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Avevano appena finito di cenare, quando Ginny e Harry dissero a Ron e Hermione di seguirli nella stanza delle necessità.
Scelsero la stanza delle necessità perché era l'unica che era a prova di orecchie oblunghe. Arrivati lì, Ron (mano nella mano di Hermione) iniziò:

-Perché volete parlarci? È successo qualcosa? Ginny sei incinta? Ho sopportato di tutto, ma se Harry ti ha messa incinta l'ammazzo!-

-Tranquillo Ron! Non è successo niente del genere!- intervenne Harry

- In realtà ci siamo lasciati.- disse schietta Ginny

Ron e Hermione si guardarono con stupore. Finché Hermione non ruppe il silenzio:

-M... Ma... Ma si può sapere perché? Sembravate così felici! E come fate ad essere così tranquilli!-

-È molto semplice. A me piacciono le ragazze.- disse Ginny

Ron e Hermione si guardarono ancora più sbalorditi, non che loro fossero omofobi. Non se l'aspettavano.

-Ma come l'hai capito?- disse Ron tranquillo, a quanto pare il pensiero che sua sorella non uscisse più con dei ragazzi l'aveva rallegrato.

E Ginny gli spiegò tutto quello che aveva raccontato a Harry nel pomeriggio.

Hermione prese parola:

-E tu Harry? Non sembri triste... cosa ne pensi?-

-Inizio col dirvi che ho da poco scoperto che mi piacciono anche i ragazzi... Tranquillo Ron, sai che sei come un fratello per me, non potrei mai provarci- disse Harry

Hermione sembrava felice, forse avere un migliore amico gay era una cosa molto richiesta dalle ragazze.

Ron, invece, rimase fermo per qualche secondo. Poi sorrise e disse:

-Harry, amico mio, so che non ci proveresti mai con me, anche se so che sono un bel pezzo di manzo. Come sai, sono già occupato con la persona qua accanto. Promettimi solo che non diventerai come Silente, sappiamo tutti che era fuori come un balcone, e che non farai prendere il sopravvento alla tua parte femminile truccandoti. Non ho niente contro quelli che lo fanno, ma sai... vedere il mio migliore amico che si trasforma in donna non fa per me. Ricordati che avrai sempre il mio sostegno.- concluse dando una pacca sulla spalla a Harry

Poi Harry racconto come se ne era reso conto e quando fece il nome di Seamus, Ron sembrava soffocare. Poi si spiegò, aveva finalmente capito perché Seamus entrava "accidentalmente" ogni volta che si faceva un bagno e fu lì che scoppiarono tutti a ridere, le orecchie di Ron diventarono rosse come il fuoco.

Ancora che ridevano per Ron, si accorsero che erano le 22:00. Decisero che era il momento di tornare in dormitorio.
Mentre attraversavano il corridoio del settimo piano, incrociarono Malfoy, Zabini e la Parkinson.
Quest'ultimi scoccarono un occhiata di fuoco ai quattro, ma Harry si accorse che Malfoy sorrideva.

Forse sorrideva per aver ripensato a una battuta fatta mesi fa, a una figuraccia, a uno scherzo... Ma per qualsiasi cosa stesse sorridendo, Harry si sentì le guance in fiamme mentre proseguiva giù per le scale, come se non fosse successo niente. Gli piaceva il suo sorriso, non lo aveva mai visto sorridere così, forse perché gli unici suoi sorrisi che aveva visto erano solo dei ghigni.

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Ed eccomi qui con un nuovo capitolo! Qua si vede già il primo segno della ship. So che è un po' corto, ma è un capitolo di passaggio.
Spero questo secondo capitolo del giorno vi sia piaciuto! Domani ne pubblicherò un altro!

Strano, ma vero DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora