●Alessandro●
Se n'è andata così...
Ma che ho fatto?
Accidenti!
Sbuffo e lancio il libro per terra.
Torno a casa e durante il tragitto compro qualcosa da mangiare al panificio. Prendo le chiavi ed entro.
Sfortunatamente trovo mio padre incazzato nero.
Mi prende violentemente per il braccio e mi butta a terra.
Non faccio nemmeno in tempo a capire che sta succedendo.
Carmelo «Dove sei stato?» urla.
«Io...io ero a lavoro.»
Carmelo «E dove sono i soldi!?»
Non rispondo.
Carmelo «Bugiardo. Non capisci che mi servono i soldi, ragazzo!?»
Mi volto per non guardarlo.
È drogato...
Ma lui mi dá un calcio sulla pancia.
Rispondo dandogli un pugno però lui mi blocca il polso.
Carmelo «Sei lento.»
Mi spinge bruscamente.
Carmelo «E debole, come tua madre.»
Sputo del sangue e cerco di alzarmi.
Carmelo «Pulisci tutto. E guai a te se rifiuti un'altra volta la mia chiamata, chiaro?»
«Cristallino.» dico con disprezzo.
Lui si siede sul divano mentre io resto a pulire. Dopo aver finito, vado in bagno per fare una doccia e poi vado in camera mia.
Sono tutto dolorante.
Mi sdraio sul letto e ripenso a Stella. Come ho potuto lasciarla andare così?
Sono un vero cretino. Avrei dovuto correrle dietro.
Domani andrò a cercarla.
Metto la sveglia nel cellulare e dormo.Il giorno dopo.
Mi sveglio al solito orario e mi vesto velocemente con una maglietta rossa a maniche corte, giacca jeans, pantaloni neri e infine degli anfibi neri. Mi spruzzo del profumo ed esco subito di casa.
Faccio il mio lavoro durante la mattinata e aspetto la ricreazione.
Vedo Stella sempre con i suoi amici. Attendo pazientemente la fine della ricreazione e appena la vedo salire, salgo dalle scale di emergenza ed entro nella scuola.
Raggiungo la sua classe e la aspetto
Eccola. Si accorge di me e si avvicina.
È sorpresa di vedermi.
«Ehi.»
Stella «Ehi. Non sapevo saresti venuto. Non ti fai mai vivo.»
«Si lo so, ma ieri te ne sei andata.»
Stella «Ci conosciamo ancora da poco e...non me la sono sentita. Scusa se me ne sono andata in quel modo.»
«Ah...» mi passo una mano tra i capelli «D'accordo, aspetterò.»
Stella «Vuoi aspettare solo per un mio bacio?»
«Aspetterei anche solo per guardarti...»
Stella «Ah, davvero?» dico in un sussurro e noto le ochette della mia classe che mi fissano ridendo.
Non le sopporto.
«Si. Sono amiche tue quelle?»
Stella «Non proprio...»
Una delle due ragazze, Nadia, passa vicino a noi due e sorride ad Alessandro mentre Valeria, la sua amica, sta accanto a lei imitandola.
«Volete qualcosa?»
Nadia «Un'appuntamento con me.» sorride e si morde il labbro«Ti divertiresti.»
«Sono già occupato.»
Nadia «Occupato? Con questa qua?» dice disgustata «Ma guardala...»
Stella «Perchè non te ne vai da dove sei venuta?» sbotta.
Nadia «Vedi, è pure maleducata.» si sistema i capelli biondi.
Stella fa un sospiro e incrocia le braccia al petto.
«L'ho già guardata e non smetterei mai di farlo. È bellissima, al contrario di te.» ribatto per difendere Stella.
Nadia «Come?!»
Valeria «Andiamo Nadia. Non dovremmo stare con gli sfigati.» esclama.
Nadia annuisce «Hai ragione. Non valgono nulla "al contrario di noi".» li guarda e va via con Valeria.
«Dovresti cambiare amiche.» mi rivolgo a Stella
Stella «Ma non sono mie amiche.» alza gli occhi al cielo «Non vedi quanto sono insopportabili?» sbuffa.
Le prendo la mano «Va bene. Ci vediamo domani? Mi hai promesso una serata al cinema.»
Stella «Si, va bene. Domani sera al cinema.»
«Ehi, non pensare a quelle, ok?» le sposto i capelli dal viso.
Stella «E che...insomma non ho nulla di speciale quindi perchè ti interesso così tanto?» dice confusa.
«Non lo so. Ti crea qualche problema?»
Perché continua a dirmi queste cose?
Stella «Il problema è che nemmeno ci conosciamo. Ci siamo visti solo 3 o 4 volte in biblioteca.»
«D'accordo. Usciremo di più.» le rispondo un po' seccato per poi andare via.
Vado a casa.
Ci conosciamo poco.
Non crederà nell'amore a prima vista.
Sbuffo e apro la porta.
Per fortuna mio padre non c'è e io vado in camera mia.
Prendo il computer e con il mio profilo falso guardo qualche sua foto.
Mi piace da impazzire.
Osservo qualche suo post e poi spengo tutto.
Che noia.
Nascondo alcuni soldi ed esco.
Vado a lavorare un po'.
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Il Figlio del Boss
Roman d'amourStella ha 16 anni ed è stata costretta a trasferisi in una delle città più belle d'Italia, Roma, a causa del lavoro dei suoi genitori. Qui si avvicinerà inevitabilmente a un ragazzo che la trovolgerà in un turbine di emozioni. Ma quando scoprirà l...