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●Stella●
Mi alzo anch'io per capire che succede e vado da lui «Ale, ma dove stai andan-» lo sento parlare al cellulare e mi zittisco.
Forse sarà suo padre.
Alessandro «Sono fuori. Cosa volevi? Sto lavorando come hai detto tu. Non sono con nessuno, te l'ho detto. Non puoi farlo da solo? Va bene, arrivo.»
Mi avvicino appena chiude la chiamata e domando «Devi andare via?»
Alessandro «Stella, ma che fai? Origliavi?»
Mi mordo il labbro «E che ti ho visto uscire e sono venuta qui...non volevo origliare.»
Alessandro «Non farlo più.»
«Okay, va bene.» annuisco.
Alessandro «Io vado. Ci vediamo domani.» le dà un bacio.
«Si, a domani.» ricambio il bacio e poi va via.
Vado dai miei genitori e mi siedo sul divano.
Leonardo si siede accanto a sua figlia «Prima ho parlato con Alessandro, lo sai?»
«Ah, si, me l'ha detto. Gli hai parlato della scuola e del lavoro, no?»
Leonardo «Esattamente. Mi ha detto che suo padre ha in serbo qualcosa per lui.»
«Questo non lo so. Non gliel'ho mai domandato.» scrollo le spalle.
Chissà di che si tratta...
Leonardo «Oh, capisco. Pensavo lo sapessi.»
«Purtroppo no.»
Leonardo «E non hai qualche idea di cosa vorrebbe fare?»
«Non so. Te l'ho detto, non ne parliamo tanto.»
Leonardo «E invece il comportamento?»
«Si comporta bene.» dico semplicemente.
Leonardo «Ne sei sicura?»
«Si, papà sono sicurissima sennò non starei con lui...»
Leonardo «E non avete come...dire...» si gratta la nuca non sapendo come continuare.
«Non capisco.» prendo il telecomando.
Leonardo «Se l'avete...fatto insomma.»
«Papà ma che domande sono!?» divento rossa come un peperone «Non abbiamo fatto niente di niente!»
Leonardo «Era solo per sapere. So che non faresti mai nulla.» si rassicura.
«Ecco, non succederà nulla.»
Leonardo «Esatto. Sei ancora la mia bambina.» si avvicina dandogli un bacio sulla fronte.
Sbuffo «Papà non ho mica tre anni.»
Leonardo «Non importa.» si alza «Adesso vado da tua madre, tu rimani qui a guardarti la tv?»
«Si, vedo cosa c'è.»
Leonardo «Va bene.» fa un sospiro e poi va da sua moglie.

Ore 23:20.
Vado in camera mia e, dopo aver finito di sistemare lo zaino, mi metto sotto le coperte per addormentarmi.

L'indomani, ore 7:00.
Mi alzo e, appena finisco di lavarmi, prendo da dentro l'armadio una felpa turchese, dei jeans scuri e delle conserve. Mi vesto e, alle 7:30, esco da casa con lo zaino sulle spalle. Mi dirigo alla fermata e, impaziente, aspetto l'autobus.

Ore 8:00.
Entro in classe e velocemente mi siedo al mio posto prendendo i libri di storia.

Ore 11:10.
Appena suona la campanella della ricreazione esco dall'aula ma vengo fermata da Fabio che si piazza davanti a me.
«Ehy Fabio.» sorrido.
Fabio «Ehy.» dice solamente.
«Ma tutto okay? Ti vedo un po giù.»
Fabio «Perchè hai levato l'amicizia su Facebook e per giunta mi hai bloccato?» sbotta.
«Ma di che parli?» dico confusa.
Fabio «Stella, non fare finta di nulla.»
«Ma non so davvero di che parli.»
Fabio prende il cellulare «Parlo di questo.» gli fa vedere il profilo bloccato.
«Io...davvero non so come sia potuto succedere. Non entro su Facebook da...»
Ieri! È stato Ale!
Fabio «Da?»
«Scusa! Rimedierò subito!»
Fabio «Sicura?»
«Si, sicura. Guarda...» prendo il cellulare e risolvo il problema «Ecco fatto. Ora è tutto come prima.»
Fabio si rilassa «Okay ma come mai mi avevi bloccato? È successo qualcosa?»
«No no avrò sicuramente sbagliato. Menomale che me l'hai detto.»
Fabio «Ah, va bene.»
«Ecco. Miriam?»
Fabio «Sarà giù.»
«Okay, allora andiamo.» scendiamo giù in cortile e le vado incontro. «Miriam!»
Miriam «Stella!»
Stella «Devo assolutamente raccontarti cosa è successo ieri.»
Miriam «Sediamoci sul muretto.»
«Si, andiamo.» cammino e Fabio mi segue incuriosito.
Ci fermiamo davanti il muretto e, io e Miriam, ci sediamo mentre Fabio rimane all'impiedi davanti a noi.
«Ehm potresti lasciarci sole? È una cosa da...donne.» dico in imbarazzo al mio amico.
Fabio «Ah, si certo. Vi aspetto.» si allontana.
Mi giro verso di lei «Indovina che è successo ieri.»
Miriam «Hai fatto sesso!»
«No!» rido.
Miriam «E cosa?»
«Gli ho rifatto...quello che sai tu a casa mia, mentre c'erano i miei al piano di sotto.»
Miriam «Oh mio Dio! questa è la seconda volta!»
«Eh si, e gli è pure piaciuto quindi meglio.»
Miriam «Questo sai che significa, vero?»
«Ehm, no.»
Miriam «Che presto scoperete! Ti devi sistemare, depilare, vestirti e truccarti! Potresti scopare la prossima volta! Devi essere preparata!»
«Dici davvero? Io non so da dove cominciare...come mi devo truccare? E i vestiti? Sono confusa!»
Miriam «Devi soltanto dirmi quando ha intenzione di venire da te e io arrivo prima, così ti preparo.»
«E se mi sta aspettando a casa mia? E se non ho nemmeno il tempo di chiamarti?» dico ansiosa.
Miriam «Hai ragione...Allora dovrai fare da sola. Ti metti un completino sexy, ti depili e ti trucchi!»
«Okok...posso farcela. Spero che vada tutto bene.»
Miriam «Ce l'hai un vestito sexy, giusto?»
«Vestito? Devo controllare, non so se l'ho.»
Miriam «Devi assolutamente comprarli!»
«Posso andarci all'uscita della scuola, non so.»
Miriam «Perfetto così vengo con te. Passiamo il pomeriggio insieme e ti preparo!»
«Ok, va bene.» sorrido «Menomale che ci sei tu.»
Míriam «Ora andiamo in classe.»
«Okay, si.» chiamo Fabio e poi andiamo tutti e tre in classe.

Ore 14:00.
Usciamo da scuola e, dopo aver preso il cellulare, avverto mia madre che resto tutto il pomeriggio a casa di Miriam fino a ora di cena. Successivamente vado verso la mia amica e cominciamo a camminare per andare a casa sua.

Ore 14:15.
Arriviamo a destinazione e poi entriamo dentro casa sua. Saluto i suoi genitori e dopo ci rechiamo in camera a posare gli zaini.
«A che ora vuoi uscire di pomeriggio?»
Miriam «Presto. Così guardiamo altri negozi.»
«Alle tre e mezza?»
Miriam «Si.»
«Va bene. Allora prima andiamo a mangiare che sto morendo di fame.» mi passo una mano sulla pancia.
Miriam «Si, andiamo.»
Andiamo a tavola e veniamo servite da sua madre che ci dà la pasta con il pesto fresco.
Che odorino...

Ore 15:09.
Aspetto che Miriam si sistema e poi usciamo per andare in centro. Appena arriviamo guardiamo le vetrine ed entriamo in alcuni negozi d'abbigliamento.
«Che ne dici se andiamo da Yamamay? Forse lì c'è qualcosa.» domando
Miriam «Si, controlliamo!»
Sorrido ed entriamo nel negozio.
Speriamo che c'è qualcosa per me.
Sospiro e mi avvicino ai reggiseni esposti «Questi sono tutti imbottiti...»
Miriam «Non hai bisogno di imbottiture.»
«Allora qual'è che va bene?» li guardo non sapendo che prendere prima.
Una commessa si avvicina a noi e chiede gentilmente «Salve, avete bisogno di una mano?»
«Stavo cercando un completino intimo...» dico in imbarazzo.
Commessa «Che misura?»
«Ehm...una seconda?»
Commessa «Si, penso vada bene. Venga con me, le faccio vedere tutti i modelli.»
Annuisco e insieme seguiamo la ragazza.
Prima che prende i reggiseni dico «Però senza push-up.»
Commessa annuisce e prende alcuni reggiseni trasparenti con il ferretto «Questi qua vanno bene?» glieli fa vedere.
Guardo Miriam «A te quale piace? C'è questo rosa, bordeaux e fucsia.»
Miriam «Tutti! Provali!»
«Okay, allora vediamo come mi stanno.» li prendo.
Commessa «I camerini sono lì, a destra.»
Andiamo nei camerini e, mentre Miriam aspetta fuori, comincio a indossare il reggiseno rosa in pizzo trasparente e delle mutandine rosa con il fiocchetto. Sposto la tendina e chiamo la mia amica «Questo com'è?»
Miriam «Mi piace! Quanto costa?»
«Il reggiseno è 17 euro e la parte di sotto 15 euro con lo sconto...quindi verrebbe 32 euro.»
Miriam «Hai tutti questi soldi?»
«Penso che ci arrivo.» mi guardo allo specchio.
Miriam «Prova l'altro.»
«Ok, vediamo.» chiudo la tendina e mi provo il completino bordeaux con il reggiseno trasparente e le mutandine in pizzo.
Miriam «Allora? Esci?»
«Sisi e che non riuscivo a chiudere il gancetto!» apro la tendina e mi metto davanti a lei.
Miriam «Mh, ti sta bene! Quanto costa questo?»
«29 euro in tutto.»
Miriam «È bello. Prova l'altro.»
Rientro e provo l'ultimo reggiseno fucsia con le ciliegie e le mutandine in pizzo trasparente. Riapro la tendina «Bello, no?»
Miriam «Accattivante. Quant'è?»
«Ci aggiriamo sempre sulle trenta euro. Sono belli ma costano.»
Miriam «Perora prendine uno.»
«Mhh e quale?» dico indecisa.
Miriam «Scegli tu.»
«Questo con le ciliegine è  meraviglioso. È tutto in pizzo ed è pure trasparente. Penso che gli piacerà, no?»
Miriam «Si, credo di si.»
«Allora questo!» rientro e lo tolgo per poi rivestirmi con i miei vestiti.
Dopo esco dal camerino con la lingerie.
Commessa si avvicina «Avete scelto?»
«Si, questo con le ciliegine.»
Commessa «Perfetto.»
Andiamo alla cassa e pago il completino intimo.
Cavolo, ho finito tutti i soldi!
Poso il portafoglio e prendo il sacchetto con dentro il reggiseno, le mutadine e lo scontrino.
Commessa «Grazie e arrivederci.»
Ricambiamo e poi usciamo dal negozio.
«Stasera mangiamo a casa tua?»
Miriam «Si!» dice entusiasta.
«Va bene.» sorrido e poi giriamo altri negozi.

Ore 19:10.
Ci ritiriamo a casa e appena entriamo andiamo in stanza e posiamo i sacchetti. Dopodichè ci laviamo le mani e andiamo a tavola. Prendiamo posto e comincio a mangiare insieme a gli altri il pesce spada e il gateau di patate. Appena finiamo andiamo in camera e mi siedo sul suo letto.
Miriam «Quando hai intenzione di farmelo conoscere?!»
«Tranquilla, lo conoscerai. Vedrò di fare qualcosa.»
Miriam «Lo dici da un sacco di tempo e ancora niente.»
«È un po timido...e quindi vuole aspettare prima di conoscere altri.»
Miriam «Sono passati mesi.»
«Lo so. È fatto così.»
Miriam «Non me lo farai conoscere mai di questo passo.»
«Gli farò cambiare idea.»
Miriam «È proprio strano.»
«Già, ma mi piace.» rido «Approposito...invece per il trucco? Che si fa?»
Miriam «Allora, prima di tutto devi avere sempre e dico sempre i trucchi dietro. Non si sa mai quando potrebbe prenderti.» ride.
«Ok, li metterò sempre dentro la borsa.»
Miriam «Poi devi depilarti. Ovunque.»
«Ok, proprio tutto tutto?»
Miriam «Abbastanza.»
«Va bene. Altro?»
Miriam «Indossa sempre la biancheria intima e vestiti sexy.»
Annuisco «Okay.»
Miriam «Poi basta. Ah, e devi lavare sempre i denti. Lavati ovunque.»
«Ok, ricorderò tutto.»
Miriam «Perfetto. Adesso ti viene a prendere tuo padre o hai tempo per un film?»
«Posso chiamare mio padre e dirgli di venire appena finisce il film.»
Miriam «Si, chiama.»
Annuisco e chiamo mio padre dicendogli di venirmi a prendere appena finisce il film.

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