●Stella●
Adagia le mani sui miei fianchi e, mentre riprende a baciarmi, comincia lentamente ad entrare dentro di me «Oddio Ale!...» mi mordo il labbro per cercare di sopportare il dolore e lo lascio continuare.
«Scusami amore. Ti prometto che dopo sarà bellissimo.»
Comincia a spingere lentamente e noto piccole macchie di sangue sul lenzuolo bianco «Mhh Ale...piano...» stringo con una mano la coperta.
Alessandro «Scusa...» ansima.
Spinge sempre di più e mi scappa un gemito «Ahhh Ale!» prendo un respiro e metto le gambe attorno al suo bacino.
Alessandro «Si-si...mio dio...sto-sto per venire!»
Gemo sempre di piu ad ogni sua spinta decisa e lo guardo negli occhi.
«Vieni con me!» respira affannosamente.
Continua piu veloce e stringo le coperte «Oddio!! Ale....Ahh sii...» urlo e veniamo insieme guardandoci negli occhi.
«Ohh! Sii!»respira velocemente e si appoggia a lei.
Riprendiamo fiato e gli accarezzo i capelli per allontanare il ciuffo vicino la fronte.
«Ti è piaciuto? Perchè se non ti è piaciuto puoi dirmelo, insomma non mi offendo...» dico senza sosta.
Alessandro «Stella è stata la cosa più bella che abbia mai fatto. È stato tutto magnifico. Sei perfetta.» la bacia.
Mi spunta un sorriso sulle labbra «Davvero? Pensavo di combinare un casino.»
Alessandro «Stella...io-io ti amo. Non so se sono troppo frettoloso, ma questo è quello che provo per te. Io voglio stare con te, ogni singolo giorno. Ti amo dal primo giorno che ti ho vista e quel sentimento non fa altro che aumentare.»
«Ti amo anch'io, tantissimo. È la prima volta che provo tutto questo e per me è nuovo ma so che voglio stare con te, solamente con te.» gli accarezzo il viso e lo bacio dolcemente.
Alessandro «Anch'io.»
Mi bacia sul collo e poi ricominciamo a fare l'amore per tutta la notte finchè poi non ci addormentiamo.L'indomani, ore 9:10.
Mi sveglio e mi guardo attorno «Ale?»
Osservo la stanza ma non vedo nessuna traccia di Alessandro.
Sposto le lenzuola e mi alzo dal letto «Brr che freddo...» riprendo il mio abito e mi rivesto.
Vado verso la porta e la apro per capire dov'è finito il mio ragazzo.
Ma dov'è andato?
E se era tutta una messa in scena?
E se mi ha usata?!
Non può essere vero.
Lui non lo farebbe mai.
Mi ha pure detto che mi ama...
Arrossisco al solo ricordo di ieri e all'improvviso noto Alessandro con un enorme vassoio nelle mani venire verso di me.
«Hai svaligiato una cucina per caso?» rido.
Alessandro «No, amore. Ho fatto la spesa e, siccome non sapevo cosa ti piacesse per colazione, ho comprato un po' di tutto.»
«Hai indovinato praticamente tutto.» guardo il vassoio con i cornetti, due tazze con latte e caffè, fette biscottate con la marmellata e il miele, una tazza di cioccolata calda, dei waffles con la nutella e infine dei biscotti.
Alessandro «Menomale. Siediti sul letto.» posa il vassoio e toglie il lenzuolo sporco.
Mi siedo e prendo la cioccolata calda e dei biscotti.
Alessandro «Vuoi una mia maglietta?»
Allontano la tazza dalle mie labbra e dico «Si, meglio.»
Alessandro «Tieni questa felpa. Le magliette le ho finite.» prende una felpa dall'armadio e gliela dá.
La prendo e la indosso «Ecco fatto.»
Ritorno a mangiare e chiedo «Tu non vuoi niente da mangiare?»
Alessandro «Si.» si siede accanto a lui.
Facciamo colazione e appena finiamo allontaniamo il vassoio dal letto.
Alessandro «Hai chiamato i tuoi?»
«Cavolo, i miei!!» mi alzo subito dal letto e prendo il telefono.
Lo accendo e noto le 37 chiamate perse e infine dei messaggi da parte di mia madre.
Oddio...
Alessandro «Che succede?»
«Succede che dovevo avvissarli ieri e non l'ho fatto!» dico e subito cerco il numero di madre per chiamarla.
Alessandro «Ah...»
La chiamo e mia madre risponde immeditamente.
Sabrina «Stella!!! Stai bene?! Cosa ti è successo?!! Ho chiamato subito la polizia e....oh mio Dio Stella, ma cosa ti è saltato in mente?!» urla.
«Mamma, calmati, mi ero solo dimenticata...»
Sabrina «"Dimenticata"?? Ci hai fatto prendere un colpo!!!»
Alessandro si intromette «La polizia!? Stella dammi il cellulare!» le toglie il cellulare dalle mani e lo spegne.
«Ale cosa stai facendo?! Mia madre mi ammazza appena torno a casa! Dammi il cellulare!»
Alessandro «E mio padre ucciderà me e te se viene la polizia! Ti accompagno subito a casa tua. Dobbiamo andarcene!»
«Calmati! Ma cosa ti è preso? Se mi avessi fatto parlare con mia madre avrebbe detto alla polizia di non intervenire.»
Alessandro «Dobbiamo andare via. Ora. Prendi le tue cose. Non possono trovarci qui!»
«Mi dici cosa c'è che non va? Se vengono possiamo dirgli che siamo stati semplicemente a casa.»
Alessandro «No, non puoi capire. Andiamo.»
«Allora spiegamelo!» mi alzo e mi tolgo la sua felpa. Dopodichè prendo il mio vestito e le scarpe.
Alessandro «È complicato! Sbrighiamoci.» mette le scarpe.
Mi rivesto e in poco tempo sono pronta insieme a lui «Adoro le situazioni complicate quindi perchè non me ne parli appena usciamo? Sono la tua ragazza, no? Allora dovresti parlare con me.»
Alessandro «È troppo complicato. Andiamo.»
Usciamo dalla stanza e poi di casa «Non ti fidi di me per caso?»
Alessandro «Non c'entra niente la fiducia. Ora basta.»
Rimango in silenzio e prendiamo il primo taxi che si ferma vicino a noi.
Perchè non ne vuole parlare?
Cosa mi nasconde?
Sbuffo e il taxista guida fino ad arrivare a casa mia.
Arriviamo e, appena bussiamo, veniamo aperti dai miei genitori che a quanto sembra sono molto...furiosi con me e il mio ragazzo.
Alessandro «Sentite, mi dispiace...»
Sabrina «Dovevate avvissare!! Dove siete stati?!?-»
Leonardo «E cosa avete fatto?!! Si può sapere?!!» urla.
Rimango in silenzio e dico a voce bassa «Non è stata colpa di Alessandro. Dove avvisarvi...»
Alessandro si intromette «Siamo andati al LunaPark ma era tardi e siamo andati a casa mia...»
Sabrina «Oddio, e cosa avete fatto?!? Potevi benissimo tornare a casa! Ti poteva venire a prendere tuo padre!!»
Stella «Non volevo disturbare e ho dormito a casa sua ma...non abbiamo fatto nulla.»
Lorenzo «Basta. Io e tua madre non vogliamo sentire piu scuse. Rimarrai in punizione finchè non te lo dico io.» dice rigido.
«Ma papà ti ho detto che non lo farò più!» alzo la voce involotariamente.
Lorenzo «Ti ho detto basta!!» sovrasta la voce di sua figlia.
Mi zittisco e incrocio le braccia al petto.
Alessandro «Mi scusi l'intrusione ma non è colpa di sua figlia. Eravamo stanchi e siamo andati a casa mia. Era più vicina di qua.»
Lorenzo «Non c'era bisogno. Mia figlia poteva benissimo chiamarmi.» la guarda.
Sospiro e guardo di sfuggita Alessandro.
Che casino...
Alessandro «Eravamo stanchi. Non volevamo disturbare. Ci siamo addormentati subito.»
Lorenzo «Poteva chiamare prima e non l'ha fatto quindi resta in punizione fino a quando lo dico io. Adesso basta.»
Sabrina «Stella, entra.»
Alessandro «Va bene, come vuole.» le dà un bacio «Vengo domani.»
«Si. A domani...» sbuffo ed entro a casa. Subito dopo mio padre chiude la porta.
Velocemente salgo le scale e vado in bagno. Sistemo gli asciugamani e poi mi tolgo il vestito e le scarpe.
Ho bisogno di una doccia dopo ieri sera...
Entro dentro la vasca e metto l'acqua tiepida.
Mi sciacquo e chiudo gli occhi ripensando ai baci di Alessandro, le sue mani che mi toccano ovunque, i suoi sguardi.
È stato così...perfetto.
Involontariamente sorrido e riapro gli occhi.
Devo avvisare pure Miriam!
Appena finisco di farmi la doccia esco dalla vasca e mi asciugo. Metto l'asciugamano attorno al corpo e mi dirigo in camera. Dopo aver finito tutto mi vesto e metto un vestito a maniche lunghe per stare a casa. Recupero il cellulare e chiamo immediatamente la mia amica per raccontargli quello che è successo stanotte.
Dopo pochi secondi mi risponde e dico «Ehy!»
Miriam «Stella!!»
«Indovina cos'altro è successo con Alessandro!»
Miriam «L'avete fatto!!»
«Sii!» dico ridendo.
Miriam «Raccontami ogni dettaglio!»
«Siamo andati prima al Luna park e poi siamo andati a casa sua. Ho scoperto che era vergine pure lui quindi è stata la prima volta per entrambi. È stato fantastico anche se prima ho sentito un po di dolore.»
Miriam «E poi? Cioè è dotato?? Come lo faceva??»
«Lo faceva benissimo. È stato davvero piacevole. Mi è piaciuto tantissimo e lui ha apprezzato l'intimo trasparente.»
Miriam «Te l'avevo detto!»
«Grazie. Menomale che mi hai aiutata.»
Miriam «Poi che ti ha fatto?»
«Niente. Abbiamo fatto l'amore tutta la notte e sono rimasta a casa sua. La cosa peggiore è che i miei mi hanno messa in punizione perchè non sono tornata a casa e non ho chiamato.»
Miriam «Ah, quindi niente sesso?»
«Forse viene domani a casa mia.»
Miriam «Lo rifarete?»
«Non so.»
Miriam «Capito. E per quanto sei in punizione?»
«Fino a che non lo dice mio padre. Si è incavolato di brutto.»
Miriam «Ma i tuoi sanno che hai fatto sesso?»
«Assolutamente no!»
Miriam «Ahahah anche i miei non lo sanno!»
«Mi ucciderebbero.»
Miriam «Immagino. Comunque adesso vado. Ci vediamo a scuola. Ciao!»
«Ok, a domani!» chiudiamo la telefonata e mi sdraio sul letto.Ore 14:02.
Vado a tavola e resto in silenzo mentre i miei mangiano.
Sbuffo e mi alzo lasciando il piatto con tutta la pasta.
Sabrina «Non mangi?»
«Non mi va.» li lascio in sala da pranzo e salgo velocemente in camera. Poco dopo vedo mia madre entrare in camera mia.
«Cos'altro c'è?» chiedo e sbuffo.
Sabrina «Ci dispiace per prima ma capisci. Se tua figlia scompare per tutta la notte e non chiama...»
«Si mamma lo so...avrei dovuto chiamare.»
Sabrina «Ci siamo preoccupati cosi tanto. Avevamo pure pensato che ti avesse rapita!» dice con gli occhi lucidi, sul punto di piangere.
Mi avvino a lei e l'abbraccio «Mamma, va tutto bene. Sono qui e non mi è successo nulla.»
Sabrina ricambia «Non farlo mai piu.»
«Si, mai piu.» sospiro.
Sabrina scioglie l'abbraccio e fa un sospiro «Domani viene Alessandro?»
Annuisco «Può venire, vero?»
Sabrina «Per poco.»
«Si, pochi minuti.»
Sabrina «Va bene. Vado da tuo padre.»
Annuisco e la lascio andare via.L'indomani, ore 10:10.
Mi arriva una chiamata e vedo che è Fabio. Rispondo e gli dico «Ehy Fabio.»
Fabio «Ehy! che ne dici di uscire con me e andiamo al parco?»
«Purtroppo sono in punizione...»
Fabio «Allora posso venire io, ti va bene?»
«Certo! Mi va benissimo. Ho davvero bisogno di compagnia.»
Fabio «Ok, arrivo fra qualche minuto.»
«Va bene. Ti aspetto.» poi chiudo la telefonata e lo aspetto sul letto.
Dopo qualche minuto arriva ed entra dentro la mia stanza con in mano una piccola confezione colorata.
Mi alzo e dico «Ma cosa hai portato?»
Fabio «Dei dolcetti. Cioccolato e fragole.»
«Oddio, ti adoro!» sorrido e prendo i dolcini una volta scartata la confezione.
Fabio li adagia sul letto facendo attenzione e si siede insieme a lei.
«Devi portare questi dolcini più spesso!» mangio una piccola fragola con la glassa.
Fabio «Va bene.» sorride «Approposito...come va con Alessandro?»
«Alla grande.» dico felice.
Fabio «Ah, capisco. Ti ha mai fatto conoscere suo padre?» si informa.
«No...ma lo conoscerò. Non c'è fretta.»
Fabio «Ah, okay. Oggi vi siete visti?»
«No, penso che viene oggi pomeriggio se non ha impegni.»
Fabio «Se è il tuo ragazzo dovrebbe mettere da parte tutti i suoi impegni per venire da te, no?»
«Certo che si. Verrà.»
Fabio «Va bene. Ma sai quando finirà questa punizione?»
«Purtroppo no, perche?»
Fabio «Volevo uscire con te...» la guarda «Di sera se ti fa piacere.»
«Ti farò sapere. Cercherò di convincere i miei.»
Fabio «Tranquilla. Aspetterò tutto il tempo che vuoi.»
«Grazie.» sorrido e l'abbraccio.
Fabio ricambia e sposta una ciocca di capelli lontano dal suo viso.
Guardo ogni suo gesto e nel frattempo osserva le mie labbra e poi gli occhi.
Mi sposto instintivamente e a disagio dico «Ehm...penso che porterò questi dolcetti in frigo. Tu aspetta qui, farò subito.»
Fabio «Ah, si certo.» si passa in modo nervoso una mano tra i capelli.
Prendo i dolcetti e senza dire una parola esco dalla stanza.
Oddio...ma cosa stava facendo?!
Forse ho pensato male io...
Sabrina «Tesoro, rimane a mangiare il tuo amico?»
«Ti faccio sapere. Vado da lui e gli chiedo se vuole rimanere.»
Sabrina «Va bene.»
Salgo poi le scale ed entro «Eccomi. Mia madre vuole sapere se vuoi rimanere pure a pranzo.»
Fabio «Si, non ho nessun impegno. I miei sono a lavoro quindi sarei rimasto da solo a casa.»
«Va bene. Un attimo che avviso mia madre.» riesco dalla stanza e, urlando dal piano di sopra, dico a mia madre che Fabio rimane a mangiare con noi. Lei di rimando mi dice va bene e poi rientro in stanza. «Problema risolto!»
Mi siedo vicino a lui e poi riprendiamo a parlare della scuola, delle uscite e infine della mia relazione con Alessandro.Ore 13:20.
Mia madre ci chiama per andare a mangiare e noi usciamo dalla stanza. Arriviamo in cucina e ci sediamo.
Sabrina «Ho preparato la pasta con il pesto fatto in casa.»
Fabio «Sarà buonissima.»
Sabrina «L'ho fatta poche volte speriamo bene.» sorride e poi mette i piatti a tavola.
Appena arriva mio padre cominciamo a mangiare la pasta e le bruschette con i pomodorini.
Leonardo «Fabio, tra poco finisci il liceo, no?»
Fabio «Si, manca davvero poco.» sorride.
Leonardo «Sai che cosa hai intenzione di intraprendere dopo?»
Fabio «Sicuramente l'università e poi penserò al lavoro.»
Leonardo guarda Stella e poi lui «Oh, perfetto.»
Fabio «Vorrei provare a vedere qualche corso d'informatica o trovare un università adatta a questo.»
Leonardo «Sei un ragazzo davvero in gamba. Ce ne sono pochi così.» annuisce soddisfatto.
Sbuffo e poi dico «Mamma, c'è anche il dolce?» cambio discorso.
Sabrina «Ho fatto solo una crostata con la marmellata di ciliegie.»
«Buona! È già pronta?»
Sabrina «Si, l'ho lasciata in forno. Ora la prendo.»
Dopo mia madre si alza e mette a tavola la crostata.
Mhh, che odorino!
«Ne voglio una fetta!»
Sabrina «Stella, prima gli ospiti.» mette nel piatto di Fabio una fetta di crostata.
Roteo gli occhi seccata e aspetto la mia porzione.
Dopo che mi dà il dolce riprendiamo a mangiare e poi finiamo. Successivamente saliamo in stanza e ci sediamo sul mio letto.
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Il Figlio del Boss
RomanceStella ha 16 anni ed è stata costretta a trasferisi in una delle città più belle d'Italia, Roma, a causa del lavoro dei suoi genitori. Qui si avvicinerà inevitabilmente a un ragazzo che la trovolgerà in un turbine di emozioni. Ma quando scoprirà l...