Strano, ma vero DRARRY

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Harry fece come Draco gli aveva detto. Era qualche giorno che non lo sentiva. Ora capiva cosa aveva provato quando lui non voleva tornarci insieme.
Quindi cosa avrebbe potuto fare per farsi perdonare? Draco voleva che praticamente uscissero allo scoperto, ma lui aveva paura. Paura di cosa avrebbero pensato gli altri e paura di cosa avrebbero potuto fargli, ma perché avere paura se aveva una fottuta bacchetta per far star zitto chiunque? Quel pensiero lo fece sorridere e prendere un po' di coraggio per attuare il suo piano, ma prima avrebbe parlato con Hermione o meglio prima sarebbe andato a lezione di erbologia.

Quando quel giovedì entrò nella serra, trovò Hermione già alla prese nel prendere una bacca da una pianta che voleva mangiarle i capelli.

-Ciao Hermione vuoi che ti aiuti?-

-No... anzi si. Distrai questa cosa.- mentre Harry la distraeva, Hermione prendeva quella bacca e la metteva in una scatolina di vetro.

-Grazie Harry, la tua pianta è là. Vuoi che io ti dia una mano?-

-Sì grazie. Nel frattempo ti parlo di una cosa.- disse Harry.

-Di cosa?-

-Penso che ricordi quando io e Dra...Malfoy abbiamo litigato.-

-Se lo ricordano tutti Harry. Erano già sbalorditi quando qualcuno vi ha visto stare assieme.-

-Appunto... io vorrei farmi perdonare. Lui vuole che non mi importi di baciarlo davanti a tutti... beh a me da fastidio di ciò che la gente possa dire di noi, ma io lo amo Herm. E non so cosa fare.-

-E vuoi che lo sappia io?-

-Beh... si.-

-Hai ragione lo so e lo sai anche tu.- disse Hermione.

-Infatti ero venuto qui con un'idea.-

-Cioè?-

-Domenica c'è la gita a Hogsmeade e volevo chiarire con lui... volevo che tu mi aiutassi... magari puoi parlare con la Parkinson. Lei è la sua migliore amica.-

-Mi odia, ma posso provarci. Adesso prendiamo la bacca anche da questa pianta.-

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Dopo pranzo Hermione era riuscita a parlare con la Parkinson e aveva scoperto che a lei stava a cuore Draco come a lei stava a cuore Harry.
Non era neanche troppo antipatica.
Successivamente andò in Sala Comune per parlare con Harry, lo trovò sdraiato su un divanetto.

-Ciao Harry.-

-Ciao Herm. Com'è andata?-

-Non malissimo, la Parkinson sembra simpatica. Comunque domenica vi chiuderemo nel bagno dei Tre Manici di Scopa, ma prima tu dovrai fare una cosa.-

-Che cosa?- chiese Harry, ma lo sapeva già.

-Harry sai cosa devi fare. Sai quanti maghi gay dichiarati ci sono? Nella stessa Hogwarts ce ne sono molti.-

-Va bene prima di chiuderci, lo bacerò.-

-Bravo. Adesso devi solo aspettare domenica.-

-Ci provo.- disse Harry triste.

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Era arrivata la gita a Hogsmeade.
Tutti i ragazzi con l'autorizzazione erano in fila e pronti per partire.
Hermione e Pansy si scambiarono un cenno.

Arrivati a Hogsmeade il gruppo di Hermione andò a Mielandia, mentre quello di Pansy ai Tre Manici di Scopa.
Dopo circa 2 orette il primo gruppo si avviò ai Tre Manici di Scopa per attuare il piano di Harry.
Pansy, Draco e Blaise erano seduti al banco e stavano parlando.
Quando Harry entrò, Draco se ne accorse e sembrò volersene andare, ma Pansy lo fermò.
Harry andò verso Draco e si sedette nello sgabello accanto a lui, come se niente fosse, e ordinò una burrobirra.
Dopo qualche minuto Draco parlò.

-Potter non fare finta che tu non mi abbia visto.-

-Oh ma io ti ho visto. Chi dice che io non ti volessi evitare invece?-

-Non ti conviene fare così, non sei nella pozione adatta.-

-Oh scusa. Visto che hai ricominciato a parlarmi... dobbiamo parlare.- disse Harry e Pansy e Blaise si alzarono.

-Di che?-

-Di questo.- disse Harry per poi baciare Draco.
C'erano molte persone, ma non tutte notarono quello che stava succedendo. Molti iniziarono subito a parlare sottovoce, ma dopo un po' tornarono a fare quello che stavano facendo.
Quando Harry si staccò sorridente notò che Draco invece non sorrideva.

-Che c'è?- chiese Harry, ma Draco si alzò e andò in bagno, Harry lo seguì.
Appena entrò, Pansy e Hermione si avvicinarono alla porta e sussurrarono un incantesimo per non far entrare e uscire nessuno.
Il caso volle che solo Harry e Draco si trovavano in quel bagno.

-Cosa ho sbagliato?- chiese Harry non capendo.

-Perché l'hai fatto?- chiese Draco.

-Era quello che volevi tu.-

-Io non volevo questo.-

-E cosa volevi allora?-

-Che tu non ti vergognassi di me, non che mi baciassi davanti a tutto un locale.-

-Quante cazzo di volte devo dirti che non mi vergogno di te! Questo bacio... l'ho fatto per te. Perché ti amo cazzo! Perché non riesci a capirlo!- disse Harry avvicinandosi e prendendogli il volto tra le mani. Poi gli diede un bacio sulla guancia e alternando una parola a un bacio disse:

-Sei davvero uno stupido.-

Draco non sapeva cosa dire. Gli diede solo un bacio sulle labbra e lo abbraccio.

-Tu non sai quanto mi è costato starti lontanto. Anch'io ti amo, stupido.- sussurrò Draco. Quando si staccò diede un pizzicotto sul fianco di Harry e disse:

-E io ti ho solo fatto aspettare solo una settimana. Ed è successo questo. So di essere bello, ma non fino a questo punto.-

-Hai ragione sei veramente bello, ma io lo sono di più.- disse Harry facendolo indietreggiare e appoggiare al muro.

-Sai in questo momento potremmo fare come nei libri e scopare in questo bagno, ma io direi di aspettare di tornare a Hogwarts.- disse Harry.

-Chi ti dice che io voglia scopare con te?-

-Chiedilo al tuo amichetto laggiù.- disse Harry infilando una mano nei pantaloni di Draco.

-Non ti conviene provocarmi.-

-È proprio quello che sto facendo.- disse Harry per poi avventarsi sul suo collo. Draco si staccò velocemente.

-Il mio letto è molto più comodo di questo muro.- disse Draco.

-Uff... Hai ragione. Andiamo. Non credo che la Parkinson e Hermione poi vogliano sentire.-

-Perché?- chiese Draco.

-Oh niente... comunque, Hermione puoi aprire.- disse Harry avvicinandosi alla porta.

-Ce ne avete messo di tempo.- disse Pansy quando la porta si aprì.

-Ma cos- disse Draco.

-Poi ti spiego.- disse Harry.

-Ehm okay. Ma adesso tu mi offri qualcosa.-

-Ma certo principessa.- disse Harry stampandogli un bacio sulla fronte.

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Ciaoo! Eccomi tornata! Buone feste!