My religion is you. || Yoonseok || Sope

Capitolo 4.

Finita la lezione, Jimin e Hoseok raccolsero le loro cose e si fiondarono fuori dall'aula, a differenza degli altri scolari che uscirono con ordine.

Sulla soglia, videro un monaco che aspettava fuori dalla porta che tutti gli scolari uscissero, per entrare a parlare con Yoongi. Egli li ammonì con lo sguardo, vedendo che si recavano fuori dall'aula in modo scomposto e agitato.

Anche Yoongi fece caso all'uomo fuori dall'aula, e non perse occasione, appena la stanza fu vuota, di chiedere il motivo di quella visita inattesa.

"L'abate desidera vederti Fratello Yoongi"

"Per quale ragione?"

"Non lo ha specificato, ha detto solamente che si trattava di una faccenda privata che ti riguarda."

A quelle parole, Yoongi subito si allarmò,

Faccenda privata?
Non potè fare a meno di pensare che si riferisse a qualcosa riguardante il suo passato, dato che, all'interno del convento, Taehyung era uno dei pochi a conoscerlo.

Camminò velocemente per i corridoi del monastero, fino a raggiungere l'ufficio dell'abate. Bussò con decisione e sentì un "avanti" di risposta.
Entrò nella stanza e guardò in alto verso il crocifisso di metallo che troneggiava sull'ambiente.

"Volevi vedermi Taehyung?"  Chiese Yoongi senza lasciare trasparire la sua agitazione.

"Forse è meglio se ti siedi... l'argomento di cui dobbiamo parlare è piuttosto delicato e ti riguarda da vicino." 

"Non voglio sedermi, voglio che tu mi dica di cosa si tratta."

"Si tratta di tuo zio, Yoongi"

Il più giovane rabbrividì, perdendo improvvisamente la capacità di dominare le sue emozioni. Dopo tutti questi anni? Come era possibile? Doveva trattarsi di uno scherzo.

"L'altro giorno stavo controllando la posta, quando per la prima volta in tutti questi anni ho visto che c'era una lettera per te. Mi è sembrato talmente strano che ho deciso di aprirla, so che non avrei dovuto, e ti chiedo scusa per questo. Tuttavia, ad essere sincero non me ne pento, perché sono convinto che se io non avessi letto la lettera, lo avresti tenuto nascosto, affrontando tutto da solo come tuo solito."

"Come ha fatto a trovarmi?" Chiese con voce più ferma di quanto pensasse.

Taehyung non rispose, limitandosi a porgergli la lettera, che Yoongi quasi gli strappò dalle mani.
La aprí con impazienza e lesse su quel foglio poche e semplici parole:

"Sto venendo a prenderti,
Zio Ciro. "