respiro prima di alzarmi e andarmi a vestire,uscii dalla mia camera a testa bassa completamente vestito di nero.
-jiminie? Dove vai?- mi disse la voce cupa.
-Taehyung,non adesso,sul serio,non adesso-gli dissi mentre presi un giubbotto di pelle e le mie sigarette sempre a portata di mano.
Scesi le scale il più in fretta possibile ed una volta fuori aprii il pacchetto di sigarette,prendendone una e sussultando quando vidi l'accendino appartenente a Taehyung.
Misi le mani in tasca e abbassai la testa avviandomi verso il nuovo appartamento dello hyung che fortunatamente era qui accanto.

I hate you,but you're my everything. {vmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora