Werewolf

six

Holding On - Fabvl

"Forza ragazzi! Manca ancora un punto e abbiamo vinto il campionato!"

Il coach Finstock urlava dalle panchine a tutta la squadra. I ragazzi venivano incoraggiati da tutto il pubblico con fischi e applausi.

Io e Lydia eravamo arrivate giusto in tempo per la fine. Ci eravamo sedute accanto ad Allison, in terza fila.

"Cosa ci siamo perse?" domandò la rossa accomodandosi sulla panca in legno.

"Solo tutta la partita." scherzò Allison ridendo.

Mi allacciai la felpa, strofinando le braccia per scaldarmi. La sera cominciava a fare freddo.

Guardai in campo, notando mio fratello che si sistemava il casco protettivo e Scott che correva da una parte all'altra.

Non ci avevo mai capito nulla di Lacrosse. Mi limitavo ad osservare i giocatori che si scontravano bruscamente fino a cadere a terra. Era un gioco troppo violento per i miei gusti.

L'ultimo punto decisivo che fece vincere definitivamente la squadra fu di Scott, che tirò da una smisurata distanza.

Per quello che ricordavo, il ragazzo non era molto bravo in questo sport. Si muoveva lentamente rispetto a tutti gli altri e non azzeccava mai un punto.

Ma da quel poco che vidi quella serata, il moro correva scaltro tra un giocatore e un altro, muovendosi a zigzag e spintonando attraverso le spalle.

Scott non era mai stato così bravo a Lacrosse.

Pensai che avesse preso qualche sostanza, come quelle che assumono i palestrati, ma poi mi ricordai che era soltanto un diciassettenne e sarebbe stato illegale vendere degli integratori a dei minorenni.

Tutte le persone sugli spalti si alzarono in piedi esultando e applaudendo.

Io e le mie amiche scendemmo verso il campo: Allison andò da Scott e Lydia da Jackson.

Stiles guardò la rossa passargli a fianco, senza degnarlo di uno sguardo.

"Sei stato un fenomeno numero ventiquattro." sorrisi avvicinandomi a mio fratello.

Il suo viso triste, che guardava Lydia baciare un altro ragazzo, mi faceva pena.

"Andiamo campione," lo abbracciai "hai sempre me."

I suoi occhi si spostarono verso di me. Ricambiò l'abbraccio sorridendo.
"Già, per fortuna ci sei tu."

"D'accordo, d'accordo... ora levati. Sei tutto sudato e fai leggermente schifo." mi allontanai in segno di disgusto e lui mi inseguì per tutto il campo.

Corsi più veloce che potevo, cercando di evitare il suo sudore sui miei vestiti puliti.
Per essere una ragazza che seguiva solo educazione fisica a scuola, correvo molto più veloce di Stiles.

Risi e mi girai all'indietro per vedere dove fosse mio fratello, e quando mi voltai di nuovo, rischiai di cadere fermandomi di colpo.

Guardai in lontananza verso il bosco davanti a me. Gli alberi erano avvolti dal buio più totale, i lampioni illuminavano soltanto il campo e il confine con la recinzione, e nella parte dove questa vi era rotta, comparve la figura di una persona.