●Alessandro●
Il giorno seguente accompagno Stella a casa per assicurarmi che Luigi non la segua e poi torno a casa da Demon.
Passo tutta la giornata con Christian per discutere del piano e ci mettiamo d'accordo per domani pomeriggio.
Mi dovrò preparare psicologicamente.
Dopo l'affare dovrò farlo subito. Non posso perdere questa occasione.
In seguito Christian farà finta di uccidermi e io scapperò.Verso sera torno a casa e faccio il bagnetto a Demon.
Poi mi addormento, o quasi, con lui.
La mia testa è piena di pensieri. Manco poco e sarò libero.
Libero.
Adoro questa parola.Lunedì.
Il giorno è finalmente arrivato.
Mi sveglio e come al solito vado in ufficio.
Io e Christian ci scambiamo uno sguardo di intendimento e, dopo aver preso i documenti, salgo in macchina con mio padre.
Carmelo «Dovevi per forza portarti il cane?»
«Lo porto sempre con me. Mi guarda le spalle.»
Carmelo «È solo un animale.»
Resto in silenzio e guardo l'asfalto.
Dopo un'ora arriviamo al punto d'incontro e scendiamo dalla macchina.
Dopodichè non ci resta che aspettare.
Passa un'altra mezz'ora e vediamo arrivare diverse macchine e suv neri.
Carmelo «Sono arrivati. Mi raccomando. Non devi mostrare nessun segno di debolezza.»
«Non lo farò, padre.»
Un uomo, circondato da delle guardie di scorta, scende dall'auto e si avvicina verso di noi.
Anche noi facciamo lo stesso e arriviamo l'uno di fronte all'altro.
Demon inizia ad abbaiare senza motivo e io gli metto il guinzaglio.
Proprio adesso deve fare i capricci?
L'uomo guarda Demon e sorride divertito «È tuo questo bastardo?»
«Si.» dico severo
«È una bella razza.»
«Non siamo qui per parlare del mio cane.»
«Certo, ragazzo.»
«Avete i soldi?»
Carmelo «Sono 100 mila.»
«Si, li abbiamo. Portate le valigie.»
Due uomini si avvicinano con due valigie.
«In entrambe 50 mila.»
Demon ringhia e mi tira.
Carmelo «Alessandro, fai smettere il tuo stupido cane.» sussurra arrabbiato.
Guardo nella direzione di Demon e vedo lo scintillio di un distintivo.
Cazzo.
Mi volto verso mio padre che sta per prendere la valigia.
«No!» urlo ma mio padre l'ha appena presa.
Troppo tardi.
Immediatamente l'edificio si riempie di poliziotti e carabinieri.
Veniamo circondati e inizia una sparatoria.
Io mi abbasso e stringo Demon mentre corro verso un riparo.
Ci nascondiamo dietro delle casse mentre tutti continuano a sparare.
Mi sporgo per vedere che succede e noto l'uscita bloccata da tre uomini.
Non posso ucciderli...
Non voglio.
«Demon, io li distraggo. Tu corri e vai via, hai capito?!»
Gli indico la strada e lo lascio dietro le casse.
Corro verso i poliziotti e agito le braccia «Ehi! Sono qui!» alzo la pistola e sparo un colpo in alto.
Subito corrono verso di me e dietro di loro passa Demon correndo velocemente.
Poliziotto «Mani in alto!»
Alzo le mani e butto la pistola, poi mi spingono a terra e mi mettono le manette.Lasciate una stellina se vi piace, grazie ❤️
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Il Figlio del Boss
RomanceStella ha 16 anni ed è stata costretta a trasferisi in una delle città più belle d'Italia, Roma, a causa del lavoro dei suoi genitori. Qui si avvicinerà inevitabilmente a un ragazzo che la trovolgerà in un turbine di emozioni. Ma quando scoprirà l...