Capitolo •31•

699 28 2
                                    

CLARA
-3 giorni
Porto una mano alla bocca assonnata e mi preparo per andare a scuola.
Ne approfitto per controllare il calendario.
Manca cosi poco al ballo.
Sorrido immaginando me e carson ballare un ballo lento sotto le luci della discoteca.
Oggi io e Riele abbiamo appuntamento per cercare l'abito perfetto.
Metto le scarpe e pettino i capelli.
Corro di sotto salutando mia madre che mi blocca.
Mamma: "Tesoro..abbiamo qualcosa da dirti..io e tuo padre"
Sorrido avvicinandomi
Sembrano felici.
Beh! Almeno non sono l'unica!
Clara: "Ditemi tutto famiglia!"
Loro ridacchiano
Papà: "Tua madre è stata accettata per il nuovo lavoro."
Realizzo dopo circa un secondo.
Salto per la gioia
Clara: "Perciò restiamo qui?"
Chiedo speranzosa osservandoli da capo a piede.
Si danno un leggera occhiata per poi annuire
Mamma: "Si Clara, restiamo qui."
Sorrido come un ebete
Clara: "Oh! Venite qui!"
Dico correndo ad abbracciarli felice
Papà: "Ti vogliamo bene Clar."
Sorrido asciugandomi una lacrima.

Raggiungo l'autobus saltellando sulle note di una delle mie canzoni preferite.
Ed ecco che vado a sbattere contro uno dei pali della fermata.
Cado a terra dolorante per poi rialzarmi.
Una risatina accompagna la mia caduta e cosi alzo lo sguardo toccandomi il naso pulsante.
Clara: "Che hai da ridere?"
Chiedo quasi arrabbiata.
È ufficiale, Jace Lee Norman è uno stalker.
Jace: "Andiamo stavo solamente sorridendo."
Clara: "Mh! Non penso proprio!"
Dico incrociando le braccia
Jace: "Sei carina quando ti arrabbi."
Sorride.
Mi fermo a fissarlo per poi abbracciarlo violentemente
Clara: "Non so se strangolarti o se abbracciarti felice"
Lui ricambia l'abbraccio
Jace: "Come mai cosi di buon umore oggi?"
Clara: "Beh! Come prima cosa! Mamma è stata accettata per quel lavoro!"
Lui si stacca
Jace: "Ma è fantastico!"
So che ne sa qualcosa..ma mi lascio convinta del contrario.
Clara: "Gia! Perciò rimango qui a Los Angeles!"
Sorride e mi prende quasi in braccio
Jace: "Sono cosi felice che-che potrei baciarti!"
Abbassa lo sguardo imbarazzato
Clara: "Beh, emh.."
Lui scuote la testa
Jace: "No! Scusami davvero non volevo."
Gli metto un dito sulle labbra
Clara: "Tranquillo! Ho capito."
Lui annuisce e io gli lascio un bacio umido sulla guancia.
Jace: "vorrei che fossi sempre cosi sai!"
Ridacchiamo.
Arriviamo a scuola con un po' di ritardo per poi dirigerci dai nostri amici.
Faccio parte di questo gruppo da un po', eppure stento ancora a chiamare quelle persone "amiche."
Mi avvicino alle ragazze lentamente.
Jessica: "Ehy Clar! I tuoi se la spassano vero?"
Ridacchia con le sue amiche.
Scuoto la testa confusa ed ecco che Carson mi strattona via per un braccio.
Clara: "Ehy! Come va?"
Lui sorride
Carson: "Bene ora che ti vedo."
Dice baciandomi violentemente.
Provo a staccarmi ma la sua mano si posiziona sul mio posteriore.
Lo scanso leggermente inarcando un sopracciglio.
Jace stringe gli occhi trattenendosi cosi mi scanso del tutto.
La campanella suona e ci corichiamo nelle nostre classi.

