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●Alessandro●
Mi alzo controvoglia e guardo l'orario: le 8:00.
Sbadiglio e mi vesto.
Sono distrutto.
Quando finisco vado in ufficio con Demon.
A quanto pare gli sbirri ci hanno sequestrato diversi kili di cocaina. Mi occupo tutta la mattinata di cercare un modo per risolvere il problema ma non mi viene niente in mente senza spargimento di sangue.

Verso l'una faccio una pausa e vado alla macchinetta.
Ho bisogno di un caffè.
Purtroppo trovo compagnia.
Christian «Come stai Ale?»
«Ora che ti ho visto? Male.»
Christian «Ho visto la tua amica ieri.»
Lo guardo impietrito «Di che parli!?»
Christian «Lo sai benissimo.»
Lo sbatto al muro «Se osi parlare, ti ammazzo.»
Christian «Ma poco dopo morirai anche tu.»
«Non sai niente.»
Christian «So tutto.»
«Quindi che vuoi fare?»
Christian «State insieme?»
«No. La uso solo per scopare.» mento «Ovviamente non mescolo lavoro e vita privata.»
Christian «Capisco. Quindi potremmo farcela? Sai, a Luigi piace molto.»
«Se ne può trovare un'altra.» mi irrigidisco.
Christian «Poche sono così accattivanti...»
«Se la toccate, non oso pensare a cosa potrei farvi. State lontano da lei.»
Christian «Quindi state insieme.»
«Sono cazzi miei.» lo lascio.
Christian «Lo sai che ti scopriranno.»
«Lo dirai.»
Christian «No. Si verrà a sapere. Prima o poi.» si allontana.
Stringo le mani a pugno e torno in ufficio.
Come si permette!?
Devo avvisare Stella.
Sistemo i fogli e lascio l'ufficio. Demon mi segue fino a casa e poi da solo vado da Stella. Arrivo davanti scuola e aspetto che esca. Mi metto il cappuccio e mi nascondo dietro l'angolo. Quando suona la campanella, gli alunni escono e io cerco la mia ragazza in mezzo alla folla. Subito la individuo e la tiro verso di me. Lei si dimena ma appena tolgo il cappuccio si rilassa.
«Sono io.»
Stella «Ah, sei tu. Cosa ci fai qui? Pensavo fossi con tuo padre.» dice sorpresa.
«Devo parlarti.»
Stella «Di cosa? È grave?» cammina con lui.
«Ti hanno vista uscire da casa mia.»
Stella «Quei ragazzi? Si, lo so...»
«Lo sapevi!?»
Stella «Si, mi dispiace non avertelo detto. È successo quando stavo per tornare a casa.»
«Ora sanno che stiamo insieme. Devi stare attenta. Potrebbero farti del male. A uno di loro piaci. Se osano toccarti un solo capello, li ammazzo.» cerco di calmarmi.
Stella «Luigi? Penso si sia capito.» dico a bassa voce «Scusa se non te l'ho detto, pensavo avrebbero smesso.»
«Devi dirmi tutto!»
Stella «Scusami...» sospira.
«Non posso perderti. Capiscilo.»
Stella annuisce «Ti racconterò tutto.»
«Bene.» la bacio e la accompagno fino a casa. Appena arriviamo a destinazione, ci fermiamo davanti la porta.
«Hai detto ai tuoi di noi?»
Stella annuisce «Si, l'ho detto ieri.»
«Allora posso mangiare da te?»
Stella «Certo, puoi rimanere tutto il tempo che vuoi.» intreccia la mano con la sua.
«Grazie.» bussiamo e ci apre suo padre.
Lorenzo sospira e dopo aver salutato dice «So di voi due. L'ha raccontato tua madre.» guarda sua figlia e li fa entrare.
«Grazie.» dico gentilmente
Stella «Perfetto perchè Alessandro mangerà con noi.» dice entusiasta e vanno in cucina.
Ci sediamo a tavola e aspettiamo le porzioni.
Oggi pasta al forno.
Sabrina «Stella, mi ha raccontato del chiarimento ma cos'è successo precisamente?» dice mentre metto la pasta al forno nel piatto di Ale.
«Abbiamo litigato. Niente di che.»
Sabrina «Capisco.» li guarda.
Stella «Te l'avevo detto.»
Mangiamo in silenzio e dopo io e Stella ci rinchiudiamo in camera sua.
Io la bacio e la spingo sul letto «Finalmente soli.»
Stella «Non vedevo l'ora.» lo avvicina dalla maglietta e poi gliela sfila.
«Siamo impazienti.» sorrido e la bacio spogliandola a mia volta. Poi mi sbottono i jeans e li butto via. Finisco di spogliarla e poi facciamo l'amore. Mentre siamo impegnati, qualcuno tenta di aprire la porta.
Io cerco di non disconcentrarmi e continuo a spingere dentro di lei.
Sabrina dice fuori dalla stanza «Ragazzi, ma tutto bene?! È da mezz'ora che siete in stanza!» dice preoccupata.
«S-si» rispondo affaticato mentre stringo i fianchi a Stella.
Mentre spingo le faccio un succhiotto sul collo e la bacio per evitare che urli.
Stella stringe le coperte e dopo averlo baciato gli scappa un gemito.
Sabrina «Ne siete sicuri?? Non avete fame? Avevo portato qualcosa!»
«S-sicuri! Ah!» vengo e subito dopo Stella con me. La stringo più forte e poi lascio la presa sdraiandomi stremato sopra di lei.
Stella cerca di regolare il respiro e lo abbraccia «È stato meraviglioso, come ogni volta.»
Sorrido e la bacio prima di uscire da lei.
Mi metto accanto e mi scopro un po'.
Fa caldo.
«Sono distrutto.» mi asciugo il sudore dalla fronte.
Stella «Pensa io...» fa dei respiri corti e sposta i capelli dal viso.
Sabrina «Allora, passerò fra un poco!» annuncia.
Rido e la bacio «Stavi sotto. Ho fatto tutto io.»
Stella «Poverino, ti faccio stancare troppo.» ride e gli dà dolci baci sul collo.
«in effetti mi impegno parecchio.»
Stella «Infatti hai fatto un ottimo lavoro.» lo bacia ovunque.
«Come sempre.»
Stella «Già.» sorride.
Mi alzo e mi metto i boxer «Forse dovremmo andare dai tuoi.»
Stella «Si, prendo la pillola e arrivo subito.» si alza e si sistema.
«D'accordo. Ti aspetto di sotto.» finisco di vestirmi e scendo dai suoi genitori.
«Scusate per prima. Stavamo facendo un compito per la scuola. Ho aiutato Stella.» mento.
Lorenzo «Ah, i compiti.» dice stranito.
Sabrina «Meglio. Alla fine li avete finiti?» dice prendendo il vassoio di biscotti.
«Si, tutti.» sorrido.
Menomale che sono così stupidi gli adulti.
Finalmente Stella ci raggiunge e noto sul suo collo il succhiotto che le ho fatto prima.
Sorrido al solo pensiero di averla di nuovo tra le mie mani.
Stella «Eccomi.»
Sabrina «Si! Ho fatto i biscotti e se volete c'è anche la torta.» sorride.
Lorenzo «Vuole farci ingrassare.» alza gli occhi al cielo.
Sabrina «Che esagerato!»
«Grazie. » ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare i biscotti «Sono buonissimi.»
Stella «Già, sono buoni come sempre.»
Lorenzo prende un biscotto e lo mangia.
Sabrina «Se volete anche la torta la prendo.» dice sedendosi con loro.
«Si, grazie. È al cioccolato?»
Sabrina «Si, con la nutella.»
Stella «Io la voglio!»
«La voglio anch'io.» guardo Stella maliziosamente e rido.
Stella ride e si porta una mano al viso.
Sabrina «La prendo subito. Un attimo.» prende la torta e la mette a tavola.
Io prendo una fetta e inizio a mangiarla «Complimenti davvero. Potrebbe aprirsi una pasticceria.»
Sabrina «Sarebbe un'idea magnifica ma ormai ho un lavoro.» sorride.
«Come hobby.» finisco il primo pezzo e ne prendo un secondo.
Sabrina «Già.»

Il Figlio del BossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora