My religion is you. || Yoonseok || Sope

Capitolo 8.

"Cos è questa storia!?" Disse con tono intimidatorio e autoritario l'abate.

I due ragazzi erano senza parole, non avevano idea di come replicare.

"Non fate finta di non sapere di cosa io stia parlando! Proprio questa mattina, il qui presente Fratello Yoongi, vi ha visti entrare di soppiatto dalla porta della cucina, con vestiti poco adeguati, che per di più puzzavano di fumo e alcool. Mi pare chiaro che questa notte siate usciti e voglio che sappiate che comportamenti del genere non sono tollerati nel mio convento. È inutile negare, siete stati colti con le mani nel sacco."

Hoseok in cuor suo era felice di questa situazione, e sperava che l'abate li avrebbe cacciati, ma purtroppo non fu così.

"Consultandomi con Yoongi, abbiamo deciso di comune accordo di chiudere un occhio per questa volta. Tuttavia, questa azione irriverente non rimarrà impunita. Park, tu sarai obbligato ad aiutare Fratello Jin nella gestione e nella pulizia della cucina.  Mentre tu, Jung, dato che il tuo insegnante mi riferisce che sei particolarmente disattento, dovrai seguire delle lezioni aggiuntive, e sarai affiancato minuziosamente da Fratello Yoongi negli studi. Questo è quanto, potete andare. Mi raccomando, mi aspetto da voi un comportamento ineccepibile da ora in poi." Li congedò l'abate.

A quelle parole Jimin dovette usare tutta la sua forza per non sorridere al pensiero di tutte le ore che avrebbe passato insieme a Jin, per cui aveva un'inclinazione particolare.

D'altro canto, Hoseok si sentì morire. Non solo le sue uniche possibilità di ballare erano svanite, ma era condannato a spaccarsi la testa sui libri, sopportando quell'arrogante che lo avrebbe vessato non lasciandogli un attimo di tregua.

Tutto per colpa dello stesso Yoongi che aveva fatto la spia. In quel momento lo odiava come non aveva mai odiato nessuno, esclusi i suoi genitori. Voleva solamente andare nella sua stanza a piangere, ma come se non bastasse era l'ora della preghiera di mezzogiorno.