GAIA
Eccomi di nuovo a scuola.
Oggi sono particolarmente irascibile, dopo l'ennesima litigata con mia madre.
Il fatto è che lei non vuole proprio capire..nessuno vuole capire.
Porto una mano alla testa e mi rendo conto di essere bollente.
Metto i libri nell'armadietto ed ecco che Sean si avvicina dalla mia parte.
Gli abbozzo un sorriso
Sean: "Terra chiama Gaia! Terra chiama Gaia!"
Dice schiarendo la voce
Lo abbraccio
Gaia: "Non riesci a dirlo come facevano Leo e Clara"
Lui spalanca la bocca
Sean: "Infatti! Io lo faccio meglio!"
Tossisco leggermente
Sean: "Ehy stai bene?"
Dice preoccupato
Gaia: "Lascia stare! È un po di influenza."
Lui annuisce poco convinto
Gaia: "Ci vediamo."
Dico correndo verso la mia classe di Scienze.
Sean: "a dopo."
Sussurra.
Infilo il cappuccio sulla testa tentando di nascondere le occhiaie dei miei occhi.
Lo ammetto...per quanto io ami Clara, non posso continuare a proteggerla, in più..lei non mi calcola di striscio..e io ci rimetto solamente.
Prof: "Signorina Clark?"
Alzo lo sguardo
Prof: "Vuole per favore spiegare alla classe cosa ci fa ancora in piedi?"
Quasi svengo.
Mi tiro su e con la vista offuscata mi rendo conto di essere rimasta in piedi durante la spiegazione.
Gaia: "prof..professore, avrei bisogno del bagno."
Affermo strizzando gli occhi.
Lui annuisce quasi preoccupato
Esco dalla stanza e cammino verso il bagno barcollando.
Mi appoggio al muro e mi avvicino al lavandino.
Sto per aprire l'acqua quando all'improvviso sbatto la testa sul rubinetto ed ecco il vuoto.
Cado a terra perdendo i sensi, cercando di chiamare aiuto.

CLARA
Mi dirigo verso il bagno accendendo il telefono e masticando una gomma.
Apro la porta e realizzo dopo un secondo chi fosse la ragazza sdraiata a terra accostata a una pozza di sangue.
Mi avvicino piuttosto velocemente lasciando il telefono accando alla ragazza.
Clara: "Ehy! Ehy! Gaia! Gaia! Ommioddio!"
Le urlo cercando di svegliarla.
Porto una mano alla sua testa bloccando la ferita che continuava a perdere.
Clara: "Gaia! Ti prego svegliati!"
Le sussurro per poi toccare il suo polso.
Ancora batte il suo cuore.
Clara: "Aiutatemi! Aiuto!"
Urlo in panico trattenendo le lacrime.
Mi guardo intorno per poi prendere il telefono.
Clara: "Coraggio Clara, coraggio!"
Nonostante la mia bravura da medico improvvisato, davanti alla-alla-mia a-amica, si..
È diverso, è cosi confuso.
Digito il numero dell'infermeria della scuola e chiamo.
Clara: "Pronto! Aiutatemi, la mia amica è ferita!"
"Dove vi trovate?"
Clara: "Nel bagno della scuola, primo piano! Fate presto!"
"Non si preoccupi."
Faccio un sospiro di sollievo per poi ricominciare a guardare le goccie di sangue bagnare la mia mano.
Strizzo gli occhi.
Deve essere caduta..
Gaia inizia a balbettare qualcosa e mi rivolgo a lei delicatamente
Clara: "Sh..Gaia, sta tranquilla andrà tutto bene."
Si guarda intorno confusa e spaventata alla vista di quel color rosso sul pavimento.
Tutto sembrava cosi surreale.
Sentivo solo il battito del mio cuore accelerare, niente di più.
Vedevo tutto sfocato quando all'improvviso fecero irruzione nella stanza.
Presero Gaia e la portarono via velocemente, io rimasi li.
Ferma a fissare quella pozza, e a chiedermi..
Perchè l'ho abbandonata?

LET ME LOVE YOU -jace norman-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora