seventeen

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Built For This Time - Zayde Wølf

"Sapevo che anche questo test sarebbe stato impeccabile."

Lydia sorrise compiaciuta uscendo dalla classe di matematica, camminando a testa alta.

"Non mi vanterei troppo se fossi in te." rispose Allison al mio fianco.

"Ha ragione," ammisi stringendi i libri al petto "se non ricordi, la scorsa volta hai preso una B."

La rossa sbuffò alzando gli occhi al cielo "Quel voto è stata solo una distrazione del professore..."

Io ed Allison scoppiammo a ridere e la seguimmo per i corridoi, raggiungendo i nostri armadietti.

"Salve ragazze." la voce di Jackson rimbombò alle nostre spalle.

Lydia lo andò a baciare, circondandogli il collo con le sue braccia.
Io ed Allison rimanemmo in disparte, ad osservare i tipici momenti imbarazzanti da migliore amiche.

"Ciao Jackson." salutò educatamente Allison.

Il biondo spostò il suo sguardo su di me, aspettandosi una mia risposta, che ovviamente non arrivò mai. Mi limitai a fare un semplice cenno con il capo e ad alzare gli occhi al cielo.

"Luna storta oggi, Stacy?" rise lui.

"Sì, da quando sei arrivato tu." sorrisi.

Notai gli occhi di Lydia puntati su di me, che cercavano di incenerirmi.

Sapeva benissimo che non andavo d'accordo con il suo ragazzo, ma non potevo fare a meno di ribattere alle sue provocazioni.

Per il corridoio vidi passare Scott e Stiles con le divise da Lacrosse: il primo sorrise ad Allison, che arrossì all'istante, mentre mio fratello si incantò come suo solito ad osservare Lydia.

"Ciao Lyd...!" la salutò con la mano, senza guardare dove andava, finendo così a sbattere contro la porta aperta di un'aula, facendogli sanguinare il naso e cadere il borsone.

"Oddio..." mi portai una mano sul viso per l'imbarazzo.

Jackson scoppiò a ridere di gusto, il suo passatempo preferito era prendere in giro e torturare il povero Stiles, solo perché non era bravo come tutti gli altri giocatori della squadra di Lacrosse della scuola e perché lo riteneva uno sfigato in fatto di ragazze.

Peccato che il biondo non avesse ancora capito che la cosa che più mi faceva arrabbiare di più, erano i prepotenti.

Soprattutto se se la prendevano con mio fratello.

"Cavolo, Stilinski... dovresti stare più attento, sai? La porta c'è sempre stata." esclamò divertito Jackson.

La rossa al suo fianco finse di sorridere, tenendo lo sguardo basso.

Perché non reagiva a quei suoi bruschi comportamenti? Perché non lo fermava?

"Ne sono al corrente..." rispose Stiles portandosi un fazzoletto sul naso "Grazie per l'informazione, Jackson."

"Che idiota."

Non avrebbe dovuto dirlo.

"Dai andiamo..." Scott lo prese sotto braccio, portandolo lontano da lì.

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