Strano, ma vero DRARRY

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-Che vuol dire che devi andare in California?- chiese Harry, togliendo e alzando la testa dal petto di Draco e mettendosi seduto per guardarlo. Erano sul letto della camera di Draco.

-Harry te l'ho già detto. Hai presente che alla partita ci sarebbe stato un allenatore? Ecco. A fine partita mi ha raggiunto e mi ha detto che è interessato ad avermi in squadra, e io ho detto che ci avrei pensato. Devo dare una risposta entro le 16:00 di domani.-

-E cosa vuoi da me?-

-Volevo parlarne con te.-

-È una scelta tua, non mia.- disse Harry.

-Smettila di fare così. Voglio solo sapere cosa ne pensi! Sai che non sarà facile rimanere insieme se io andrò in California. E smateriallizzarmi da così lontano per molte volte non è la migliore delle idee.-

-Aspetta un secondo. Vuoi lasciarmi, non è così? Abbiamo appena fatto sesso e tu mi dici questo?-

-Harry, non voglio lasciarti. Voglio solo decidere insieme a te. Se ne vale davvero la pena andarci.-

-Senti Draco. Ripeto che è una tua decisione, non mia. Ovviamente non mi farà piacere stare così lontano da te, ma possiamo almeno provarci?-

-Forse hai ragione.- rispose Draco e Harry riappoggiò la testa sul suo petto.

-Intanto pensiamo agli esami e a passare il più tempo possibile insieme.- disse Harry.

-Non ti è bastato cosa abbiamo fatto 15 minuti fa?-

-Non intendevo quello, idiota.-

-Lo so, ma mi piace farti innervosire.- disse Draco, dandogli un bacio sulla guancia.

-Lo vedo. A me piace farti altro.-

-Tipo cosa?- chiese Draco sogghignando.

-Ti lascio nel dubbio perché mi hai fatto arrabbiare.-

-Il piccolo Potty si è arrabbiato? Ora che fai? Mi picchi piccolo San Potty?-

-Se non la smetti di fare così ti picchio sul serio... io in realtà volevo farti un bel pomp- disse Harry che venne interrotto dalla mano di Draco e lo squadrava.

-Com'è che fai ad essere così bello?-

-Com'è che io ti stavo dicendo cose sporche e tu dici cose così sdolcinate?-

-Non lo so.- disse Draco baciandolo.

-Tu ci vuoi andare veramente lì?- chiese Harry dopo un po'.

-Io... beh... sì. Chi è che mi prenderebbe mai a lavoro? Sono sempre un ex-Mangiamorte e lì non mi conosce nessuno e...-

-Draco tranquillo. Per me è ok. Troveremo un modo. Va bene?-

-Va bene.- disse Draco stringendolo più a sé.

-Ma sento già la tua mancanza.- disse Draco.

_____

Erano rimasti per un po' di tempo in quel letto, a non fare niente.
Draco si sentiva davvero in colpa ed Harry aveva fatto di tutto per rassicurarlo, anche se sapeva che la loro futura relazione a distanza non sarebbe durata.
Poi Harry si era rivestito ed era tornato nella sua sala comune molto tardi, facendo prima una passeggiata per i corridoi con addosso il mantello dell'invisibilità.

Appena entrò trovò comunque Hermione, accanto a Ron nel divano, che si sorridevano e che si scambiavano qualche bacio.
A quella scena si intristì ancora di più. Aveva ancora gli occhi rossi per alcune lacrime che aveva versato e sembrava molto stanco. Quando Hermione lo notò fece un cenno a Ron di guardarlo e si alzò dal divano.

-Harry stai bene?- gli chiese Hermione, ma lui nascose la testa fra i suoi capelli e le mise le braccia al collo per abbracciarla, poi pianse silenziosamente.
Lei lo abbracciò di rimando e lo spinse verso il divano, per farlo sedere insieme a lei nel divano.

-Harry che succede? C'entra qualcosa Malfoy? Che ha fatto? Si è finalmente presentata la mia occasione per pestarlo?- chiese Ron che si era avvicinato, Hermione gli lanciò un'occhiataccia per l'ultima frase.
Harry si staccò da Hermione e si strofinò un po' gli occhi da sotto gli occhiali, per cancellare un po' i segni del pianto.

-Alla fine non è successo niente di che...- disse Harry con la voce flebile.

-A me non sembra così, Harry. Cosa ha fatto?- chiese Hermione.

-Non ha fatto niente... solo che dopo gli esami andrà in California... per... per... entrare in una squadra di Quidditch e... proprio ora che andava così bene... ci lasceremo e.... io non so che fare... cosa devo fare?- chiese supplichevole a entrambi.

-Oh amico... non per forza vi lascerete. Stai tranquillo. Non passare a conclusioni affrettate.- disse Ron non molto convinto di quello che diceva.

-Già Harry. Ron ha ragione, non preoccuparti.-

-Non riesco a non farlo. Voi come vi sentireste se succedesse a voi?-

-Male.- dissero Ron e Hermione nello stesso istante.