Capitolo 12.

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In quelle settimane Jimin era diventato un'altra persona: non era più irrequieto e tormentato, ma saltellava gioiosamente da un posto all'altro, era sempre gentile con tutti e non vedeva l'ora che arrivasse il suo turno in cucina per incontrare Jin, al quale era sempre più legato.

Lo stesso non si poteva certo dire per Hoseok. Egli, al contrario dell'amico, diventava ogni giorno sempre più nevrotico e irritabile. Inoltre, era profondamente deluso e demotivato, poiché,nonostante tutti i suoi sforzi, Yoongi sembrava non reagire in alcun modo a tutte le sue provocazioni.

Il più giovane non capiva se fosse dovuto al fatto che l'altro non riuscisse a cogliere il significato nascosto dietro tutti quegli sguardi ammalianti e altre piccole attenzioni, oppure se notasse tutti quegli atteggiamenti ambigui, ma facesse finta di nulla, per non rischiare di sbilanciarsi per un solo secondo e infrangere il suo famosissimo rigore glaciale.

Ad essere sincero, Hoseok non sapeva nemmeno se quel ragazzo così dannatamente intrigante fosse omosessuale, e neppure se fosse in grado di provare dei sentimenti per un'altra persona.

L'unica cosa di cui era sicuro, era che per quanto lo odiasse e desiderasse vendicarsi, quando vedeva quei magnifici occhi castani muoversi rapidamente sulle aride pagine di quei libri, il suo cuore non smetteva di palpitare all'impazzata, e anche se quel severo insegnante appariva sempre così distaccato, Hoseok non poteva fare a meno di rimanere incantato di fronte alla passione con cui parlava di quelle materie che a lui sembravano così inutili.

Ogni volta che pensava a tutte queste sensazioni, non poteva fare a meno di ricordare le parole di Jimin, e si chiedeva se l'amico avesse ragione: se veramente facesse tutto questo per ripicca, o perchè in fondo non riusciva a resistere al fascino di Yoongi.

Ad ogni modo, a nulla era servito guardarlo per ore intere, facendo passare velocemente lo sguardo da quegli occhi profondi e luminosi a quelle labbra peccaminose, e nemmeno tentare di far sfiorare delicatamente le loro giovani mani: ogni volta Yoongi si ritraeva freddamente, anche se in fondo Hoseok percepiva ogni volta una strana ombra nei suoi occhi.

Quindi, quel pomeriggio Hoseok decise di prendere il coraggio a due mani per ottenere finalmente delle risposte, così, con la scusa di chiedere maggiori spiegazioni su un libro particolarmente difficile, si sporse improvvisamente verso Yoongi.

Notando sin da subito un fremito nel corpo del suo professore, decise di buttarsi una volta per tutte e avvicinò lentamente la mano, fino ad appoggiarla sulla coscia dell'altro in modo sensuale.

My religion is you. || Yoonseok || Sope Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora