●Stella●
Sento improvvisamente le coperte spostarsi e mi lamento «Ale...ridammi le coperte.» con la mano tasto il materasso e poi apro gli occhi.
Ma dov'è?
Sbadiglio e mi alzo dal letto trovando ai miei piedi Demon che mi fissa incuriosito. Comincia ad abbaiare e lo accarezzo sulla testolina «Sei veramente dolce.» sorrido ma poi il mio sorriso svanisce al solo pensiero della scuola.
Non posso essermene dimenticata!
Prendo il telefono e controllo l'orario: 8:20.
Subito prendo i vestiti e comincio a cambiarmi.
I miei mi uccideranno!
Appena finisco di vestirmi noto un foglietto ripiegato sul comodino. Mi avvicino e leggo il contenuto: "Buongiorno amore. Non ti ho svegliata perché eri bellissima mentre dormivi. Torno più tardi. Un bacio."
Metto il foglietto dentro la tasca dei jeans e, una volta controllato il cucciolo e preso il cellulare, esco dalla finestra come ogni volta.
Devo subito ritornare a casa.
Cammino per strada e poi faccio accostare un taxi.
Finalmente.
Entro dentro la macchina e dò le indicazioni stradali al taxista. In poco tempo arriviamo davanti casa mia e, dopo aver pagato, esco dalla vettura.
Vado verso la porta e prendo le chiavi che ho messo dentro la tasca dei pantaloni. Appena apro la porta trovo, con mia sfortuna, mio padre davanti l'ingresso.
«Ehm...io...»
Lorenzo «Dove sei stata stavolta?» la guarda.
Entro e chiudo la porta alle mie spalle. Sospiro e dico la verità «Sono stata a casa, da Alessandro...»
Lorenzo «Tutta la notte?!»
«Si. Non mi sono resa conto dell'orario...»
Lorenzo «Perchè? Che avete fatto??» dice allarmato.
«Niente, abbiamo semplicemente parlato.»
Lorenzo «Parlato? Tutta la notte?»
«Si?...»
Lorenzo «Stella, dimmi la verità.»
«Papà...» alzo gli occhi al cielo.
Lorenzo «Non dirmi che...» non continua la frase.
«Si dà il caso che non ho piu tre anni.» affermo.
Lorenzo «Hai 16 anni!»
«E sono abbastanza grande da...stare con il mio fidanzato, okay?»
Lorenzo «Non sei matura e finchè vivi sotto questo tetto non voglio nessuna fuga di notte.»
Incrocio le braccia al petto e resto in silenzio.
Lorenzo «Perfetto. Adesso vai in stanza, ormai e' tardi e non puoi entrare nemmeno a seconda ora.» sospira.
Non dico nulla e salgo in stanza.
Odio queste regole.
Non ne posso più.
Entro in stanza e chiudo la porta.Ore 17:00.
Sento qualcuno bussare alla porta della mia stanza e dico «Avanti.» sbuffo e poi vedo entrare Alessandro con Demon fra le sue braccia.
Che tenero!
Alessandro «Alla fine sei rimasta a casa?» ride.
«Purtroppo si. Mio padre si è accorto che sono mancata stanotte e ha capito che siamo stati insieme...in quel senso.»
Alessandro «E quindi? Non possiamo scopare?» poggia Demon per terra.
«Vuoi dire "fare l'amore", no?» dico con un pizzico di fastidio.
Alessandro «Si.»
Lo guardo e sbuffo. Mi avvicino al cagnolino e lo prendo «Mi fa più simpatia lui che tu.»
Alessandro «Che simpatica. Dai vestiti, usciamo. Faremo delle compere per Demon.»
«Va bene, un attimo.» adagio il cucciolo sul mio letto e poi prendo dei vestiti da dentro l'armadio.
Alessandro «Tutto il tempo che vuoi.»
«Vuoi stare qui a goderti lo spettacolo o vai fuori e mi aspetti?» prendo una felpa fucsia, jeans neri e una borsetta.
«Resto?»
«Fuori.» lo guardo e sbottono i pantaloni «Compreso il cucciolo. Farò in fretta.»
«Ok, ok.» prende Demon ed esce.
Successivamente mi vesto con gli indumenti che ho preso e infine metto delle vance nere. Poco dopo vado da Ale «Possiamo andare.»
Alessandro «Finalmente. Mi stavano venendo le rughe.» ride.
Rido e poi usciamo insieme. Andiamo al centro cittá e giriamo alcuni negozi di animali «Guarda là! Hanno dei giochi per Damon, che ne dici?»
Alessandro «Si, andiamo.»
Entriamo dentro il negozio e osserviamo i giochi «Quale ti piace?»
Alessandro «Non lo so.»
«Non te ne piace nemmeno uno?»
Alessandro «Scegli tu.»
«C'è questa pallina blu con dentro il campanellino. È carino.»
Alessandro «No.»
«E allora quale? Ce ne sono tanti.» prendo una piccola pallina da rugby «C'è questa.»
Alessandro «Questa si.» accarezza Demon che abbaia.
«Perfetto.» lo prende e poi paga il giocattolo. Infine usciamo dal negozio e andiamo in un altro. «Possiamo vedere alcune ciotole o i croccantini.»
Alessandro «Le ho già prese. Volevo altri giocattoli.»
«Altri? Allora vediamo.» ci dirigiamo nell'apposito reparto «Quale ti piace?»
Alessandro «Questa corda e questo osso.»
«Solo questi due?»
Alessandro «Prendo anche i croccantini almeno inizia a mangiare solo, credo.»
«Va bene. Quale gli prendi?» guardo le buste di croccantini nel reparto successivo.
Alessandro «Non ne ho idea. Chiediamo?»
«Ok, c'è quel ragazzo.» cerco di attirare la sua attenzione.
Il ragazzo si avvicina e domanda «Di cosa ha bisogno?» sorride a Stella.
Alessandro «Di croccantini per il cane. E il cane è qui. Lo vede?»
Il ragazzo alza lo sguardo verso Alessandro «Ah, si certo.» prende una busta «Questa è ottima.»
«Che ne dici?» guardo Alessandro.
Il ragazzo la scruta dalla testa ai piedi e poi chiede «Non costa neanche tanto da come può vedere.»
Alessandro «Non mi interessa quanto costa. Voglio la migliore per lui.»
Ragazzo «Allora questi.» prende un'altro pacco diverso.
«Come sono?»
Ragazzo «Nessuno si è mai lamentato e poi è una marca eccezionale.»
Alessandro «Ok, prendo questo.»
Ragazzo «Perfetto. A lei serve qualcosa?» domanda a Stella.
«No, sono qui con il mio ragazzo.» marco bene l'ultima parola e intreccio la mano con il mio fidanzato.
Ragazzo «Ah, va bene allora potete andare alla cassa.»
«Già.» prendo il sacco e camminiamo fino al bancone.
Alessandro «Che idiota.» passa Demon a Stella.
«Già, hai ragione.» prendo il cucciolo.
Alessandro paga e prende il sacchetto «Andiamo a casa mia.»
«Va bene, okay.» tengo il cagnolino e usciamo dal negozio. Successivamente andiamo a casa con l'autobus.
Dopo entriamo dalla finestra e adagio Demon sul pavimento, dopodichè aiuto Alessandro con i sacchetti.
Appena finiamo ci giriamo verso Demon e notiamo che ha fatto i bisogni per terra «Ehm...»
Alessandro «Pulisco io.» sospira.
«Va bene, ma se hai bisogno di una mano ci sono.» lo guardo pulire per terra mentre Damon corre per la stanza. Quando finisce di pulire riempe la ciotola con i croccatini e dopo viene verso di me.
Alessandro «Vuoi fare un bagno?»
«Si, ottima idea.» sorrido e poi gli dò un bacio «Andiamo adesso in bagno?» dico a un soffio dalla sue labbra.
Alessandro «Si, e poi ordiniamo la cena.»
«Va bene.» usciamo dalla stanza e dopo aver chiuso la porta andiamo in bagno.
Osservo il bagno che è immenso e poi mi soffermo a vedere la vasca interamente bianca con i bordi d'oro. «Questa vasca sarà costata tanto a quanto vedo.» comincio a levarmi i jeans mentre Alessandro riempe la vasca e ci mette il sapone profumato.
Alessandro «Niente di che.» si spoglia.
Lo osservo in tutta la sua bellezza e dopo finisco di spogliarmi.
Alessandro «Che bella che sei.»
«Tu lo sei di più.» lo bacio e poi entriamo insieme dentro la vasca piena d'acqua. In seguito mi bacia e finiamo per fare l'amore. Dopo che finiamo ci diamo un'ultima pulita e dopo usciamo dalla vasca. Ci asciughiamo per bene e poi ci vestiamo. Ritorniamo in stanza e osserviamo Damon giocare con la pallina che gli abbiamo appena comprato.
Alessandro «Ordiniamo una pizza?»
«Si, ci sto. Sto morendo di fame. Chiami tu o io?»
Alessandro «Chiamo io. Prendiamo anche le patatine e la Coca-Cola.»
«Va bene. Ricordati che voglio una margherita.» mi avvicino e gli stampo un bacio sulle labbra.
Alessandro «Io prenderò una diavola.»
Annuisco e poi prende il cellulare per chiamare una pizzeria qui vicino. Appena finisce di ordinare chiude la chiamata e rimette il telefono sul comodino.
Alessandro prende Demon «Adoro questo cucciolo. Domani gli farò la medaglietta.»
«Va bene allora domani posso venire con te, se vuoi.»
Alessandro «No, perché devo fare delle cose.»
«Cioè?»
Alessandro «Cose di lavoro.»
«E finisci tardi?» chiedo.
Alessandro «Credo di si. Mi porterò Demon. Non voglio lasciarlo solo.»
«Ah, okay. Volevo passare un po' di tempo con te anche domani.» sbuffo.
Alessandro «Tranquilla, ci vedremo dopodomani.» mette Demon per terra.
Annuisco e poi domanda «Ma che ore sono?»
Alessandro «Non lo so. Prendimi i croccantini.» indica il sacco.
Mi avvicino al sacco di croccantini e glieli passo «Tra poco devo tornare a casa e quindi volevo saperlo.»
Alessandro «Vedi sul telefono.» versa i croccantini nella ciotolina.
Prendo il telefono e controllo l'orario «Sono le nove. È ancora presto.»
Alessandro «Menomale.»
Dopo sento suonare il campanello della porta d'ingresso e dico «C'è la pizza!» dico euforica.
Alessandro «Vado!»
Esco dalla stanza e dopo qualche minuto ritorna con le pizze. Ci sistemiamo sul letto e nel frattempo Alessandro mette un film in televisione. Prendo un trancio di pizza e poi chiedo «Sai, stavo pensando al tuo compleanno. Devi farne diciotto, giusto?»
Alessandro «Ehm si, diciotto.»
«Perfetto! Allora devi dirmi il giorno, così mi organizzo.»
Alessandro «Il giorno?»
«Si, non fai nulla per il tuo compleanno? È importante.»
Alessandro «Non ho mai festeggiato il mio compleanno, non capisco perché dovrei farlo adesso.»
«I diciotto anni capitano una sola volta nella vita quindi dovresti festeggiarlo.»
Alessandro «Non mi interessa.» sorride e mangia.
«Neanche ti va di passarlo solo con me?» bevo un po' di coca cola.
Alessandro «Se ho tempo si.»
«Mi fai sapere.» sorrido.
Alessandro «Certo.»
Dopo mezz'oretta finiamo di mangiare e buttiamo gli scatoli e le due lattine di coca cola. In seguito si avvicina a me e comincia a baciarmi dolcemente. Sorrido e lo lascio continuare finchè non mi toglie i vestiti di dosso. In poco tempo ci ritroviamo sotto le coperte a fare l'amore, un'altra volta. Dopo che finiamo sentiamo Demon abbaiare e tirare le lenzuola del letto.
Alessandro «No, vai via Demon! Lascia stare le coperte!»
Cerco di tenere la coperta per non rimanere nuda ma purtroppo Demon la leva e la fa cadere per terra.
Alessandro «Demon!» si alza.
Lo guardo inseguire Demon mentre è ancora nudo e una volta preso gli dà uno schiaffo sul sedere.
Alessandro «Vieni qui!»
Di conseguenza Demon scende dalle sue braccia e corre spaventato fino a mettersi sotto al letto.
«Dai, Ale ha capito che non deve farlo più. Sta pure piagnucolando.»
Alessandro «Stavo per venire! Ha rovinato tutto.»
«La prossima volta si comporterà bene.» mi alzo anch'io e ci rivestiamo.
Successivamente usciamo dalla finestra e dopo mezz'ora arriviamo a casa mia. Prima di entrare gli dò un bacio e lo lascio andare via. Entro in stanza e poi mi metto il pigiama.
Ora va decisamente meglio!
Mi butto sul letto e in quello stesso minuto mi arriva un messaggio. Controllo il cellulare e mi accorgo che è Fabio.
Fabio"Ehy..."
Sospiro e resto a fissare lo schermo dopodichè invio: "Dimmi."
Non può pretendere che lo perdoni in tre secondi.
Fabio "Mi dispiace per come mi sono comportato l'altra sera. Non avrei dovuto reagire in quel modo..."
"Già, non avresti dovuto."
Fabio "Ti prego, perdonami. Non accadrà più, sono stato uno stupido. Dammi una possibilità per farti capire che non succederà più. Voglio che ritorniamo ad essere amici, come prima."
"Non lo so. Ci voglio pensare"
Fabio "Non possiamo parlarne invece domani? A ricreazione, se vuoi."
Sospiro e poi invio "Va bene, ma per poco tempo."
Fabio "Okay, allora ci vediamo domani a scuola...e mi dispiace ancora."
"A domani."
Finalmente finisco la conversazione ma subito dopo mi arriva una chiamata da parte di Miriam.
È la giornata: "chiamate tutti Stella?"
Mi sarò persa qualcosa.
Sbuffo e rispondo «Ehy.»
Miriam «Com'è andata?»
«Con Alessandro? Tutto bene.»
Miriam «Hai scoperto qualcosa?»
«Che cosa dovrei scoprire? È un ragazzo normale.»
Miriam «Stella...non è quello che credi. Perora non è stato a scuola ma appena verrà andremo da lui e faremo finta di volere della droga.»
«Miriam, stai delirando. Ma cosa ti preso?»
Miriam «Te l'ho già detto.»
«Va bene, allora andremo da quello e ti farò vedere che ho ragione io. Alessandro non è quel tipo di persona.»
Miriam «Certo, come no.»
«Vedremo domani.»
Miriam «Perfetto, a domani.»
«A domani.» chiudo la chiamata e poi mi metto sotto le coperte.
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Il Figlio del Boss
RomanceStella ha 16 anni ed è stata costretta a trasferisi in una delle città più belle d'Italia, Roma, a causa del lavoro dei suoi genitori. Qui si avvicinerà inevitabilmente a un ragazzo che la trovolgerà in un turbine di emozioni. Ma quando scoprirà l...