fourteen

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Dark in my Immagination - Of Verona

"Non hai idea di quanto tu mi abbia spaventata, ieri notte." disse Allison appoggiata alla parete del corridoio della scuola.

Aveva passato tutta la serata precedente a chiamarmi al cellulare, per assicurarsi che stessi bene.

La mia mente era più preoccupata per quello che mio fratello aveva detto a Derek: non ero riuscita a capire bene cosa si fossero detti, dato che la porta era chiusa e mi trovavo nella stanza opposta, ma sentii dei rumori e pensai che si fossero picchiati. O meglio, che Derek avesse picchiato mio fratello.

"Tu eri spaventata? Ho rischiato la vita." risposi riponendo i miei libri nell'armadietto "Quell'essere ha cercato di uccidermi."

La mora alzò gli occhi al cielo "A proposito di quello..." sospirò "Non credi che fosse tutto nella nostra mente? Voglio dire, magari abbiamo avuto le allucinazioni."

Chiusi violentemente il mio armadietto, guardando seriamene la mia amica.

"Non pensarlo nemmeno, Allison." mi affrettai a dire "Io so cosa ho visto, non è la prima volta che un licantropo..." abbassai la voce per non farmi sentire dagli altri studenti "Non è la prima volta che un licantropo cerca di attaccarmi. Hai visto la mia cicatrice sulla spalla e in ogni caso c'eri anche tu."

Allison si passò una mano sul viso frustrata "Credo solo che magari quello che abbiamo visto non era effettivamente quello che credevamo fosse. Era tardi ed eravamo stanche, Stacy."

Senza guardarla cominciai ad allontanarmi.
Si era messa in testa che quello che era accaduto la sera prima, fosse tutto nelle nostre menti, che ci eravamo immaginate di vedere il licantropo.

Ma io sapevo che esistevano.
Ne avevo le prove.

Non mi importava se la mia migliore amica non mi voleva credere, che pensasse quello che voleva.

"Hai più chiesto a tuo padre e a tua zia cosa ci facevano in quell'edificio abbandonato?" chiesi prima di uscire dal portone.

"Ehm..." esitò pensando a cosa dire, ma conoscendola sapevo che non aveva avuto il coraggio di parlargliene.

"Ci vediamo domani." la salutai uscendo da scuola.

Scesi le scale nel cortile, recandomi verso Stiles, che mi aspettava con i motori accesi sulla sua jeep.

"Aspetta Stacy," mi chiamò la mia amica "Lydia ci ha invitate a stare da lei questo pomeriggio, ci sarai?"

Guardai prima Stiles, che stava cercando di chiudere senza successo la cerniera rotta della felpa, e poi Allison.

"Scusa, ma oggi non me la sento."

Aprii la portiera e salii sull'auto, mi allacciai la cintura in silenzio.

Mi sentii offesa.
Lei li aveva visti, li aveva visti come me. Perché si rifiutava di crederci? Anche io la prima volta ero rimasta un po' scossa, ma il graffio cicatrizzato sulla mia pelle era una prova vera e propria.

I licantropi esistevano. E si trovavano a Beacon Hills. La nostra città.

Stiles mi osservò prima di accelerare.
"Hai litigato con Allison?" chiese accorgendosi del mio malumore.

"No." risposi incrociando le braccia al petto. Mi voltai verso il finestrino, guardando la strada.

"Stacy?" disse di nuovo, insistendo.

"Non abbiamo litigato, Stiles." esclamai un po' troppo ad alta voce, tanto da spaventarlo.
Mi ricomposi schiarendomi la voce "È solo che... Non mi capacito del suo comportamento. Si rifiuta di crederci."

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