Ora che Jimin aveva fatto pace con Hoseok, si sentiva molto più leggero e decise di prendere il coraggio a due mani e parlare a Jin della sua intenzione di lasciare il monastero.
Quest'ultimo si trovava ancora in infermeria, a causa di una febbre piuttosto alta.
Fortunatamente, quando Jimin fece il suo ingresso, all'interno della stanza c'era solo Jin, sdraiato sul letto.
Proprio come aveva sperato.Il maggiore fu felicissimo di vederlo, infatti gli unici che erano andati a fargli visita in quei giorni erano stati Taehyung e Yoongi.
Jimin si sedette sul letto accanto all'ammalato e gli prese la mano.
Si scambiarono qualche parola e qualche carezza, fino a quando Jimin si ricordò il vero motivo della sua visita e si rabbuiò.
"Ehi Jiminie, cos'è quella faccia? Mi devi dire qualcosa?"
"A dire il vero sì. È da tanto che te ne volevo parlare, ma non è un argomento facile e non volevo rovinare i nostri bellissimi momenti insieme."
"Dimmi pure, lo sai che con me puoi parlare di tutto tutto"
Disse accarezzandogli la guancia."Come sai, Jin, vivere qui in convento per me è impossibile.
Anche se ci sei tu al mio fianco a rendere tutto più sopportabile, non riesco nemmeno a pensare all'idea di restare chiuso qui dentro per altri mesi, se non anni.È per questo che io e Hoseok abbiamo progettato un piano per fuggire.
Fino a qualche mese fa, ammetto che sarei scappato senza esitazioni, mentre ora sarebbe difficilissimo per me lasciarti. Quindi Jin, sono venuto qui per chiederti, anzi per pregarti di venire con noi."
A quelle parole Jin cambiò immediatamente espressione e lasciò la mano del minore.
"Jimin, io ti capisco e credimi vorrei tanto poterti seguire. Sai quanto tengo a te, ma proprio non posso."
Gli occhi di Jimin si fecero immediatamente lucidi.
"Cosa significa che non puoi?"
"Io ho un ruolo qui che non posso abbandonare, inoltre, come tu sai, ho un enorme debito verso la chiesa.
Mi ha salvato la vita e si è occupata di me quando non avevo nessuno al mondo."Jimin cominciò a piangere silenziosamente, provocando un enorme dolore nel maggiore, il quale era profondamente dispiaciuto nel vederlo così triste a causa sua.
Inoltre desiderava rimanere insieme a lui, ma sapeva di non poter chiedergli di restare e prolungare la sofferenza che provava vivendo in convento.Poi Jimin, senza guardare il maggiore, gli rivolse nuovamente la parola, questa volta con una voce carica di delusione:
"Onestamente, credevo di essere diventato più importante per te di tutto questo schifo.
Comunque qui è dove andremo io e Hoseok.
Probabilmente la mia speranza è vana, ma nel caso cambiassi idea puoi sempre raggiungerci."Detto ciò, lasciò un bigliettino con l'indirizzo della proprietà dei suoi genitori sopra il letto, e se ne andò senza essere visto.
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My religion is you. || Yoonseok || Sope
SpiritualFummo quello che non si racconta e che non si ammette, ma che mai si dimentica -Frida Kahlo Tratto dalla storia: "Ti odio perchè sei incostante, lunatico, freddo; odio la tua arroganza, la tua riservatezza, il tuo essere taciturno e introverso; odio...