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●Alessandro●
Mancano pochissimi giorni e finisce la scuola.
A ricreazione osservo sempre Stella e quel suo amico che le sta sempre intorno.
Comincia a darmi troppo fastidio.
Il pomeriggio lo trascorro con Stella e così anche i seguenti fino alla fine della scuola.
Oggi è l'ultimo giorno di scuola ma anche l'ultimo pomeriggio, probabilmente.
Spero che voglia continuare a vedermi.
Sono così in ansia che non riesco a stare fermo.
Finalmente lei arriva vestita con una maglietta bianca che le lascia scoperte le spalle, gonna jeans e infine delle converse bianche.
È bellissima come sempre.
Stella «Eccoti.» gli va incontro.
«Ehy.»
Stella «Finalmente è finita la scuola. Non vedevo l'ora.» sorride raggiante «Niente piu compiti e interrogazioni.»
«Già...è finita.» sospiro.
Stella «Non sei contento?»
«Si, certo.» dico insicuro.
Stella «Non sembra.»
Mi avvicino a lei «Hai ragione. Volevo chiederti se ti va di vederci ancora.»
Stella dice dopo qualche secondo «Vederci? Certo. Ma tu non devi studiare in questi giorni?»
«Studiare?» chiedo perplesso.
Stella «Per gli esami.» dice in modo ovvio.
«Ah, si. Gli esami, giusto. Il tempo per te posso trovarlo.»
Stella «Va bene. Tu quando sei libero per uscire?»
«Per te sempre. Dimmi dove e quando e ci sarò.» mi avvicino di più.
Vorrei poterla toccare solo per un istante...
Stella «Sabato? Per l'orario non saprei...» lo guarda attentamente.
«Si, sabato. Alle 16:00, mi devi ancora quel film.»
Stella annuisce «Allora ci vediamo davanti scuola?»
«No, ci vediamo qui.»
Stella «Va bene.»
Le do un bacio sulla guancia «Io vado, ci vediamo sabato.» le sorrido dolcemente e vado via.
Torno a casa felice che lei voglia rivedermi ancora ma il sorriso scompare quando trovo mio padre con accanto una siringa.
Si è fatto ancora...
Carmelo «Cos'è tutta questa felicità?»
«Nessuna felicità.» prendo una coca dal frigo e vado in camera mia ignorando ciò che mi dice.

Sabato, ore 14:00.
Mangio velocemente un panino con il salame e poi mi lavo i denti.
Per oggi devo indossare qualcosa di particolare.
Apro l'armadio e prendo una camicia blu notte, dei pantaloni blu abbinati e le scarpe eleganti. Metto il profumo ed esco dalla stanza.
Passo dal salone e ignoro mio padre.
Guardo l'orologio: ho ancora tempo per comprare il regalo a Stella.
Mi dirigo in una gioielleria ed entro.
Parlo con la commessa e mi porta ciò che volevo.
«Prendo questa con la stella che brilla.»
Commessa «Perfetto.»
Pago, metto in tasca la scatolina e vado al punto d'incontro. La vedo arrivare con indosso un vestito blu notte che le arriva fin sopra il ginocchio con il corpetto tempestato di piccole pietre scintillanti.
È incantevole.
«Ehy.»
Stella «Ehy. Scusa se ci ho messo tanto ad arrivare.»
«Sei puntuale, tranquilla.»
Stella «Oh, menomale.» si sistema il vestito «Dobbiamo andare?»
«Si, si.» le porgo la mano e dopo chiamo un taxi che ci porta fuori città. Arriviamo in un ristorante e scendiamo. Pago il tassista e poi entriamo nel locale.
Stella rimane sorpresa e poi guarda Alessandro «Porti sempre le tue conquiste al ristorante? Non pensavo fossi così...galante, ecco.»
Rido «No.» apro la porta del ristorante e la faccio entrare «Solo quelle che mi fanno battere il cuore.»
Stella «Quindi sarei una di quelle che ti fanno battere il cuore?» fa un piccolo sorriso.
«L'unica veramente.»
Stella si morde il labbro «Interessante.» dice in un sussurro.
Scelgo un tavolo e la faccia accomodare.
Stella, dopo essersi seduta, chiede «Ci vieni spesso in questo ristorante o è la prima volta?»
«É difficile da spiegare.»
Mi siedo anch'io e prendo il menù.
Stella «Adoro le storie difficili. Dai, puoi parlare con me.» prende anche lei il menù.
«No, davvero. Non è importante.»
Stella «Eh va bene, non insisto ma se vuoi parlarne sono sempre qua.
Sorrido «Grazie.» guardo il menù e scelgo la pizza San Daniele.
Stella «Io prendo la Romana.»
«Ottimo.»
Ordiniamo anche due lattine di coca cola e poi aspettiamo.
Ci guardiamo imbarazzati.
Che vergogna..
Stella «Allora...hai già deciso cosa fare dopo la scuola?»
«No...tu?»
Stella «Non saprei. Mi manca ancora un bel po' per finire il liceo.»
«E cosa vorresti fare?»
Stella «Forse la maestra d'asilo o non lo so.» faccio un piccolo sorriso «Ho le idee un po' confuse per quanto riguarda il lavoro.»
«Io volevo fare l'astronomo. Assurdo, non è vero?»
Stella «L'avevo detto che sei un tipo strano.» ride «Ma poi perchè l'astronomo?» si porta una mano al viso.
«Non lo so. Mi piace lo spazio.»
Stella «E cos'altro ti piace?»
«Tu.»
Non risponde e mi guarda in un modo che non capisco.
L'ho messa troppo in imbarazzo.
«Scusami...»
Stella «No, fa niente. È tutto...okay.»
Finalmente arrivano le pizze e mangiamo in silenzio.
Credo di aver rovinato tutto...
Stella «Dopo la pizza dove si va?» dice tagliando un trancio di pizza.
«Aspetta e vedrai. È una sorpresa.»
Stella «Neanche un indizio?» dice incuriosita.
«No.»
Stella «Va bene. Allora aspetterò.»
Le sorrido e dopo finiamo con calma la cena. Pago il ristorante e poi usciamo. «Adesso andiamo al cinema.»

Il Figlio del BossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora