Cap. 19: Quel servo

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Pov's Kisumi
Un'improvviso fracasso mi desta da sogni intricati e offuscati. Anche oggi il solito servo è venuto a "prendersi cura di me". Questa volta però È sotterrato da una valanga di libri ed oggetti vari che aveva urtato col carrello. Lo vedo rialzarsi dolorante, mormorando qualche imprecazione sottovoce. "Certo che come servo lasci molto a desiderare..." Dico in preda alle risa "Chiudi quella maledetta boccaccia!" Urla quello appena si è rialzato dolorante. È da un po' di giorni che viene ad assistermi e Mi sono fatto un'idea della sua persona: aldilà dell'aspetto fisico, Dove saltano all'occhio i capelli arruffati vermiglio e gli occhi viola ametista, c'è un altro dettaglio che ho notato nel suo corpo: le unghie. Le sue unghie sono curate, ben tagliate limate, senza tracce di sporcizia o spezzature date dal lavoro. Alle volte, quando credeva che stessi dormendo, e io ondeggiavo nel dormiveglia, l'ho visto perfino limarsele attentamente. Ma quelle unghie così curate non corrispondono con il carattere del ragazzo. Ho notato i suoi modi goffi e impacciati, spesso parla a voce alta, i suoi movimenti sono esagerati e strampalati. In più non riesce a fare niente dei soliti lavori richiesti da un servo, anzi non riesce neanche a portare un carrello senza far lo sbattere contro un mobile. Quindi mi si avvicina con fare scocciato. Si siede sul bordo del letto con un vassoio in mano, ora riesco a mangiare anche da solo, eppure il ragazzo rimane seduto accanto a me, anzi il nervoso sembra essere quasi del tutto passato. Ora mi sta osservando. Sembra avere uno sguardo perso, I capelli più arruffati del solito, siede in modo scomposto e la sua mano è poggiata al mio ginocchio. Quando finisco di solito riso sembra rianimarsi, mi si avvicina silenzioso mi appoggia la mano sulla fronte, per sentire la temperatura. Quindi mi saluta sommessamente se ne va Con fare stralunato. Per qualche minuto rimango stupito dalla atteggiamento strano del ragazzo, solitamente così vivace e esaltato, ora così taciturno e pensieroso. Poi mi corico le coperte, in effetti sto cominciando a stare meglio: non ho più spasmi o tremori, la febbre si è notevolmente abbassata e ogni tanto passa un medico a guardarmi. Dovrei guarire a breve.
Pov's Rin
La stanza che ci è stata affidata dal nobile Asahi È grande e lussuosa, io e Haru dormiamo nello stesso letto, abbracciati... Sembra essersi ripreso un po', dal viaggio, Quando eravamo appena arrivati non dormiva la notte e aveva sempre l'aria assente. Adesso sembra essersi messo in sesto. Riguardo a Kisumi È ancora in ambulatorio, anche se dice di stare meglio ultimamente. Spingo sommessamente la porta della nostra stanza, scoprendomi stupito di non vedere Haru da nessuna parte. Faccio qualche passo verso il letto a baldacchino. Quindi due braccia muscolose e asciutte, due braccia familiari, cingono le mie spalle , lasciandomi vulnerabile e impossibilitato al movimento. Haru non sembra lo stesso, gli occhi spiritati e il corpo voglioso. Sempre da dietro appoggia le labbra umide contro il mio collo, tempestandolo di umidi baci e morsi sensuali. Non posso ribellarmi a quel corpo sinuoso, e neppure voglio. Lascio che il suo calore mi avvolga, che il suo corpo muscoloso spinga sul mio. Appoggio delicatamente le mani sui suoi avambracci tesi: è l'unico movimento che mi è possibile. Quindi mi arrendo alla sua passione. Il ragazzo mi strappa affannosamente la veste, lasciandomi nudo e eccitato contro il suo corpo, quindi mi scaraventa fortemente contro il letto, per poi sovrastarmi in tutta la sua magnificenza. Ora che gli sono sotto noto i lineamenti seri e concentrati, indagatori sul mio fisico desideroso. Ogni secondo che passa è una tortura, un'agonia. Sento i veli che lo avvolgono come un inutile barriera fra me e lui, una barriera che vorrei strappare a morsi. Faccio per slegargli le vesti, e lui fa passare le sue mani,  forti ma snelle, fra i miei capelli, portandomi la testa all'indietro e obbligandomi a guardarlo negli occhi. Quei diamanti color mare mi bloccano, rimango estasiato da quel sorriso, così malizioso e così raro. Quindi mi risveglio dai miei sogni perversi, denudando l'uomo sopra di me. Questo mi apre le gambe in maniera indecente, posizionando il suo membro eretto sul mio orifizio. Mi rilasso pur sapendo che il mio Haru non avrà pietà: infatti inarco violentemente la schiena quando la sua lunghezza mi penetra desiderosamente. Mi Lascio scappare un gemito di piacere e dolore. Quindi il mio uomo accosta le labbra al mio orecchio "Mi muovo, dolcezza?" La sua voce roca e sensuale mi ricorda che non è più il mio schiavo del piacere, no, ora è il mio ragazzo, mio marito. Anche il suo atteggiamento e cambiato, un tempo rispettoso e un po' intimorito, ora sensuale e intrigante, tanto da farmi agguati da dietro le porte. Imito un atto sessuale per rispondere alla sua domanda. Sento le sue labbra curvarsi in un sorriso accattivante. Comincia a spingere, da prima piano poi sempre più svelto. Il suo membro scivola in me urtando parti sensibili e accessibili solo a lui. Quando urta la prostata mi stringo al suo corpo, urlando di piacere, cercando nel suo corpo calore e vita. Viene dentro di me, e così io orgasmo sul suo addome. Mi  prendo  qualche  secondo per rilassarmi, ansimando irregolarmente contro il mio amato. Così questo mi guarda negli occhi. Gli passo la mano fra i capelli e lui mi sfiora amorevolmente le labbra con un dito. Non pensavo di poter provare tanto amore per un sol uomo. Un sentimento così travolgente da farmi esplodere il cuore, perdere i respiri e lacrimare gli occhi. Accarezzo dolcemente le sue forme, guardandolo negli occhi. Se sono arrivato fin qua, se ora ho l'uomo migliore che potessi desiderare, se ora posso amarlo su questo letto, Essere un uomo libero, questo e solo per tutti coloro che mi hanno aiutato, per Haru Che mi ha dato la forza di vivere, di amare. Nel pensare a come sarei ora, sposato con una vecchia e senza il mio amore, e a tutto il percorso che abbiamo fatto, appoggiati l'uno all'altro, dormendo sotto le stelle, le lacrime sgorgano in un pianto liberatorio. E anche a Haru piange, sopra di me. Le sue lacrime calde colpiscono le mie guance e si uniscono alle mie, formando torrenti impetuosi sul mio volto. Non ho bisogno di una casa, di gioielli e di abiti preziosi, non ho bisogno di niente se Haru è con me.

Angoletto quello bello
Sono un lama cattivooooooo T-T SCUSATE SE NON AGGIORNO DA 143663787489065326 Anniiiiiiiiiiiii T-T È CHE HO SCOPERTO DREAM PIANO CHE E UNA DROGA E SUONO GLI OPENING E SONO UNA PEROSNA CATTIVA E NON SO SCRIVERE E NATSU È SECSI CIAO.

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