Capitolo uno

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 " Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni."


Il mondo ama Londra, questo è risaputo.
Se non sei inglese almeno una volta nella vita ti verrà in mente di visitare questa città da sogno, con la sua ruota panoramica famosa nel mondo, le piazze, i parchi, la regina Elisabetta, il Big Ban e tutte quelle cose che fanno di Londra una meta ambita da giovani e non, ed io, come la maggior parte dei ragazzi della mia età mi sono lasciata trascinare dalla bellezza della città, trasferendomi qui tre anni fa, uscita da un liceo alla periferia di Firenze, per intraprendere la carriera di art-director nel campo pubblicitario.

Avete presente le persone che scelgono immagini, colori, frasi per le pubblicità? Ecco, studio per diventare questo, un sogno che porto avanti da bambina e dopo diversi sacrifici ci sto riuscendo, manca ormai un solo semestre di corsi e gli ultimi esami prima di laurearmi ed entrare nel mondo del lavoro. Ok, questi sono i motivi che ho detto ai miei genitori per convincerli a mandarmi in una nuova nazione, ma diciamoci la verità Londra è anche meta di attori straordinari, cantanti e personaggi famosi, se hai una passione sproporzionata per un personaggio dello spettacolo, fidati, prima o poi passerà da queste parti! Perché vi sto dicendo questo?

Semplice anche io come milioni di persone nel mondo amo, in modo decisamente fuori dalle righe, quei disastri di ragazzi che portano il nome di One Direction.
Ecco, lo so, a questo punto qualcuno di voi penserà "Aaaah, la solita storia, lei va a Londra e li incontra!" beh... Non proprio, ma quasi!
Se ci pensate bene, ci sono ragazze che vanno a Londra e veramente riescono ad incontrarli e non significa che loro sono più belle o più fortunate di noi, assolutamente, c'è un unica differenza con quelle persone, combattono per i propri sogni e non stanno sedute dietro un computer a piangersi addosso perché non li incontreranno mai! Con questo non voglio dire che dovete armarvi e partire verso casa loro, eh! Per realizzare i propri sogni bisogna essere preparati, avere le informazioni giuste, l'età giusta e i soldi (Eh si! Quelli servono sempre!) però invece di mandare maledizioni alle persone che sono riuscite a incontrarli o a riempirvi di cioccolato perché non accadrà mai a voi, fate un salvadanaio, mettete un euro ogni tanto e iniziate a mettere le basi per realizzare quel sogno, ma la cosa principale è credeteci, credeteci sempre! Se credete in voi e nel sogno che avete nulla vi potrà ostacolare, né la distanza, né le persone che vi intralciano! Perché vi sto dicendo questo? Perché fino a ieri ho fatto il contrario di tutto questo, mangiavo quantità industriali di marshmallow, caramelle e gelato seduta davanti al un computer a ripetermi "Non li incontrerò mai!", ma oggi ho deciso di prendere in mano la situazione. Preparatevi e venite con me.

*

Infilo le mie inseparabili Vans blu, la giacca a vento prendo la borsa ed esco dalla mia stanza nascondendo nella mano un foglio con un indirizzo sopra.
"Dove vai?" mi chiede Jess, la mia coinquilina.
"Vado a fare un giro in centro!" dico afferrando le chiavi dell'appartamento dal mobiletto all'entrata.
"Vai in metro?" chiede ancora.
"Si, l'auto è ancora dal meccanico!" sbuffo.

Lei fa un cenno d'assenso e io mi chiudo la porta alle spalle, chiamo l'ascensore e mi infilo dentro prima di schiacciare il tasto del piano terra. Sistemo la sciarpa intorno al collo guardandomi allo specchio e liscio i miei capelli, sorrido al mio riflesso nonostante mi senta stupida a farlo. Sistemo meglio sul naso i miei grandi occhiali neri, che nascondono o meglio proteggono, come amo precisare, i miei occhi verdi.
Li ho sempre amati, perché sono particolari, non è quel verde comune, hanno qualche sfumatura marroncina e a volte mi sembra persino che diventino grigi. Le porte dell'ascensore mi riportano alla vita reale, esco scontrandomi con il signore del terzo piano, sorrido salutandolo e scendendo i cinque gradini che mi separano dall'aria aperta.
Cammino spensierata per le vie colme di turisti e cittadini e mi avvio verso la stazione della metro, mi fermo a fare il biglietto, controllo gli orari di arrivo e mettendo le mani in tasca aspetto impaziente l'arrivo del mezzo. Frugo nella borsa ed estraggo il pezzo di carta, sorrido leggendo mentalmente quello che ho appuntato.

The Maid | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora