●Alessandro●
Entro in macchina con mio padre e lui accende il motore.
Restiamo in macchina per un'oretta e poi arriviamo in una casa.
Lui scende con una scatola e io lo aspetto in macchina.
Quando torna non ha più la scatola.
Facciamo altre quattro fermate e poi torniamo a casa. Io esco per fare la spesa e poi mi preparo la cena.
Appena finisco mi butto sul letto sfinito e ripenso al momento in cui ero con Stella.L'indomani.
Mi alzo come ogni mattina ed esco per lavorare. Mi dirigo in piazza e nei vari quartieri e poi torno a casa nel tardo pomeriggio. Nel momento in cui entro a casa trovo mio padre che fa sesso con una prostituta sul divano. Rimango scioccato e scappo via lasciandomi dietro le urla di mio padre. Faccio una passeggiata per togliermi dalla testa quell'immagine e poi prendo il bus.
Ho bisogno di vedere Stella.
Mi apre un uomo alto con i capelli sbrizzolati e un accenno di barba. Credo che sia suo padre.
«Salve.»
Leonardo «Salve.» lo guarda «Sei un amico di mia figlia?»
Alessandro «Si, un amico. Lei è in casa?»
Leonardo «Al momento no. È casa di una sua amica.»
Alessandro «Quando torna?»
Leonardo «Dopo cena.» afferma.
Alessandro «Va bene, grazie.» mi volto e mi siedo sui gradini aspettando che torni la mia ragazza.21:30.
Cammino avanti e indietro da ore ormai.
Sospiro e guardo l'orologio.
Forse torna più tardi.
Aspetto ancora un po' e finalmente la vedo. Mi nascondo. Voglio farla spaventare.
La guardo avvicinarsi mentre prende le chiavi di casa e all'improvviso la afferro da dietro coprendole la bocca con la mano.
La libero per scansarmi al colpo alle parti basse.
«Ehy, sono io!»
Stella «Mi hai fatto venire un colpo!» prendo un lungo respiro.
«Scusami. Volevo farti uno scherzo» sorrido imbarazzato.
Stella «E ci sei riuscito bene a farmi spaventare.» accenna un sorriso e si avvicina per dargli un bacio «Sei rimasto qui ad aspettarmi?»
«Si, metà pomeriggio fino ad ora.» la avvicino a me.
Stella «Sei veramente pazzo.» dice a un soffio dal suo viso.
«Pazzo di te.» la bacio ancora un po'.
Stella sorride e poi si scosta dalle sue labbra «Vuoi entrare a casa o facciamo una passeggiata?»
«No, sono venuto solo per vederti.»
Stella «Ma sono venuta adesso. Possiamo stare un po insieme, no?»
«É tardi per me. Devo andare o mio padre si lamenterà.» sospiro dispiaciuto.
Non voglio ricevere un altro schiaffo.
Ho ancora il segno.
Stella «Capisco...ma domani ci vediamo, giusto?»
«Non lo so...Forse devo lavorare con mio padre.» mi nascondo per non fargli vedere la mia guancia.
Stella gli passa una mano sulla guancia «Lo fa sempre?...» lo guarda negli occhi «Ieri sei cambiato tutto d'un tratto...eri così distaccato.»
Tolgo la sua mano facendo finta di nulla «Fare cosa?»
Stella «Si comporta sempre in quel modo con te?»
«Quale modo?» rido facendo finta di non capire.
Stella «Sai cosa intendo.» lo guarda seria.
«No, non lo so.» divento serio anch'io.
Perché si deve intromettere?
Stella «Perchè non vuoi parlarne? Non ti fidi di me?»
«Parlare di cosa, Stella? Non c'è niente di cui parlare.» mi allontano un po'.
Stella «Parlare di ieri. Di quello che è successo.»
«Non è successo niente.» dico stufo.
Ma cosa vuole?
Stella «Perchè non vuoi dirmelo? Con me puoi parlarne, lo sai.»
«Cosa sei? Uno psicologo? Non c'è nulla che non va. Fa solo il padre.»
Stella «Non sono uno psicologo ma la tua ragazza. I tuoi problemi sono anche i miei quindi vorrei capire che cos'è che non va.»
«Ti ho detto "niente". Se avessi un problema certamente non sarebbero affari tuoi.»
Stella «Grazie della considerazione.»
«Sei la mia ragazza. Fai la ragazza allora.»
Stella «Io non ti capisco! Siamo una coppia, no? Dovremmo dirci tutto!» dice infastidita.
«Le coppie non fanno queste cose! Non si dicono i segreti. Quello lo fanno gli amici!»
Stella «Ma tu dovresti fidarti di me! Sono la tua ragazza e vorrei aiutarti in qualche modo! Non puoi fare il riservato per sempre.»
«Le ragazze non fanno queste cose!»
Stella «E cosa fanno le ragazze?!» chiede alzando la voce.
«Non lo so!»
Stella «Beh, io invece si! Quindi dovresti ascoltarmi per una volta!»
«Per una volta?! Stiamo insieme da poco! Come fai a dirlo! Perché dovresti farti i cazzi miei!? Mio padre fa il padre! Non ho nessun problema! I problemi li hai tu!»
Stella «Sei insopportabile!! Non solo voglio aiutarti ma mi rispondi così! Sembri un bambino che non crescerà mai!» grida.
«Bene! Non ho bisogno del tuo aiuto!»
La porta della casa si apre e compaiono i genitori di Stella domandandoci che cosa stia succedendo.
Stella «Non succede proprio niente. Stava andando via.» risponde e incrocia le braccia al petto.
«Si, stavo andando via.» mi viene una stretta al cuore e la guardo un'ultima volta prima di andare via.
Ritorno a casa incazzato ma trovo mio padre pronto a darmi un'altra delle sue lezioni.●Stella●
Non sento Alessandro da giorni e io non mi faccio viva in biblioteca.
Non so proprio che pensare...Ore 15:20.
Mi arriva un messaggio da parte di Fabio e lo leggo: "Ehy, che ne dici di uscire stasera? Alle 21:30. Ti vengo a prendere io e stiamo insieme, che ne dici?"
Ci penso un po su e poi accetto di uscire con lui.
Mi farà stare bene uscire con Fabio.
Non lo vedo da tanto.Ore 20:00.
Mi comincio a sistemare e indosso un vestitino dorato che mi risalta il decoltè e le forme e infine metto delle scarpe alte con il tacco. Dopo raggiungo il bagno e mi trucco mettendo un filo di mascara e un rossetto nude.
Perfetto!Ore 21:28.
Mi arriva un messaggio da Fabio dicendomi che è davanti casa e io esco una volta salutato i miei. Arrivo davanti la sua vespa e osservo Fabio vestito con un una camica blu notte arrotolata dalla maniche, un jeans nero e le Adidas blu.
Fabio rimane incantato ed esclama «Cavolo...Stella sei fantasica stasera.»
Sorrido per il complimento e mi sistemo il vestito dai lati.
Forse è un po' troppo...corto?
Fabio «Dai, andiamo.»
Annuisco e salgo in sella alla moto insieme a lui.
«Dove andiamo di bello?»
Fabio «Lo vedrai una volta arrivati.»
Metto le braccia attorno al suo busto e poi mette in moto «Va bene. Allora andiamo.»
Fabio «Ti divertirai, tranquilla.»
Speriamo, ne ho bisogno...Ore 21:50.
Arriviamo davanti un pub e parcheggiamo. Successivamente entriamo dentro il locale sommerso da ragazzi e ci facciamo spazio tra la folla intenta a ballare e a bere ogni tipo di cocktail esistente.
Tengo la mano di Fabio per non perdermi e arriviamo davanti al bancone.
Fabio «Vuoi qualcosa da bere prima di cominciare a ballare?»
«Ehm...dell'acqua?»
Fabio ride «Non danno anacolici nelle discoteche.»
Mi mordo il labbro inferiore «Allora prendo una...vodka alla pesca.» dico la prima bevanda che mi è venuta in mente.
Fabio attira l'attenzione del barman e ordina una vodka per me e un long island per lui. Una volta preso gli alcolici ci dirigiamo verso gli altri ragazzi e cominciamo a ballare. Mi metto a ridere per il modo buffo in cui balla e gli domando «Una robot dance? Sul serio?»
Fabio ride insieme a lei e l'avvicina dai fianchi «Te l'ho detto che ti saresti divertita.» le sposta i capelli dal viso.
«Mh, diciamo che ci stai riuscendo.» bevo un sorso di vodka.
Fabio «Menomale.» sorride e poi la guarda negli occhi «Hai dei bellissimi occhi sai?»
«Credo che tu abbia bevuto tantooo!» rido.
Fabio «Dico davvero. Sei perfetta. Qualunque ragazza vorrebbe essere come te.» scende la mano sul fianco lentamente.
«Ah, si?»
Mi gira un po' la testa ma sostengo lo stesso il suo sguardo.
Fabio «Eccome.» si avvicina lentamente restando a un soffio dal suo viso «E non sai quanta voglia ho di baciarti adesso...»
«Fabio...io...»
Fabio «So che mi vuoi pure tu...» mette una mano sulla sua guancia e si avvicina alle sue labbra dolcemente.
«No, davvero...io...» mi sposto bruscamente e mi piego in avanti vomitando tutto l'alcool che ho in corpo.
Cazzo...
Fabio «Stella!»
«Credo di non sentirmi bene...vedo tante luci.» dico ansimante.
Fabio «Vieni, ti aiuto.» le dà una mano.
Stella «Cavolo, vedo tutto girare...»
Fabio fa un sospiro «Ti accompagno a casa, dai.»
Stella «Mhh si.»
Appena usciamo cerco di camminare bene senza barcollare e ci dirigiamo verso la vespa.Ore 10:20.
Mi sveglio sentendo la radiosveglia e appena apro gli occhi sento un dolore atroce alla testa.
Dio, sta scoppiando...
Mi alzo dal letto con cautela e levo i tacchi che mi sono dimenticata di togliere stanotte.
Approposito...ma che è successo a fine serata? Ho bevuto e...poi?
Sbuffo.
Ne parlerò con Fabio.
Vado verso la cucina e prendo da uno scaffale un'aspirina.
Spero che adesso passi...
Vado subito in stanza e mi butto sul letto addormentandomi un altra volta.Ore 16:00.
Chiamo Fabio e appena risponde gli dico «Ehy.»
Fabio «Stella, come stai?»
«Sono un po' frastornata ma sto bene.»
Fabio «Mi dispiace. Non doveva andare a finire cosi la serata.»
«È stato lo stesso bella, tranquillo.»
Fabio «Mh, va bene.»
«Fabio, posso chiederti una cosa?»
Fabio «Si, dimmi.»
«Che cos'è succeso prima che mi sono sentita male?»
Fabio si affretta a dire «Stavamo semplicemente ballando con i cocktail in mano e ti sei sentita male tutto ad un tratto, non ricordi?»
«Non tanto. Menomale che c'eri pure tu. Pensavo di aver fatto qualche figura di merda.» rido.
Fabio «A parte vomitare in pista nulla di grave.» ride.
Rido anch'io e rimaniamo a parlare al cellulare.※Dopo due settimane※
Alessandro non si fa vedere per altre due lunghissime settimane e io mi distraggo con Fabio che mi porta a ballare di sera o al cinema di pomeriggio.
È così divertente stare con lui, è piacevole la sua compagnia.
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Il Figlio del Boss
RomanceStella ha 16 anni ed è stata costretta a trasferisi in una delle città più belle d'Italia, Roma, a causa del lavoro dei suoi genitori. Qui si avvicinerà inevitabilmente a un ragazzo che la trovolgerà in un turbine di emozioni. Ma quando scoprirà l...