Capitolo 22.

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Nei giorni successivi, la confusione di Hoseok non faceva che crescere.
Non sapeva cosa pensare riguardo a ciò che sentiva.
Il punto era proprio questo: cosa sentiva per Yoongi?

Solo una cosa era certa: parlare e confrontarsi sull'accaduto gli sarebbe servito.
Tuttavia trovare un'occasione per stare da solo con lui era diventato impossibile.

Il maggiore faceva di tutto per evitarlo: quando si incrociavano in giro per il monastero, non lo salutava nemmeno, e trovava sempre nuove scuse per annullare le loro lezioni private.

Questo silenzio gli faceva male, e cominciò a stare ancora peggio quando realizzò che, probabilmente, quegli atteggiamenti distaccati erano la risposta che cercava: Yoongi si pentiva di ciò che era successo, e non voleva avere più niente a che fare con lui.

Era vero che Yoongi si pentiva, ma solamente perché ora era come se si fosse rivelato un nuovo mondo ai suoi occhi.

All'improvviso non esisteva più solamente la realtà del convento e i suoi amati studi, a cui aveva giurato di dedicare tutta la sua vita, ma si era aperta una nuova, bellissima strada di fronte a lui, e il pensiero di percorrerla e abbandonare tutte le sue certezze, lo spaventava terribilmente.

Per questo, più sentiva di aver bisogno di Hoseok, più si obbligava ad evitarlo con tutte le sue forze.

Tuttavia dovette affrontare la situazione quando arrivò il momento della confessione.

Aveva cercato di convincere Taehyung del fatto che non potesse più svolgere quel compito, dicendo che aveva altre cose di cui occuparsi, ma l'abate era stato irremovibile.

E così ora si ritrovava in quel solito confessionale, ad aspettare Hoseok e a pregare perché quest ultimo non riconoscesse la sua voce, specialmente ora che la situazione era diventata ancora più complicata.

"Quali sono i tuoi peccati, fratello?" 
Disse non appena il minore prese posto dall'altra parte della grata.

"Non lo so, padre. Non riesco a capire quali siano i miei errori. Mi sono sempre chiesto se le persone mi trattassero male perché sono cattive o perché sono io che sono sbagliato.
Ma più il tempo passa, più mi rendo conto che il mio destino è essere deluso da tutti quelli che mi stanno intorno. 

Non appena mi sembra di aver trovato una persona con cui poter essere me stesso, a cui poter dire tutto, e che mi aiuti a lasciarmi il passato alle spalle, ecco che quella mi abbandona senza dire nulla.
E così rimango solo con me stesso a chiedermi per l'ennesima volta dove ho fallito.
Farei qualsiasi cosa per capire cosa c'è che non vada in me, perché il destino non vuole lasciarmi vivere felicemente"

Hoseok riversò tutto quello che teneva dentro da troppo tempo, e mentre parlava la voce gli si spezzò e gli occhi gli si riempirono di lacrime.

Non attese nemmeno che il maggiore lo congedasse, e uscì in fretta dal confessionale.

Dall'altra parte, Yoongi non avrebbe comunque avuto la forza per pronunciare la formula rituale, perché anche lui era sul punto di piangere.

Si sentiva un'egoista, aveva dato importanza solo a se stesso.

Credeva che fare finta che non fosse successo nulla e ignorare Hoseok avrebbe riportato tutto alla normalità, e che nessuno avrebbe sofferto.

Ma non si era reso conto che con la sua indifferenza stava distruggendo quel ragazzo con cui aveva condiviso tanto, e a cui teneva molto, nonostante cercasse di negarlo.

My religion is you. || Yoonseok || Sope Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora