24. Fino in Messico

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Martina 

«Sei soddisfatta dell'abito che hai scelto?» Mi domanda Minttu, mentre stiamo ritornando a casa. Ci abbiamo messo quasi tutta la mattina, ma ne è valsa la pena. Stavo per mettermi a piangere, quando mi sono resa conto di aver trovato l'abito perfetto. Ma soprattutto quando mi sono resa conto che tra pochi mesi mi sarei sposata. E' stato un po' come quelle trasmissioni in tv sugli abiti da sposa, a parte il fatto che l'abito me lo sono scelta da sola, con l'aiuto di Minttu. Mi è bastato soltanto provarne un paio, perché avevo già in mente quello che stavo cercando; è stato piuttosto semplice scegliere.

«Sì, moltissimo. Grazie per i consigli; avevi ragione, in quel posto ho trovato davvero quello che stavo cercando!» Dico io, mentre Minttu mette fuori la freccia a destra per svoltare nel passo che porta a casa sua. Siamo state nello stesso negozio in cui ha preso il suo vestito da sposa e, dato che aveva già esperienza, mi sono fidata di lei.

«Di nulla Marty, sai che per me è sempre un piacere. Dimmi una cosa, non è che adesso tu e Kimi andate fuori a fare l'allenamento, vero? E' nevicato moltissimo e penso che sia pericoloso.» Mi viene da sorridere e tento di tranquillizzarla. «No, è davvero nevicato troppo, per oggi niente allenamento sulla pista.»

«A proposito di pista, chissà com'è messo il tuo futuro sposo! L'hai già sentito oggi? Sarà dispiaciuto che tu non sia andata in Messico con lui.»

«Ha la gara questa sera, insieme a Mick, il figlio di Schumi. Gli ho telefonato prima di venire qui, sta bene, anche se l'ho svegliato. Mi ero dimenticata che fuso-orario avesse.» Ammetto io imbarazzata.

«Tranquilla Mar, mi è capitato tante volte anche a me. Questa sera seguiremo la sua gara tutti insieme, rimani?» Io non posso fare altro che rispondere sì; sarei davvero asociale se rimanessi in casa da sola a guardare la Race of Champions.

«Certo che rimango! Non vedo l'ora di vedere una gara come si deve, poi c'è Sebastian... Insomma, sai, questo rende tutto più interessante!» Io e Minttu scoppiamo a ridere, poi lei parcheggia davanti alla sua casa e mi fa scendere, prima di aprire il garage e fare manovra.

Già, mi manca davvero tanto Sebastian. Tra pochi giorni però ci rivedremo. Mi sembra di essere tornata indietro di qualche mese, quando l'unico modo che avevamo per comunicare era il telefono. Abbiamo passato le ultime settimane qui in Svizzera, un po' a casa sua e un po' a casa mia. In mezzo c'è stato anche il mio compleanno, che purtroppo ho trascorso con la febbre a trentotto. A parte questo però, era arrivato il momento di prenderci una pausa. Per poco tempo, giusto per vedere se eravamo ancora in grado di farcela, lontani l'uno dall'altra.

Aspetto che Minttu mi raggiunga, poi insieme entriamo in casa. Kimi ci saluta; è davanti alla televisione e sta giocando insieme a Robin con il simulatore. Hanno messo la gara in pausa; da quello che sembra, Kimi sta insegnando a suo figlio alcuni trucchetti per la guida. Non mi va di rovinare questo momento, così attraverso il salone principale per andare nella 'mia stanza degli ospiti'.

«Posso venire con te? Ho un paio di domande da farti.» Mi dice Minttu, mentre accendo la luce del corridoio. Potrei benissimo camminare al buio, tanto conosco questa casa alla perfezione; ma questa volta non lo faccio, non so perché. Anche se sono già in ansia per le domande, apro la porta della mia stanza e dico alla mia amica di seguirmi.

«Basta che non sia un interrogatorio.» Minttu mi sorride e mi assicura che no, non lo sarà. Guardo un attimo fuori dalla finestra e noto che sta ricominciando a nevicare. Siamo arrivate a casa giusto in tempo; le strade in Svizzera sono solitamente molto pulite, ma quando la neve decide che vuole scendere, non c'è mezzo che tenga.

«Tra poco Robin e Rianna vorranno uscire per vedere la neve. Appena se ne accorgeranno, saranno già attaccati ai vetri delle finestre. Meglio che me ne accorga subito, così evito che facciano delle ditate suo vetri!» Esclama Minttu, sedendosi sul mio letto. Immagino che sia già pronta a farmi le sue domande, così faccio lo stesso e mi siedo di fronte a lei.

Numero Sei || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora