Capitolo •3•

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JACE
Finito di lavorare Sean mi passa il telefono.
Sean: "sconosciuto..o forse dovrei dire, sconosciuta?"
Dice osservando il messaggio sul mio telefono.
Jace: "Giusto.."
Dico ricordandomi della ragazza senza nome di qualche ora prima.
Sean: "Hai visto quella ragazza?"
Dice alzando lo sguardo al cielo
Jace: "Quale delle tante?"
Sean: "Quella..quella Gaia."
Dice sorridendo
Jace: "oh si, la migliore amica della ragazza che mi ha appena scritto."
Sean: "Come fa ad avere il tuo numero?"
Chiede incrociando le braccia.
Mi scappa una risatina
Jace: "Sean era davvero carina e sembrava dolce."
Sean: "Si, ma sai che odio gli occhi azzurri."
Nella mia testa entra l'immagine della ragazza.
Aveva i capelli castani..erano lucenti e molto lunghi, e i suoi occhi erano davvero azzurri, sembrava un diamante.
Sean: "Jace?"
Dice sventolando la mano davanti alla mia faccia.
Jace: "Si, ci sono."
Dico arrossendo leggermente
Sean: "Pensavi a lei?!"
Chiede incuriosito
Annuisco
Jace: "Non dirmi che non è una cosa da me!"
Sean: "Stavo proprio per dirtelo."
Jace: "E invece cosa dicevi di Gaia?"
Sean: "Che sembrava davvero simpatica tu non trovi?"
Dice sorridendo
Jace: "Si, forse"
Faccio spallucce
Sean: "Farei di tutto per conoscerla.."
Sorrido
Jace: "Ehy!"
Dico fermandomi
Sean: "cosa?"
Jace: "Potrei chiedere alla sua migliore amica il suo numero."
Sean: "lo faresti per me amico?"
Dice abbracciandomi
Jace: "Certo!"
Dico sorridendogli
Sean: "allora sbrigati a rispondergli!"
Faccio come dice
Sconosciuta
S: Ehy!
Tu: ciao sconosciuta! Tutto bene?
S: Si, tutto bene..
Tu: grandioso.
S: sai, mi chiedevo..perché mi hai dato il tuo numero?
Mi bloccai..non sapevo se dirle che mi interessava o se inventare qualche scusa..optai per la seconda
Tu: emh, sai il mio amico Sean voleva il numero della tua amica, si vergognava troppo a chiederlo perciò.
S: Oh..beh..capisco, allora, eccolo.
Mi inviò un contatto, lo ammetto, mi era dispiaciuto per la sua risposta, avrei voluto tanto dirle la verità, è che sono un codardo.
Sean: "Allora?"
Chiede
Gli mostrai il contatto e lo segno sul suo cellulare.
Sean: "grazie amico!"
Dice dandomi una pacca sulla spalla
Jace: "niente.."
Sean: "su, sbrighiamoci o Riele stasera ci ammazzerà."
Jace: "Vai pure, dille che vi raggiungo tra poco."
Sean: "Sicuro? Vuoi rimanere qui?"
Annuisco
Sean: "a dopo amico."
Dice salutandomi.
Prendo di nuovo il telefono e mi sdraio a terra.
Sconosciuta
Tu: che fai di bello?
S: niente di speciale. Tu?
Tu: sono sdraiato a terra a scrivere con te.
S: interessante😄
Tu: gia, ahaha. Sei sola?
S: in realtà la mia amica Gaia è con me, ma in questo momento è di sotto.
Tu: io sono solo..non so il perché ma vorrei tanto che tu fossi qui a parlare con me dal vivo.
S: oh, beh..anche a me piacerebbe.
Tu: davvero?
S: già..
Tu: scusa se cambio argomento ma, come ti chiami?
S: Clara.
Tu: Carino il nome, ciao Clara io sono Jace!
Clara: lo so😆
Tu: è vero..non ricordavo
Clara: se vuoi puoi chiamarmi Clar
Tu: sarebbe un onore per me😊
Clara: immagino!
Tu: scusa se non te lo dico di persona, ma sei davvero bellissima.
Clara: grazie mio caro don giovanni, mi chiedo a quante altre ragazze lo hai detto!
Tu: solo ad una tipa di nome Clara.
Clara:😊
Tu: ehy, perché non usciamo un giorno?
Clara: mh..non lo so ci devo pensare.
Tu: davvero?
Clara:😂
Tu: okay okay! Ti darò tutto il tempo che vuoi..
Clara: la mia amica è appena tornata.
Tu: vi lascio sole, ora devo andare. Ci sentiamo❤️

Spensi il telefono e me lo portai al petto.
È stato bello parlare con lei.
Mi alzo per poi stropicciarmi un po' i capelli.
Guardo l'orario..Dio! Devo correre da Riele!
Prendo il primo autobus serale e mi incammino verso casa sua.
Qualche ragazza si fermò per chiedermi delle foto ma niente di che, pensavo peggio.
Certe volte vorrei essere trattato come una persona "normale" come un comune essere vivente, e non avere paura che qualcuno violi la mia privacy o cose del genere, vorrei uscire con una ragazza senza che la sua vita vadi a puttane. O comunque vorrei che mi amasse perché sono io, non perché sono Jace Norman.
Ma so che questo è solo un sogno irrealizzabile, mi sono ormai rassegnato da tempo..avevo più o meno 13 anni.
Suonai il campanello e Riele apri subito la porta.
Riele: "Jace! Vieni qui! Fatti abbracciare."
Dice sorridendo
La stringo forte
Jace: "i miei sono gia qui?"
Riele: "Si anche quelli di Jasper."
Dice facendomi entrare.
La tavola è gia imbandita, come mi aspettavo.
Mia madre e mio padre sono seduti vicino ai genitori di Jasper e di Riele. Manco solo io, come al solito.
Mi avvicino al tavolo
Mamma: "Ciao amore mio!"
Dice mandandomi un bacio.
Mi siedo al mio posto vicino a Riele
Papà: "Ciao Jace!"
Sorride
Jace: "ciao pa'!"
Sean: "Oggi è stato un vero casino! C'erano un sacco di ragazze vero Jace?"
Mi riprendo
Jace: "Cosa? Oh si!"
Dico ridendo
Tutti mi guardano straniti
Sean: "amico stai bene? È successo qualcosa?"
Mi sussurra all'orecchio
Jace: "beh, ecco io.."
Riele: "alloraaa! Che avete fatto voi oggi?"
Dice tenendo impegnati i genitori
Le sorrido
Jace: "Io sinceramente non lo so..mi sento strano, come se avessi qualcosa in gola come se fossi bloccato"
Sean: "Hai continuato a scriverle?"
Annuisco
Jace: "Beh..si"
Sean: "Senti, ne parliamo dopo cena"
Dice smettendo di sussurrare.
Jace: "Okay."
Mamma: "Allora Jace che ci racconti tu riguardo ad oggi?"
Jace: "C'erano tante di quelle persone, tu non hai idea mamma! Io e Sean abbiamo incontrato due ragazze molto carine"
Papà: "Carine?"
Sean: "Oh si! Molto carine e soprattutto molto simpatiche."
Mamma: "amore mio, ancora che pensi alle tue fan come ragazze? Lo capisci che si approfittano tutte di te?"
Dice ridacchiando
Mi sto incazzando
Sean: "Fermo Jace."
Dice precedendo ogni mia mossa.
Papa: "Non c'è quella ragazza come si chiama..Isabella?"
Dice concordando con mia madre.
Daniel: "infatti, piccoletto, dovresti farti furbo."
Dice il padre di Riele.
Riele: "Papà!"
Lo rimprovera e lui fa spallucce.
Kelly: "Tranquillo Jace, ci sono tante di quelle ragazze che non sono tue Fan e vorrebbero stare con te!"
Dice infine la madre di Sean.
Sbatto i pugni sul tavolo
Mamma: "jace Lee Norman!"
Jace: "Sta zitta! Voi non riuscite neanche a capire come mi sento, perché non ci arrivate? Perché non ci siete mai passati in vita vostra. Non potersi fidare di qualcuno non è facile..e se mi piacesse una fan?"
Papà: "Jace smettila insomma."
Jace: "Ve lo chiedo cortesemente..e se mi piacesse una fan?"
Mamma: "Lo sai che non può essere possibile Jace!"
Jace: "No! Voi lo sapete, io no! Io non lo so, 'jace! È inutile che fai questo, che fai quello, tu non sei come gli altri!'
Me lo dite sempre tutti quanti! Eppure non è cosi! Anche io sbaglio, come un essere vivente, anche io mi innamoro anche io ho dei sentimenti"
Dico per poi scoppiare a piangere
Mamma: "Quindi..stai dicendo che ti piace una tua fan?"
Alzo gli occhi al cielo.
Jace: "È proprio per questo che non mi capirete mai, voi non lo avete un cuore."
Dico per poi andarmene in camera di Riele.
Sento i miei discutere da qui..
Mamma: "potevi fare qualcosa al posto di stare fermo."
Se la prende con mio padre.
Papà: "È solo un ragazzino, è normale!"
Dice come se fosse ovvio.
Mi appoggio alla porta per poi scivolare giu lungo ad essa.
Qualcuno bussa lentamente.
Jace: "Non entrate."
Dico asciugandomi le lacrime.
Papà: "Jace, su, fammi entrare."
Jace: "Vattene via."
Dico
Papà: "Su non fare l'incosciente!"
Jace: "E tu non fare il padre di merda!"
Papà: "Lasciami almeno parlare!"
Jace: "Non ti assicuro di ascoltarti."
Papà: "Va bene..posso almeno entrare?"
Gli apro la porta per poi sedermi sul letto.
Jace: "Avanti. Cosa devi dirmi?"
Chiude la porta e si siede accanto a me.
Papà: "Senti Jace, so che non ci crederai ma io so come ti senti..io ti capisco."
Jace: "no, se mi capissi non mi staresti parlando in questo modo."
Papà: "Tu hai un grande potenziale, sei un bravissimo attore..sei un ragazzo molto bello ed è ovvio che qualche ragazza ti giri intorno, succedeva anche a me, ma a queste ragazze non interessi come persona, a loro non interessa di te, non riuscirebbero a comprenderti"
Jace: "Qui l'unico che non mi comprende sei tu, siete tutti voi."
Papà: "Tu sei fortunato ad avere tutto questo successo!"
Jace: "No papà, io non direi, io vorrei tanto essere uno dei tanti ragazzi di liceo, eppure non posso..non posso avere una vita normale una buona volta? Io vorrei solo incontrare qualcuno che comprenda come mi sento, che riesca a percepire il mio dolore..che non mi faccia pensare alla cosi detta bella vita che faccio, viaggi in prima classe, primi posti, la mia faccia in ogni cartellone di Los Angeles, questo non è un sogno, è un incubo!"
mi asciugo le lacrime
Papà: "Jace..vieni qui."
Dice avvicinandomi a lui
Papà: "Ormai hai compiuto 16 anni, sei un ragazzo in gamba e sono sicuro che potrei benissimo cavartela nella nuova scuola, vedrai che tutti ti accetteranno come un comune ragazzo, se è questo che vuoi."
Annuisco
Jace: "Non sai quanto..vorrei semplicemente essere me per un giorno."
Papà: "Vedrai, ci riuscirai."

LET ME LOVE YOU -jace norman-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora