"Hoseok, ormai è deciso. Andrai a studiare nel monastero di Seoul. Questo è quanto."
Hoseok sapeva che quando suo padre assumeva quel tono, era inutile discutere.
Aveva pianto, urlato, implorato i suoi genitori perché cambiassero idea, ma non era servito a nulla.Non capiva perché gli fosse capitata una famiglia così ottusa, che non riusciva ad accettare il suo sogno: quello di diventare un ballerino professionista.
Sin da quando era bambino, la sua vera passione era la danza, era da sempre l'unica cosa che lo rendeva veramente felice. Tuttavia i suoi genitori non avevano mai acconsentito a fargli frequentare una scuola di balletto, perché la ritenevano troppo da "effemminati". In modo particolare suo padre, un rigido professore di letteratura, non voleva che sprecasse tempo con quelle sciocchezze, ma che si impegnasse maggiormente nello studio.
Così Hoseok aveva dovuto imparare a ballare da solo, inventando i passi sulle sue canzoni preferite e provando le coreografie quando i suoi non erano in casa.
Ma in quello sfortunato giorno, i suoi genitori erano tornati prima del previsto, e suo padre, vedendo suo figlio così immerso nei suoi balletti, era impallidito.
Gli aveva gridato contro, intimandogli di smettere immediatamente, e aveva deciso in accordo con sua moglie di mandarlo in un posto isolato dal mondo e in cui vi fosse una severa disciplina.
Così il giorno seguente contattò il monastero, e Hoseok ebbe la conferma che quella sarebbe stata la fine della sua libertà, così quella notte pianse fino ad addormentarsi.
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My religion is you. || Yoonseok || Sope
EspiritualFummo quello che non si racconta e che non si ammette, ma che mai si dimentica -Frida Kahlo Tratto dalla storia: "Ti odio perchè sei incostante, lunatico, freddo; odio la tua arroganza, la tua riservatezza, il tuo essere taciturno e introverso; odio...