Cap. 3: Il nobile

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Pov's Haru
Quando mi sveglio sono avvolto nelle soffici lenzuola di un letto matrimoniale, tutto ha lo stesso odore, le coperte, i cuscini, l'odore del principe. Socchiudo gli occhi e noto il principe Rin che si cambia davanti al letto. Piano piano cominciano a riaffiorare i ricordi di ieri sera; dopo avere nuotato, perché arrossisco? L'acqua era diventata troppo fredda, per non svegliare la servitù ci eravamo asciugati in camera del principe, che poi aveva insistito per dormire insieme, tenendoci caldo a vicenda per tutta la notte. E ora è lì, che mi guarda con quel viso malizioso nonostante sia mezzo nudo. Arrossisco violentemente e nascondo la testa nel cuscino. Allora il principe si adagia sul letto, mi appoggia una mano sulla schiena e parla con voce calda: "oggi tu e Nagisa, un servo addetto alla cucina, dovrete andare al mercato a fare qualche commissione, poi in tarda mattinata Ai ti insegnerà un ballo sensuale, in quanto parte dell'harem devi saper danzare, e poi questo pomeriggio abbiamo un impegno..." "si, principe Rin" trattiene ancora qualche attimo la mano sulla mia schiena e poi si alza lasciando un leggero tepore nelle coperte. Quando sta per varcare la porta mi guarda sorridendo "basta Rin".

Mi alzo con i miei tempi, la stanza di Rin è bellissima, mi ha detto che se voglio ci posso andare quando voglio, ma non ho mai visto ne Ai ne gli altri salire in camera sua. È enorme, il letto è al centro della stanza, un grande baldacchino matrimoniale, con le lenzuola profumate e il velo ricamato. Sul soffitto ci sono molti affreschi che dipingono sirene e delfini, cosa alquanto insolita dato che ciò che a Palmira si sa sui pesci è solo grazie ai mercanti. E poi al centro del disegno si trovano due figure, un uomo muscoloso e sensuale, dagli occhi azzurri mare, e una donna formosa dai capelli purpurei. Rabbrividisco senza saperne precisamente il motivo. Davanti al letto si trova un balcone, due tende scarlatte sono tirate e lasciano vedere il giardino sottostante. Riconosco l'harem, dall'alto si nota ancora di più la bellezza del parco. Poi, all'improvviso, mi ricordo del mercato e di Nagisa, il quale probabilmente mi starà aspettando davanti al portone. Mi infilo con noncuranza i vestiti lussuosi datemi da Rin e mi scatafiondo verso il portone. Il ragazzo arriva con più di mezz'ora di ritardo. Nagisa è minuto, ma il viso è grazioso, con dei begli occhietti cremisi e i capelli ribelli di un biondo dorato. Capisco subito con chi ho da fare: si muove in modo strampalato, un po' goffo, l'abito rosa perla infilato al contrario, subito mi salta in mente Momotaro, sarebbero buoni amici.
Il mercato è affollato, i venditori dalle bancarelle urlano propri i prodotti per tutta la via, un forte odore di legno e di spezie penetra nelle mie narici. Poco lontano un gruppetto di signore attempate discutono in un dialetto strettissimo mentre stendono i panni. Nagisa corre qua e là fra le bancarelle, emozionandosi davanti a qualunque cosa rosa o da mangiare, mentre cerco di stargli dietro rifletto; Palmira è molto diversa da Baghdad, la prima è affollata e rumorosa, ma anche aperta a tante culture e personaggi diversi, invece la città che mi ha dato i natali è più angusta, meno spettacolare, e meno amichevole.

Ogni volta che qualcuno sbaglia un passo si ricomincia. È dura ma il capitano Mikoshiba dice che è l'unico modo per diventare dei ballerini esperti e sensuali. Il capitano è il capo dell'harem della principessa Gou, e ora ci stiamo allenando per ballare davanti agli ospiti di sua maestà. Pare infatti che, dalla città di Petra, sia arrivato un nobile interessato ai commerci con Palmira. Quindi tutti dovremo esibirci insieme. Io sono una frana, anche se Ai dice che è solo l'inizio, che sono molto più arrapante di altri e che piacerò sicuramente, non so se questo mi rassicura o meno.

Pov's Rin
L'appuntamento è cominciato da un po', io e Gou ci alterniamo per non andare fuori di testa, mentre ascolta lei io mi perdo nei miei pensieri e viceversa, non so quanto possa essere efficace come metodo, ma non saprei fare altrimenti. Ho già studiato i presenti: il nobile è un certo Makoto, sembra gentile e altruista, ma io lo riconosco, è solo un falso, ha i capelli di un castano verdognolo, gli occhi smeraldini e la corporazione robusta. È vestito con abiti sgargianti e costosi. Accanto c'è il suo accompagnatore, mi pare di averlo sentito chiamare Rei, ha gli occhi violacei e i capelli blu scuro, una farfalla tatuata sulla clavicola. La cosa più curiosa è lo strano oggetto che ha sugli occhi, avevo pensato fosse per proteggerli, forse dalle tempeste di sabbia, invece prima l'ho sentito parlare con due colleghi, pare siano un affare inventato da lui per vedere meglio, dato che è "uno di quelli che non vede da lontano", sembra furbo, e quei cosi gli danno un'aria stramba. Poi ho anche notato che Sousuke è sempre distratto, ho fatto un po' di attenzione e mi pare stia guardando Makoto, forse se è reso conto anche lui del suo lato spregevole? Ma non mi sembra quel tipo di sguardo...
Vengo riportato alla realtà dal portone che si spalanca, i ragazzi del mio harem e di quello di Gou sono agghindati con sbrilluccichi e pietre splendenti. Haru avanza fra i primi del gruppo, si muove lentamente e eroticamente, sento qualcosa agitarsi nello stomaco, i veli sono semi trasparenti, i suoi muscoli scolpiti e i suoi movimenti aggraziati sconvolgono i presenti, ma soprattutto il nobile Makoto, che lo guarda rapito. Un brivido di collera attraversa il mio corpo rimpiazzando l'eccitazione, il sangue mi affluisce alle guance facendomi rosso d'ira e i pugni si stringono tanto da lasciare mezzelune insanguinate sui miei palmi. Adocchio qualche pervertito toccare Haru in posti personali, o meglio del sottoscritto, improvvisamente voglio che le danze cessino.
Quando la riunione finisce la sala di svuota, solo in pochi rimangono. Mentre sto uscendo sento qualcosa afferrarmi saldamente il braccio. Incontro con lo sguardo gli occhi smeraldini di Makoto, ci scambiamo due sguardi truci, da lontano noto Sousuke guardarci, poi è questione di attimi che quello sussurra "Lo voglio"

Angoletto dell'autrice *0*
Questo capitolo era poco mlmlml, però che ce se po fa, la trama deve continuare gomen nasaiiii T-T
Vabbè per trovare la foto di Mako ho dovuto rivoltare il web. Lol.

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