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Sepang, Malesia Grand Prix
29 marzo 2015

Le urla di Sebastian mi riempiono di gioia. La Ferrari è tornata. È tornata grazie a lui. È la prima vittoria per lui con la macchina rossa, la macchina dei suoi sogni. Sono così orgogliosa di lui. Seguo i meccanici per raggiungere il podio. Non posso perdermi questa premiazione per nulla al mondo.

Lo vedo lì, sul gradino più alto del podio e gli occhi lucidi. Questa vittoria per lui significa tantissimo. Mi guarda e sorride. Io ricambio e non vedo l'ora di abbracciarlo. Dopo l'inno tedesco e quello italiano, la consegna dei premi scappo di lì per evitare la doccia di champagne. Sono indecisa se aspettarlo al motorhome o andare in giro per il paddock. Tra la conferenza stampa e le interviste sicuramente ci sarà da aspettarlo per un po' di tempo. Passo davanti ai box della Red Bull e saluto qualche meccanico. Sono stati la nostra famiglia per anni e quei 4 mondiali vinti insieme non si dimenticano facilmente anche se so che la Ferrari è il più grande sogno di Sebastian.
Scatto qualche foto da postare più tardi sui social e mi dirigo verso l'hospitality per andare a mangiare qualcosa. Il mio stomaco sta brontolando.

Vengo fermata dal mio tragitto verso il cibo da una giornalista. Riconosco Federica Masolin di Sky Italia che mi chiede se può farmi qualche domanda sulla gara di mio fratello.

«Come pensi abbia vissuto questa gara?» mi chiede lei.

«Credo possiate intuirlo dal suo team radio. Era felicissimo per lui la Ferrari significa molto»

«E tu sei felice di questa vittoria?»

Sorrido alla sua domanda.

«Sono sempre felice se mio fratello è felice» rispondo io e lei mi ringrazia per poi lasciarmi andare.

«Ora i giornalisti importunano anche te?»

Vedo Hamilton raggiungermi. Si è cambiato e non indossa più la tuta da corsa.

«Mi fa piacere rispondere alle loro domande. Ma tu non hai una conferenza a cui partecipare?»

«In realtà sì, ma ho chiesto a Rosberg di coprirmi per un paio di minuti. Sei Scarlett, vero?»

«Sì, e tu sei Lewis. Cosa vuoi da me?»

«Nulla di particolare. Seb parla sempre di te ed ero curioso di conoscerti così appena ti ho vista ne ho approfittato»

«Dimmi, ora che hai soddisfatto la tua curiosità sono stata all'altezza delle tue aspettative?»

«Oh, le hai anche superate» dice facendomi l'occhiolino e sorridendomi «ora devo andare, scusa» e se ne va lasciandomi senza la possibilità di rispondergli. Riprendo la mia camminata, non vedo l'ora di mettere qualcosa sotto i denti.

La gara è terminata da ore ma di Sebastian ancora non c'è traccia. Sono stufa di aspettare. Kimi si era offerto di portarmi lui in hotel ma io sono una stata scema ed ho declinato l'invito. Ora sono qui seduta a contemplare la pista ormai vuota. Ho mandato un sms a mio fratello ma ancora non mi ha risposto.

«Un euro per i tuoi pensieri»

Riconosco la voce di Hamilton e sbuffo senza che lui se ne accorga.

Rot wie die Liebe | Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora