Capitolo 45

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18 Aprile

Stamattina il risveglio è totalmente qualcosa di diverso!

Come al solito io sono già sveglio, mentre lui dorme ancora beato.

Rispetto alle altre mattine sento proprio qualcosa di strano che non c'era mai stato prima.
Sento una vicinanza maggiore.
Sento un affetto maggiore.
Me ne accorgo da come siamo l'uno nelle braccia dell'altro adesso.
Da come ci stringiamo le mani.
Dal sorriso spontaneo che nasce in me solo guardando lui.

Qualcosa si è evoluto, è cresciuto.

Dopo ieri sera avverto completamente di essere un'altra persona.
Provo un emozione talmente grande che è difficile da spiegare.
Sento di appartenere a lui non solo con il mio cuore, ma anche con il mio corpo.

Dopo la scorsa sera siamo diventati un corpo e un'anima!

Sensazioni nuove hanno pervaso i nostri corpi, che intrecciandosi, prendevano posizioni diverse. Emozioni nuove si sono fatte sentire facendo azioni mai svolte prima.
Parti del corpo toccate, ed usate, in modo diverso.
Percezioni sbalorditive.
La frenesia controllava i nostri gesti, i nostri corpi.

Tutto così nuovo, ma tutto così bello!

"Buongiorno" esordisce lui aprendo gli occhi.

"Buongiorno anche a te dormiglione" rispondo con un sorriso mai avuto in tutta la mia vita.

"Come ti senti ??" chiede dolce sfiorando la mia spalla con le sue labbra.

"Benissimo! Tu invece ??"

"Bene anch'io fin quando ci sarai tu con me"

Come si può non adorare una persona così !?

"È stato davvero bellissimo ieri!" esclama stringendomi forte.

"Hai ragione. Davvero meraviglioso. Non mi era mai successo prima di sentirmi così tanto di appartenere ad una persona"

Mi guarda con due occhioni dolci e mi da un bacio.

"Sei unico!" replica lui.

Dopo un po' di tempo passato a coccolarci...

"Dannazione! Ma dove sono le mie mutande ??"

"Joey, le hai viste ??" chiedo.

"No. Non so nemmeno dove sono le mie" replica facendo spallucce.

"Ma hai già intenzione di prepararti ??" domanda con uno strano sorrisetto.

"È tardi!" affermo mentre do ancora un'occhiata in giro. Questa camera è diventata un porcile.
Ci sono indumenti sparsi ovunque...

"Dai, abbiamo ancora una decina di minuti" dice tirandomi di nuovo sotto le coperte e obbligandomi a stendermi.

"Rilassati un po'..." continua malizioso.

Inizia a baciarmi accarezzandomi il collo.

Lasciando una calda scia di baci, scende piano sui pettorali mentre mi stuzzica i capezzoli.

Posizionandosi tra le mie gambe, aprendole leggermente, scende ancora di più con la sua lingua sui miei addominali per arrivare poi sull'inguine.

"Joey!" dico prendendo il suo viso tra le mani e forzandolo a salire posizionandolo su di me.

"Non è il momento giusto adesso" dico fermo.

Come parlare con un muro!

Approfittando della posizione, in un secondo mi solleva le cosce facendo combaciare le mie natiche con il suo membro.

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