Capitolo •38•

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CLARA
Forse ho sottovalutato la questione "dichiara la tua cotta alla persona che ami da 13 anni."
Penso nascondendomi dietro uno dei tanti cespugli vicino alla quercia.
È proprio li nel mio posto segreto..il nostro posto segreto, sdraiato a fare chissà cosa con le mani, chi lo capisce quel ragazzo.
ridacchio richiamando la sua attenzione.
Jace: "Ehy! Chi c'è?"
Dice scattando in piedi sulla difesa.
Deglutisco stringendo gli occhi
È inutile nascondersi Clara, esci allo scoperto per una buona volta.
Faccio un respiro profondo e mi avvicino a lui, uscendo da quel ridicolo cespuglio.
Clara: "Ehy.."
mi osserva per qualche secondo per poi sdraiarsi di nuovo sotto la quercia..
Jace: "Ah! Sei tu."
Dice continuando a fissare il vuoto per conto suo.
Il mio respiro affannoso lo confonde, facendolo voltare dalla mia parte dopo circa 2 o 3 minuti di silenzio.
Jace: "Potresti fare meno rumore."
Abbasso lo sguardo
Ma che fai Clara! Stai ribaltando tutti i tuoi piani.
Jace: "Anzi potresti anche andartene..oh aspetta! questo è il tuo posto segreto"
È come se non riuscissi più a guardarlo negli occhi, insomma non è da me..sarò pure un imbranata ma questo non ha mai ostacolato il mio rapporto con Jace, dovrei semplicemente fare dei respiri profondi.
Jace: "Me ne vado."
Clara: "Aspetta."
Dico con un filo di voce.
Si guarda intorno un po' sospettoso, è sempre stato uno la quale se non quadra qualcosa, diventa fuori di testa.
Mi avvicino a testa alta.
Clara: "Avevi ragione.."
Inarca un sopracciglio abbagliato dalla mia sicurezza improvvisa..ma io sono fatta così, e lui dovrebbe saperlo.
Clara: "Non è colpa tua se ho, diciamo..trascurato la recitazione."
Incrocia le braccia con fare pacifico.
Clara: "Il fatto è che ho scelto ciò che era realmente importante per me."
Saltello nervosamente su e giù sulle punte, trovando ispirazione per
cosa dire.
Clara: "È stato qui, quando mi hai raccontato della tua paura più grande.."
Alza lo sguardo al cielo provando ad immaginare la scena
Clara: "Mi hai detto che ero diversa..ricordi? Mi hai detto che ero l'unica ad averti voluto bene realmente..non per soldi e nemmeno per fama."
Sorrido
Clara: "Mi hai detto di aver paura che un giorno finisca tutto e che le persone se ne possano andare di botto..quando non ti sei reso conto che tu, sei stato il primo ad averlo fatto."
Si, lo vedo, come tenta di nascondere il suo sguardo pieno di vergogna
Clara: "Sai Jace io ho sempre avuto paura del vuoto, e da quando ci sei tu nella mia vita, ho imparato che anche se te ne dovessi andare..beh, non riuscirai mai a non rendermi felice capisci? Non sarai mai in grado di alimentare il mio vuoto perché sei tu che riesci a colmarlo, solo tu Jace."
Sorride
Clara: "Dio ma perché l'ho capito solo adesso!"
Dico mettendomi le mani nei capelli arrabbiata
Clara: "Sai una cosa! È solo grazie a te se ora sono cosi, forte e fiera di me stessa.
Mi hai insegnato che non sono io a venire prima di tutti..ma sei tu."
Mi asciugo una lacrima intenta a continuare il mio discorso
Clara: "Per tutto questo tempo, non ho mai creduto in noi neanche un istante, perché avevo paura fossi tu a farmi del male, eppure mi sentivo sempre peggio..e sai perché?! Perchè era quel gruppetto del cazzo a farmi stare male e io gli permettevo come una sciocca di avvicinarsi..è quello che chiamerei Autodistruzione, Jace.."
Scoppio in un pianto senza tregua.
Clara: "Ma io adesso ho capito..e sono qui per ribadirti che mi dispiace..averti ignorato e averti abbandonato, quando eri l'unico a rendermi felice.."
Jace: "I-io non-"
Clara: "Tu cosa?"
Chiedo rassegnata
Lui alza lo sguardo
Jace: "io non posso ancora credere di essermi approfittato di te..quando tu neanche ne eri cosciente."
Il mondo mi crollò addosso.
Clara: "J-jace i-io, tu non ti sei approfittato di me, hai fatto la cosa giusta.."
Jace: "Non avrei potuto sopportare di lasciarti andare via, non sarei riuscito a vivere senza di te."
Clara: "Neanche io non-"
Faccio un respiro profondo
Clara: "Jace.."
Lui annuisce spronandomi a continuare
Clara: "devo confessarti una cosa...i-io ero sobria quando hai ricevuto quel messaggio.."
Lui alza lo sguardo confuso.
Clara: "Quando ho vomitato nella stanza..ho iniziato a riprendere i sensi e quando ti ho sbottonato la camicia e ti ho provocato..ero sobria"
Spalanca la bocca sbalordito e rincuorato allo stesso tempo.
Jace: "Quindi tu-"
Mi sbatto una mano in fronte bloccandolo
Clara: "L'ho fatto perché lo volevo Jace..e perché sapevo che non avresti avuto il coraggio di farlo."
Jace: "E perché non me lo hai detto che eri sobria."
Abbasso lo sguardo
Clara: "Beh..io non volevo rovinare il momento..ma comunque tu non hai nulla da rinfacciarti, non hai fatto niente di male okay?"
Lui annuisce
Jace: "Si okay..va bene."
Clara: "Se solo potessi tornare indietro ti avrei dato ascolto..e magari avrei aperto gli occhi..ma forse non avrei capito una cosa..la più importante."
Jace: "Cosa?"
Faccio un respiro profondo
Clara: "Io ti amo Jace."
Non mi sembra vero averlo detto, per niente..il silenzio qui non mi aiuta a fatto.
Jace si avvicina lentamente a me con un sorriso stampato sul volto.
Jace: "Scusami..non credo di aver sentito bene potresti ripeterlo?"
Clara: "Ho detto che io ti-"
Mette un dito sulla mia bocca interrompendomi.
Jace: "Sei sicura di non aver bevuto altro pounce?"
Dice provocando la mia risata.
Mi asciuga le lacrime con le dita delicatamente per poi avvicinarsi pericolosamente a me.
Jace: "Ti amo anch'io Clara."
Dice a un soffio dalle mie labbra
Annulla le distanze facendo scoppiare l'inferno nel mio stomaco, non mi sembrava vero che finalmente potevo essere felice, potevo cantare vittoria.
La sua lingua picchietta sui miei denti speranzosa e cosi gli concedo anche questo..per la prima volta.
Jace: "Proprio come lo immaginavi direi!"
Dice sorridendo staccandosi leggermente
Clara: "È perfetto!...forse..fin troppo perfetto."
Dico abbracciandolo.
Un urlo improvviso mi fa rabbrividire.
Mi stacco dall'abbraccio voltandomi dalla voce conosciuta
Leo?!
Do un occhiata a Jace che sembra terrorizzato
Leo: "Clara! Corri! Gaia ha avuto un attacco cardiaco!"
Mi si ferma il cuore per un secondo, o due chi lo sa.
Fatto sta che non ci ho visto più.
Lo sguardo dispiaciuto di Jace non mi aiutava a fatto..mi sembrava di vivere in uno di quei stupidi film dove quando qualcosa va bene, non può finire in altrettanto modo.
Jace: "Clara ehy-"
Lo allontano
Clara: "dimmi che è uno scherzo!"
Urlo sull'orlo della mia pazienza.
Leo: "è tutto vero la stanno portando via, Sean verra con lei."
Strizzo gli occhi pizzicanti per poi sentire in lontananza la sirena dell'ambulanza parcheggiata proprio di fronte alla mia scuola.
Clara: "Cazzo!"
Urlo correndo via.
Non mi importa più di niente in questo momento ne della scuola, ne della voce di Jace che mi richiama in lontananza provando a rincorrermi, di mezzo qui c'è solo ed esclusivamente Gaia.
La mia migliore amica.

LET ME LOVE YOU -jace norman-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora