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Questo capitolo è uguale a tutti gli altri e non è più "sotto il punto di vista" di Draco.

Il giorno dopo Harry si svegliò confuso. Pensava che avesse solo sognato il giorno prima, ma chiaramente non era così. Decise di scendere in sala comune alla ricerca di Ginny, ma non la trovò lì. Andò fuori e la trovò, sotto l'albero vicino il Lago Nero, con Cho. Dire che si stavano baciando era dire poco, si stavano mangiando la faccia e le loro mani erano un po' dappertutto. Essendo domenica, erano fortunate. Non c'era praticamente nessuno tranne Harry. Lui decise di riprovare più tardi, non voleva interrompere tutto quello.

Harry tornò dopo due ore, e fu felice di vedere che Cho aveva salutato Ginny e poi se ne era andata. Harry andò da Ginny, la salutò e le raccontò cos'era successo la sera prima.

-Sicuramente hai fatto bene Harry, ma perché l'hai respinto? Non ti piace più?- chiese Ginny.

-Ginny ovviamente mi piace ancora, ma ecco... perché dovrei approfittarmi di uno che si è ubriacato? E se poi se ne fosse pentito il giorno dopo? Io non voglio che succeda, ci rimarrei malissimo.-

-Su questo hai ragione. Comunque si è fatto tardi, che ne dici se andiamo a pranzare?-

-Sì, andiamo. Sto morendo di fame.- disse Harry alzandosi e andando con Ginny in Sala Grande.

*****

Metà della settimana era passata molto velocemente.
Quel giovedì Harry aveva un'ora di Difesa contro le Arti Oscure e due di pozioni. La prima passò molto velocemente, ma le altre due passarono decisamente più lentamente. Anche questa volta avevano pozioni con i Serpeverde, ma Harry stavolta era in coppia con Ron. Il professor Lumacorno stava spiegando come fare una pozione di cui Harry non aveva capito bene il nome. Sapeva solo che serviva ad ammutolire qualcuno e cose del genere. Il suo interesse era riservato, naturalmente, al biondo un po' più lontano da lui. Harry venne colto sul fatto quando Malfoy si girò, e notando che Harry lo fissava, gli sorrise. In quel momento Harry si irrigidì. Decise di smettere di fissare Malfoy e magari di stare attento.

Quando finì la lezione, Harry prese le sue cose e andò alla porta. Prima che potesse uscire venne bloccato da una mano... e quella mano era proprio di un certo biondo. Harry si guardò intorno e notò che erano soli.

-Tranquillo Potter siamo soli. Non ho intenzione di stuprarti, volevo solo chiederti una cosa.- disse Malfoy sussurrando quelle parole molto vicino all'orecchio di Harry.

-E?- riuscì solo a dire Harry.

-E mi chiedevo... penso solo che sia giunto il momento di smetterla di prenderci in giro, non ci sono più i motivi per farlo. Quindi che ne dici se andassimo in quel posto dove voi Grifondoro andate sempre? Oh sì, i Tre Manici di Scopa. Se non ricordo male sabato c'è una gita a Hogsmeade. Che ne pensi?- rispose Malfoy sempre parlando piano, con quella voce un po' roca che stava facendo impazzire Harry.

Harry indugiò un attimo, ma poi rispose di sì molto tranquillamente. Alla fine Malfoy intendeva come amici, no? Quel giorno era ubriaco, quindi non si ricordava niente.

-Perfetto Potter. Ci vediamo lì alle 18:00. Ciao.- disse infine il biondo uscendo senza voltarsi.

Ad Harry mancava il fiato, e dopo un po' realizzò. Lui e Malfoy a Hogsmeade. Non prometteva bene. Non prometteva bene perché non sapeva come si sarebbe dovuto comportare, alla fine le persone che li avrebbero visti se ne sarebbero fregati di loro. Ormai Voldemort non c'era più e quindi tutti vivevano la loro vita al meglio, fregandosene delle persone intorno a loro.
Harry uscì ancora un po' confuso dalla classe e salì in Sala Grande per il pranzo. Andò a sedersi tra Hermione e Ginny, e disse che dopo pranzo avrebbe voluto parlare di una cosa con loro. Le ragazze annuirono e poi guardarono disgustate Ron che si abbuffava con il pasticcio di carne.

Quando finirono di mangiare Harry, seguito dalle due ragazze, andò sotto il solito albero vicino il Lago Nero. Harry cominciò:

-Vi ho chiesto di venire qui perché... Malfoy mi ha chiesto di uscire.-

-Serio? Era ubriaco come l'ultima volta o era sobrio?- chiese Ginny.

-Quale ultima volta?- chiese Hermione

Le raccontarono cosa fosse accaduto e lei disse:

-Capisco... penso che tu non sappia cosa fare, Harry. Quindi io e Ginny ti aiuteremo.-

-Grazie mille... davvero. Non so proprio come dovrei comportarmi. Di cosa dovrei parlare?-

-Tu sei un maschio ti ricordo. Sai meglio di noi quali sono gli argomenti più interessanti per voi. Parlate di Quidditch. Siete entrambi cercatori, avrete tanto da discutere. E poi cerca di non dargli subito quello che vuole, se capisci cosa intendo. Voi ragazzi avete l'abitudine di disenteressarvi se quello che volete lo ricevete subito.- disse Ginny.

-Mhm... va bene. Penso sia così.- rispose Harry un po' imbarazzato. Continuarono a dare altri consigli ad Harry, finché lui disse:

-Grazie ragazze, penso che ora possiamo andare.- disse Harry.

-Infatti, io ho un appuntamento con Cho e se non mi sbaglio Hermione con Ron.- disse Ginny.

-Esattamente. Andiamo.- disse Hermione alzandosi e andando in sala comune Grifondoro, seguita dagli altri due.

Strano, ma vero DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora