Hoseok non poteva credere a quello che aveva appena sentito.
Più il maggiore proseguiva con il suo racconto, più lui si pentiva di aver trascorso tutti quei mesi credendo che la sua vita fosse la peggiore al mondo.Inoltre si sentiva malissimo per il modo in cui aveva giudicato Yoongi all'inizio, quando ancora non lo conosceva a fondo e non poteva nemmeno immaginare che fosse una così bella persona.
Il minore si voltò verso Yoongi per guardarlo negli occhi, e quando si accorse che stava piangendo gli si spezzò il cuore.
Istintivamente portò una mano al viso dell'altro per asciugargli la lacrima e, nel fare ciò, gli accarezzò dolcemente la guancia.
Yoongi era a dir poco sconvolto da quel gesto così tenero.
Era dalla morte della sua famiglia che non riceveva simili dimostrazioni d'affetto, nonostante fosse molto legato ai suoi amici Taehyung e Jin, che per lui erano come fratelli.Ma forse, quella con Hoseok, non era solo amicizia...
Al contatto con la mano di Hoseok, Yoongi alzò gli occhi verso il minore e i loro sguardi si incrociarono.
Mentre si guardavano, entrambi dimenticarono il loro passato, e per un attimo sembrò loro che tutto fosse al posto giusto.
Presi da quel momento così intimo, entrambi si lasciarono trasportare e si avvicinarono sempre più l'uno all'altro, quasi inconsapevolmente.
Quando le loro labbra cominciarono ad essere pericolosamente vicine, i due sentirono un rumore proveniente dalla porta della stanza.
Si accorsero immediatamente che si trattava della serratura che si stava aprendo.
Hoseok quindi ritrasse la mano, e i due si alzarono di scatto.
La porta si spalancò, rivelando la figura del custode della biblioteca, che fu estremamente sorpreso di vederli.
"E voi cosa ci fate qui?"
Hoseok non aveva la minima idea di cosa dire per giustificarsi, ma per fortuna Yoongi rispose prontamente, riuscendo a trovare una scusa credibile:
"Ieri mi sono trattenuto qui tutta la notte per studiare, e giusto poco fa, mi ha raggiunto Hoseok per una lezione. Tuttavia, non essendo mai stato in questa stanza, non sapeva che la porta si potesse aprire solo dall'esterno, e siamo rimasti chiusi qua dentro per qualche minuto."
Il custode doveva ammettere che quella storia non faceva una piega, anche se continuava ad avere dei dubbi.
Dopo qualche istante ribatté:"Certo fratello Yoongi, ma ad ogni modo lui non può stare nella sezione privata, sarebbe meglio che trovaste un altro posto per le vostre lezioni mattutine."
Il minore, estremamente confuso per quanto accaduto poco prima, a quelle parole uscì rapidamente dalla stanza e poi dalla biblioteca senza dire nulla, lasciandosi alle spalle uno Yoongi altrettanto sconvolto.
Hoseok camminava velocemente a testa bassa, mentre rimuginava su ciò che aveva fatto, ciò che avevano fatto.
Ad un certo punto, mentre cercava di arrivare alla sua stanza, passò davanti alla porta della cucina.
Jimin, che si trovava lì insieme a Jin per preparare la colazione, lo vide, e, una volta che lo ebbe raggiunto, cominciò a parlargli:"Ehi Hobi, cos'è quella faccia? Il tuo piano malefico non sta ancora dando i suoi frutti?"
Hoseok non rispose, e continuò per la sua strada senza degnare nemmeno di uno sguardo l'amico.
Una volta arrivato in camera, si chiuse la porta alle spalle e si accovacciò per terra.Si era completamente dimenticato di quello stupido piano, e ora si pentiva amaramente di averlo anche solo pensato: era stata una vera e propria cattiveria, e Yoongi non se la meritava assolutamente.
Si sentiva talmente smarrito e distrutto, che non si presentò nemmeno alla preghiera dell'alba, facendo preoccupare sia Jimin che Yoongi.
STAI LEGGENDO
My religion is you. || Yoonseok || Sope
SpiritualitéFummo quello che non si racconta e che non si ammette, ma che mai si dimentica -Frida Kahlo Tratto dalla storia: "Ti odio perchè sei incostante, lunatico, freddo; odio la tua arroganza, la tua riservatezza, il tuo essere taciturno e introverso; odio...