19. Raccontare

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Martina

Per tutto il resto di settembre gli appuntamenti sportivi del mio campionato, uniti a quelli di Sebastian, ci impediscono di vederci.

Le mie ultime gare, in Turchia e in Italia, seppur finite sempre sul gradino più alto del podio, purtroppo non mi consentono di vincere il titolo. Arrivo seconda nel campionato, con una cinquantina di punti di svantaggio da Herlings, praticamente quelli che ho perso in Svizzera, quando quell'idiota mi ha fatto uscire di pista di proposito. Quest'anno è andata così, ma il prossimo lui non avrà vita facile. Questo è poco ma sicuro.

Invece Sebastian, con le gare a Singapore e in Russia, non è riuscito a mettere in tasca molti punti. La sua monoposto è mancata di performance e alcuni incidenti di percorso non gli hanno consentito di ottenere i risultati sperati.

Dopo il Mondiale a squadre in Olanda, in cui io e Antonio siamo riusciti a portare l'Italia del Motocross al miglior livello, torno in Italia, a casa.

Settembre è stato un mese molto impegnativo, ma per quest'anno è andata. È inutile che nasconda la delusione; avrei voluto aggiudicarmi il Mondiale con Herlings ad armi pari, ma tutti sono al corrente di quello che è successo, il prossimo anno andrà diversamente.

È tutta un'altra cosa svegliarsi in Italia; non saprei spiegare perché, ma è sempre speciale.

Quando accendo il telefono, subito mi arriva un messaggio da parte di Sebastian. Per un mese questo è stato l'unico modo che abbiamo avuto per restare in contatto, ovviamente anche le telefonate hanno fatto la loro parte, però sono comunque cose che non possono sostituire un incontro fatto di sguardi, di carezze e di parole sussurrate quasi impercettibilmente. Queste sono cose che un telefono semplicemente non ti può dare.

Buongiorno Mar! Oggi sarò a Maranello per dei meeting, ma dovrei finire presto, perciò che ne dici se ci troviamo? Sei in Italia, giusto? Chiamami quando hai tempo, la prima riunione inizia alle 9:00. 😘

Controllo l'orario e vedo che sono le dieci passate. Suppongo che, se lo chiamassi adesso, non mi risponderebbe. Mi maledico mentalmente perché oggi è stata l'unica mattina in cui ho dormito fino a tardi. Ieri sera, quando sono tornata, ero così stanca che non ho neanche cenato.

Rispondo al messaggio di Sebastian: Buongiorno! Certo, per me va benissimo. Mi sono svegliata adesso, scusami tanto. Ci sentiamo quando sei libero, buon lavoro 💓

Inaspettatamente, circa due minuti dopo, sento il mio telefono squillare. Sono ancora più sorpresa quando vedo che si tratta di Sebastian.

«Ehi! Non mi aspettavo di sentirti così presto! Non sei in riunione?»

«Se non mi vuoi sentire metto giù!» Scherza lui, poi però torna serio «A dire il vero sono in pausa. Ad un certo punto Mauri si è preso su ed è uscito a fumarsi una sigaretta. Diciamo che la situazione non è delle migliori, ma non è nulla che non si possa risolvere.» Spiega lui con calma; vorrei avere tanto la sua positività nell'affrontare i problemi.

«Bene, lo spero anche io. Per il resto va tutto bene? Tu stai bene?» Chiedo io di rimando.

«Sì, sì, tutto bene. Mi manchi sai? Hai pensato a dove trovarci? Se vuoi posso venire da te a Ferr... Mi ricordo che era simile a alla parola 'Ferrari', ma non mi ricordo l'ordine delle altre lettere.» Ammette lui con un po' di imbarazzo.

«A Ferrara Seb. Tranquillo, mi sorprendo del fatto che tu te ne sia ricordato, ne abbiamo parlato quasi un mese fa.» Rispondo io con un sorriso sulle labbra.

«Ah sì, Ferrara! Ecco, se vuoi vengo lì.»

«Saranno un centinaio di chilometri da Maranello. Non saprei, a me andrebbe bene, ma ripeto, è lontano.»

Numero Sei || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora