Capitolo •39•

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CLARA
"Signorina deve allontanarsi non può entrare con noi."
Una delle infermiere mi blocca
Clara: "No! Sono la sua migliore amica vi prego!"
Grido dimenandomi dalle guardie che cercano di tenermi ferma
"Signorina le faremo sapere!"
Dice correndo nella sala operatoria.
Questa fretta mi preoccupa cosi tanto.
Clara: "Lasciatemi!"
Dico crollando a terra cacciando le guardie.
Sean: "Clara! Si riprenderà!"
Dice venendomi incontro speranzoso.
Clara: "No Sean! Tu non capisci! Lei sta cosi da un po' e a me non è importato nulla!"
Dico stringendo i pugni
Sean: "Clara non è vero non é colpa tua!"
Dice provando ad abbracciarmi
Clara: "Si invece! Io l'ho abbandonata e magari avrei potuto scoprire quello che le sarebbe capitato! Se le fossi stata accanto!"
Dico tirando colpi sul petto di Sean
Sean: "Cerca di calmarti okay?"
Mi dice dolcemente provando a placare le acque.
Annuisco abbracciandolo.
Sean: "Non è colpa tua Clara."
Dice accarezzandomi la schiena innocuamente.
Chiudo gli occhi sperando che chiunque abbia visto la mia scenata se ne dimentichi al più presto.
Clara: "Grazie Sean..grazie di essere qui con me."
Sorrido
Sean: "Vedrai si rimetterà."
Lo stringo forte per poi andarmi a sedere nella sala d'aspetto.
Ho sempre amato gli ospedali..si..forse il reparto nascite. Del resto, mi fa schifo tutto.
Odio stare in questa specie di prigione che fa sentire le persone ancora peggio.
Mi guardo un po' intorno cercando conforto, ogni volta che chiudo gli occhi riesco solo a vedere l'immagine di Gaia su quella barella, che mi viene portata via ancora, e ancora e ancora di nuovo.
Quando sono entrata nell'ambulanza non ci ho visto più, era tutto caotico e nessuno riusciva a stare fermo, compresi i medici che provavano disperatamente a rianimare Gaia..a farle battere il cuore di nuovo, dio solo sa cosa avrei fatto se non ci fossero riusciti.
Sean si avvicina a me
Sean: "Prendi.."
Dice porgendomi uno dei caffe alla macchinetta.
Sorrido
Clara: "Grazie mi serviva proprio."
Lui annuisce sedendosi accanto a me
Sean: "Senti te lo devo chiedere..è successo qualcosa tra te e Jace oggi?"
Dice guardando altrove strofinando le mani sulle gambe su e giu.
Sean: "Il fatto è che continua a chiamarmi e mi chiede di parlare con te non so vuoi che-"
Lo blocco
Clara: "Tranquillo, non è successo nulla, adesso lo chiamo io."
Dico facendolo allontanare.

Clara: "ehy.."
Jace: "Clara finalmente! Come stai? Come sta Gaia?"
Clara: "Troppe domande"
Jace: "Scusami..hai ragione..vuoi che venga li?"
Clara: "Beh.."
Mi volto verso Sean.
Se venisse qui Jace lo lascerei solo, e non è ciò che ho intenzione di fare oggi, non di nuovo.
Clara: "no tranquillo non scomodarti."
Jace: "Okay, se mia madre scopre che ho saltato scuola mi uccide, scrivetemi quando avete notizie"
Clara: "Si..beh..a dopo."
Chiudo la chiamata e tranquillizzo per l'ennesima volta Sean.
Una giovane infermiera ci porge gentilmente due coperte, vista l'aria gelida che circolava tra i corridoi.
Sean: "Clara, dimmi che starà bene."
Non credo di aver tenuto il conto riguardo a quante volte mi abbia chiesto la stessa cosa.
Clara: "Sean, te lo ripeto per l'ultima volta, anche io sono preoccupata ma so che andrà bene."
Lui annuisce perdendosi a guardare fuori dalla finestra.
Qui le ambulanze fanno il via vai, non hanno un attimo di tregua, è possibile che accadano tutte questi incidenti, per giunta all'unisono, in questo paese?
Ah! Va bene! Sono nervosa, e quando sono nervosa mi faccio domande stupide e-e inizio a non ragionare più ecco.
Devo ammetterlo, vorrei che Gaia fosse qui.

JACE
La campanella suona e io mi precipito a parlare con Leo e Riele ma vicino al loro armadietto trovo ben altro.
Tutti guardavano le due figure specialmente quella maschile, con tutti i lividi sulla faccia, l'occhio nero e qualche punto.
Abbasso lo sguardo abbastanza spaventato.
Mi domando come abbiano fatto questi due a tornare a scuola.
Ebbene si, mi ero appena ritrovato davanti Jessica e Carson, in carne ed ossa a lanciare occhiatine ancora più carichi di prima.
Non gli è bastata la lezione!
Cerco di dimenarmi dalla folla creatasi dall'ammasso degli studenti ma ecco che vengo notato dai due teppisti.
Carson: "Norman.."
Dice bloccandomi la strada
Jace: "Ti ho fatto a pezzi una volta posso farlo di nuovo ora spostati."
Dico di fretta, un po' spaventato ammetto.
Carson: "Ti tengo d'occhio..non fidarti più di nessuno perché da oggi, pagherò chiunque pur di farti ammazzare."
Sussurra tornando verso Jessica che con una falsa curva addolorata sul viso tenta di sollevare il morale di Carson.
Che scena patetica! Okay?!
Mi allontano leggermente ed ecco che riesco ad incrociare Leo e Riele.
Li richiamo e loro corrono verso di me
Riele: "Hai sentito di Gaia?!"
Annuisco
Jace: "Si, mi ha avvertito Leo.."
Leo: "Ma aspetta sbaglio o quelli sono-?"
Lo blocco abbassando la voce
Jace: "si..sono tornati a scuola non so come e non so quando."
Riele: "Penso oggi.."
Leo: "Cazzo Jace, sai come sono fatte le persone, si fanno domande e alla fine ti sgamano!"
Riele: "Si ma perché dovrebbero sospettare contro di noi?"
Jace: "Sarebbe la nostra parola contro la loro a chi pensi crederanno?"
Leo: "Esattamente..se dicessero a qualcuno dell'accaduto avrebbero tantissime prove per incastrarci ma noi..noi non avremmo nulla."
Jace: "Dobbiamo riuscire a ricavare informazioni, al più presto!"
Riele abbassa lo sguardo fischiettando.
Leo: "Ri..pensi di poterci riuscire?"
Lei scuote la testa
Riele: "No! No e no! Non ho intenzione di immischiarmi in questa storia, conosco quelli! Sono sicura che finirebbe male"
Jace: "Riele! Sei l'unica a poterlo fare, specialmente ora che Gaia è in quelle condizioni."
Il volto di Leo sembra sbiancare e cambiare completamente.
Riele esita leggermente ma alla fine cede come sempre
Riele: "e va bene! Ma ad una condizione."
Annuisco spronandola a continuare
Riele: "Anche Leo mi aiuterà, lui è abbastanza bravo al computer e riuscira ad agevolarmi il lavoro stanne certo!"
Annuisco
Jace: "Va bene..sarà meglio tornare a casa, Alex mi starà cercando.."
Annuiscono
Leo: "Da domani dovremo pedinarli!"
Riele: "Sei impazzito? Non si svolge in questo modo un indagine dovremmo chiedere in giro agli studenti cosa sanno di loro che noi non sappiamo..e so benissimo da chi iniziare."
Finisce strofinandosi le mani.
Jace: "Insomma, decidetevi al più presto okay? A domani!"
Dico tornando a casa di corsa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08, 2019 ⏰

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