●Stella●
Dopo due settimane inizia la scuola e comincio a prepararmi indossando una maglietta che mi lascia scoperte le spalle, dei jeans e delle Vance nere.Ore 8:00.
Arrivo a scuola puntuale e salgo le scale arrivando al secondo piano. Dopodichè entro in classe e trovo la professoressa di italiano che comincia a fare l'appello.All'ora della ricreazione esco dalla classe e vado dai due miei amici che si trovano in cortile a chiaccherare. Mi avvicino a loro e Fabio si gira verso di me.
«Ehy.»
Fabio «Ehy...» si tocca i capelli in modo nervoso.
Miriam «Stella!»
«Mi siete mancati! Ci siamo visti poco durante l'estate ma adesso rimediamo.» sorrido.
Miriam «Chissà perché...» ride.
Rido anch'io e mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Fabio «Quindi...con il tuo ragazzo è una cosa seria, giusto?»
«Serissima.» sorrido.
Fabio «Sicura?»
«Certo che si, perchè?»
Fabio «Sono solo curioso.»
Miriam «Dai, ragazzi! Quest'anno usciremo di più. Iniziamo con sabato. Che ne dite di andare al bowling?»
«È perfetto. Che ne dici?» dico a Fabio.
Fabio annuisce «A che ora?»
Miriam «Alle sette.»
«Va bene.»
Fabio «Davanti l'ingresso?»
Miriam «Si. Adesso vado. Devo ripassare per l'interrogazione.»
«Va bene, ci vediamo.» la abbraccio prima che va via. Dopo mi giro verso Fabio che a quanto sembra è un po' in ansia «Tutto ok?»
Fabio «Sisi tutto okay. Stavo solamente pensando...»
«A cosa?»
Fabio «Non è niente di che, davvero.»
«Mhh fammi indovinare...si tratta di una ragazza, vero?»
Fabio «Può darsi...»
«E chi è?! Si trova qui in cortile? Scommetto che è bionda, alta con gli occhi azzurri.» rido e gli dò un leggero pizzicotto sul braccio «Dai, voglio saperlo.»
Fabio sorride «È tutto il contrario. Ha i capelli mori, gli occhi scuri...e un sorriso fantastico.» la guarda incantata.
Stella «Interessante...e il nome?»
Fabio fa un sospiro e si sposta un po' «È un segreto.»
Stella «Quanto siamo misteriosi oggi...» incrocia le braccia al petto «Tanto lo scoprirò anche da sola. Sono una brava investigatrice.»
Fabio «Si, Sherlock. Come no.» alza gli occhi al cielo.
Sorrido e poi sento la campanella suonare «Vado, sennò la professoressa si incavola.»
Fabio «Ok. Ci sentiamo dopo.» gli da un bacio sulla guancia.
Successiamente vado via e ritorno in classe. Mi siedo al mio posto e ascolto la noiosa lezione di francese.Ore 18:05.
Sento il campanello e mi alzo dal divano una volta posato il telecomando. Appena mi trovo all'ingresso apro la porta e vedo Alessandro vestito con una maglietta blu notte, jeans scuri e delle Vanse nere.
Alessandro «Ehy scusami se non sono venuto ma ti posso spiegare.»
«Sentiamo...di nuovo.» lo lascio entrare.
Alessandro «Sono dovuto partire con mio padre per degli affari di lavoro importanti.»
«Partire? E dove?»
Alessandro «Non posso dirtelo.»
«Ma che problema c'è? Non dirò niente a nessuno.»
Alessandro «Non posso.» si avvicina a lei «Adesso vorrei solo baciarti. Mi sei mancata tanto.»
«Va bene.» sospiro «Mi sei mancato anche tu.» mi avvicino e metto le braccia attorno al suo collo.
Alessandro «Tu di più.» la bacia.
Mi spinge al muro e comincia a baciarmi ovunque. Sospiro e mi sposto i capelli lasciando scoperto il collo.
Mi avvicina per i fianchi facendomi sentire la sua erezione e ansimo «Ale...mh...» poggia le sue labbra sul mio collo e mi lascia un succhiotto.
Alessandro «Dimmi...» continua a baciarla.
«Mi stai facendo impazzire...»
Alessandro «Tu lo hai già fatto.» sorride.
Sorrido e continuiamo a baciarci fino a rimanere senza fiato. All'improvviso sento l'urlo di mia madre «Cosa caspita state facendo??!! STELLA!!»
Alessandro si blocca «Mi scusi.»
Sabrina «Leva le mani da mia figlia! Santo cielo...»
Mi sposto dal mio ragazzo e incrocio le braccia al petto «Non stavamo facendo nulla...»
Sabrina «Si, certo.» fissa Alessandro.
Mi avvicino a lei e con gli occhietti dolci le dico «Mami che ne dici se facciamo una cena tutti insieme?»
Sabrina «Non dopo quello che ho visto.»
«Dai, dai dai dai dai-» lo ripeto senza fermarmi.
Sabrina «Va bene! Ma per poco.» sospira e si allontana andando in cucina «Vi conviene non fare nulla se volete cenare!»
Alessandro «Ho già chiesto scusa. Cos'altro vuole?»
Sabrina «Un po' di gentilezza e di attenzione prima di tutto!» dice rispondendo dalla cucina.
Alessandro «Mah.»
«Andiamo sul divano? Ci vediamo un po la tv nel frattempo che arriva mio padre da lavoro.»
Alessandro «Si...»
«Tutto okay?» ci sediamo sul divano.
Alessandro «Si. Ho una cosa per te.»
«Davvero? E che cosa?» dico curiosa.
Alessandro prende una scatolina e gliela porge «Spero ti piaccia.»
La prendo e la apro «Cazzo...» rimango a bocca aperta «Cioe...voglio dire...è fantastico! Meravigliso!» prendo il piccolo anello tempestato di pietre preziose e una piccola gemma al centro di colore lilla.
Il mio colore preferito!
Alessandro «Menomale.» ride.
«Lo adoro!» metto il piccolo anellino e poi lo abbraccio.
Alessandro «Ora direi che sei mia, gusto?»
«Solamente tua.» sorrido.
Alessandro «Per sempre.»
Sabrina «Ragazzi! A tavola!»
Sciogliamo l'abbraccio e poi andiamo in cucina. Ci sediamo a tavola mentre mia madre mette nei piatti le coscie di pollo alla diavola. Appena finisce di mettere i piatti con il cibo si sente il campanello.
Sabrina «È arrivato! Un attimo.»
Pochi minuti dopo vengono a tavola i miei genitori.
Leonardo «Non sapevo che avevassimo ospiti.» si siede.
Sabrina «È stato tutto all'ultimo minuto.»
Alessandro «Salve.»
Leonardo ricambia la stretta di mano e prende il suo piatto.
Sabrina «Tesoro vuoi un po di insalata?»
«Si, un poco.» avvicino il piatto.
Sabrina mette l'insalata e poi chiede fermandosi «E quell'anello da dove spunta?»
«Ah, ehm...me l'ha regalato Alessandro.» poso il piatto e intreccio la mano con la sua.
Leonardo indica le loro mani «Che vuol dire Stella?»
Stella «Che stiamo insieme...ufficialmente.»
Sabrina «Cosa?...» posa la forchetta.
Leonardo «Da quanto? E perchè non so nulla?»
Sabrina mette una mano sulla spalla del marito «Dai tesoro ci spiegheranno adesso tutto. Per filo e per segno, giusto?»
Muovo la gamba sfiorando quella di Alessandro per incitarlo ad aiutarmi.
Cavolo, sto facendo tutto sola!
Alessandro «Ehm, si. Questa cena è veramente buona.»
«Ale...» dico in un sussuro.
Alessandro «Si?»
«Perche non dici tu come ci siamo conosciuti?»
Alessandro «Ci siamo conosciuti in biblioteca...» dice a disagio.
«Già...»
Sabrina «Oh, allora...è fantastico, si. Vero amore?»
Leonardo «Ah, si.» fa un sospiro «Allora qualche volta puo venire tuo padre. Per stare tutti insieme.»
Alessandro «Mio padre è un tipo riservato...»
Leonardo «Tu parlane a casa e se vuole è il benvenuto.»
Alessandro «Grazie.»
Leonardo «Non c'è di che.»
Dopo continuiamo a cenare.
Sabrina «Oh, Ale se vuoi ho fatto anche la torta! Ne vuoi un pezzo?»
Alessandro «Si, grazie.»
Sabrina si alza e va verso il forno. Esce la teglia con la torta al cioccolato e la serve a tavola «Ecco qua.» taglia la torta e la mette nei piatti «Spero sia venuta buona.»
Leonardo «Sarà buona come tutte le altre volte.»
Sabrina sorride e da un bacio sulle labbra a suo marito.
Alzo gli occhi e mangio il primo boccone insieme ad Alessandro.
Leonardo nel frattempo che mangia chiede ad Alessandro «Allora...ho saputo che hai finito il liceo. Hai già qualche idea del lavoro che vorresti intraprendere?»
Alessandro «Non saprei...»
Leonardo «Dovresti pensarci già da adesso. Ci sono alcuni concorsi in questo periodo.» mangia l'ultimo boccone «Tipo per entrare in polizia, avvocato, finanza. Ci vogliono molti anni per studiare ma ne vale la pena, secondo me.»
Alessandro «Ah, polizia...non credo faccia per me.»
Leonardo «Pure io dicevo cosi del mio lavoro e invece? Sono diventato un avvocato ed è andata tutto per il verso giusto. Sono sicuro che troverai un mestiere che ti piace.»
Alessandro «Già...»
«Mamma, noi abbiamo finito.»
Sabrina «Perfetto, allora sparecchio. Voi se volete potete andare in salone.»
Alessandro «Grazie. Era tutto buonissimo signora.» si alza.
Sabrina «Puoi venire tutte le volte le vuoi.» comincia a sparecchiare.
Alessandro «Grazie, ma non vorrei approfittare della sua cordialità.»
Sabrina «Tranquillo! Per me non c'è nessun problema. Adoro avere ospiti a casa.»
Alessandro sorride «Grazie.»
Sabrina «Dai, andate. Qui ci penso io.»
Intreccio la mano con la sua e poi andiamo verso il salone mentre mio padre resta con mia madre.
Alessandro «Sono davvero gentili i tuoi.»
«Vedi? Sei ancora vivo e vegeto. Menomale che prima eri contrario.»
Alessandro «Non ero contrario. Lo trovo soltanto inutile.»
«Per me è utile. Voglio che sanno di noi.»
Alessandro «D'accordo.»
«Ecco.» mi avvicino e gli do un bacio.
Mi avvicina facendo aderire il mio corpo con il suo e riprendiamo a baciarci. Poi mi spinge al muro e con la mano scende delicamente fino ad arrivare alla mia gonna. Dopo la alza e stringo le gambe.
Alessandro «Perché non andiamo a casa mia?»
Mi mordo il labbro «A casa tua?»
Alessandro «Si.»
«Prima dovrei chiedere ai miei.»
Alessandro «Okay, chiedi.»
«Okay, un attimo.» mi sposto da lui e vado da mia madre «Mamma posso uscire con Alessandro?»
Sabrina «E dove?»
«Ehm...una passeggiata.»
Sabrina «Ma c'è freddo e poi tu domani devi andare a scuola.»
«Ma tornerò presto, dai.»
Leonardo «Stella, ascolta tua madre.»
Sbuffo e seccata vado dal mio ragazzo «Non vogliono. Domani ho scuola...e quindi...niente.»
Alessandro «Ah, okay...»
«Faremo un altro giorno, va bene?»
Alessandro «Si.»
Sorrido e lo bacio «Tra poco devi andare a casa o resti un altro po?»
Alessandro «No, vado.»
«Non vuoi rimanere?»
Alessandro «No. Ci vediamo domani.»
«Ah, si certo...»
Si dirige verso i miei e li saluta stringendogli la mano. Succesivamente viene da me e mi da un bacio prima di andare via.
STAI LEGGENDO
Il Figlio del Boss
RomantikStella ha 16 anni ed è stata costretta a trasferisi in una delle città più belle d'Italia, Roma, a causa del lavoro dei suoi genitori. Qui si avvicinerà inevitabilmente a un ragazzo che la trovolgerà in un turbine di emozioni. Ma quando scoprirà l...