Capitolo 13.

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Yoongi rimase a dir poco pietrificato da quel gesto così inopportuno e inaspettato, tanto che non si mosse per svariati secondi.

Quei pochi istanti sembrarono anni ad Hoseok, che attendeva impaziente una qualche reazione.

Il più grande portò subito lo sguardo sulla mano, per poi alzarsi di scatto, facendo addirittura cadere la sedia su cui era seduto.

"Jung, si può sapere cosa ti è saltato in mente?"

"Io..." Disse Hoseok tentando di fare il finto tonto.

"Mi puoi spiegare cosa stavi cercando di fare?" Continuò Yoongi con un tono che lasciava intendere quanto si sentisse in panico in quel momento.

"Non stavo cercando di fare proprio niente, Min" rispose Hoseok, quasi offeso dal tono così allarmato del più grande.

"E allora dimmi per quale motivo mi hai messo la mano sulla coscia in quel modo"
Chiese l'altro in modo inquisitorio con la sua voce profonda.

"Stavo semplicemente cercando di vedere meglio il libro, non c'è bisogno di agitarsi tanto".

Detto ciò, il più giovane si alzo stizzito, raccolse la sedia che Yoongi aveva fatto cadere poco prima, lanciò a quest ultimo uno sguardo pieno di risentimento, per poi uscire rapidamente dall'aula.

Lasciato solo, il più grande realizzò pienamente quanto si sentisse confuso da tutta quella situazione.
Sentiva ancora il calore della mano di Hoseok sulla sua coscia, e questo lo metteva in agitazione, perchè in fondo non riusciva a negare a se stesso quanto quella sensazione, breve ma intensa, fosse stata piacevole.

D'altra parte, Hoseok, appena ebbe oltrepassato la soglia dell'aula, si mise a camminare a tutta velocità per i corridoi, tentando di sfogare la sua agitazione.

Non sapeva cosa gli fosse preso, con quel gesto così avventato aveva veramente rischiato grosso.
Quando aveva visto Yoongi alzarsi così di scatto, aveva temuto il peggio.
Nonostante fosse riuscito a mantenere un tono sicuro e apparentemente tranquillo, dentro aveva sudato freddo.

E anche se non l'avrebbe mai ammesso davanti a nessuno, soprattutto a se stesso, provava una punta di delusione per il fatto che, nonostante la sensualità di quel gesto, l'altro non sembrasse minimamente ricambiare.

Immerso in questi pensieri, arrivò finalmente alla sua camera.
Si buttò sul letto è iniziò a pensare a come poter portare avanti il suo piano nonostante il fallimento di quel pomeriggio.

My religion is you. || Yoonseok || Sope Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora